La ragione e il torto

Emblematiche le vicende delle aree gioco di viale Argonne e di corso Indipendenza. C’è da meditare ma anche, da parte di chi di dovere, rispondere alle questioni sollevate dai cittadini. ()
Tappeti elastici Argonne
Una cortese lettrice esprime il proprio rammarico per l’installazione nei giardini centrali di viale Argonne di una struttura che ospiterà tappeti elastici che, a sua detta, rischia di squalificare il recente intervento, apprezzato da tutti, di sistemazione di quell’area, in occasione della costruzione della linea 4 della Metropolitana.
Come darle torto. Certo gli abitanti della zona ricordano che in quell’area, all’altezza di via dall’Ongaro, erano già presenti, tempo addietro, strutture commerciali come una giostra o tappeti elastici. E’ probabile che ci siano contratti da rispettare, ma è altrettanto vero che, dopo aver restituito alla città un’area finalmente godibile da bambini, adulti e famiglie, ora, almeno in parte, il progetto viene vanificato con l’inserimento di una struttura che non aggiunge alcun valore al progetto originale.
Lungi da noi l’intenzione di demonizzare alcunché, ma tant’è.
Come noto, siamo al confine tra due zone di decentramento, la 3 e la 4 che, si presuppone, non abbiano competenze specifiche in materia, certo è però che una riflessione seria e approfondita su questa vicenda è più che necessaria.
A qualche centinaio di metri di distanza verso il centro della città si pone un’altra questione. Sempre in area di confine tra le due citate zone di decentramento, nella parte centrale di corso Indipendenza, esiste da sempre, tra le vie Menotti/Mameli e piazzale Dateo, un piccolo parco giochi molto frequentato dai ragazzini della zona che, “gioco” forza, non fanno nessuna differenza tra le differenti numerazioni di Municipio.

Anche in questa area, nota anche come Giardini Italo Pietra nei pressi della Fontana a Pinocchio, sono in via di conclusione i lavori per la Metropolitana 4 ma, mentre in viale Argonne l’amministrazione pubblica si è prodigata per costruire strutture nuove per il gioco e lo svago di adulti e bambini, qui non è previsto alcun intervento.
Venerdì 5 maggio, un nutrito gruppo di bambini, con genitori e nonni appresso, ha manifestato il proprio disappunto proprio perché in corso Indipendenza non è previsto alcun intervento di riqualificazione dello spazio.
Ecco le motivazioni degli organizzatori del flash mob:” Perché è una gigante occasione persa avere due cantieri intorno per costruire nuove zone verdi, e non intervenire in questa parte ormai vecchia e non adatta a ricevere ogni pomeriggio decine di famiglie. Chiediamo un ulteriore piccolo sforzo a Comune o Municipio competente per rinnovare i giochi, ripristinare il verde, sostituire terra e polvere con un prato, mantenere pulito, sensibilizzare gli incivili che sporcano, creare aree cani adeguate e delimitate e sanzionare i padroni che non le rispettano”.
Anche in questo caso: come dare torto a queste richieste?
Il manifesto che annunciava la manifestazione del 5 maggio si chiudeva con una sacrosanta considerazione: ”Il verde e i bambini in questo paese sono sempre in fondo all’agenda”.
Qualcuno “di dovere” ha voglia di ascoltare e magari di rispondere? Grazie.

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Re: La ragione e il torto
31/05/2023 Cecconi Massimo
Va da sè che si tratta, per quanto legittima, di un'attività di carattere commerciale che, in quel contesto in cui tutti i giochi e le attrazioni sono gratuiti, può creare una piccola (?) discriminante tra chi può e chi non può. Poi, al di là dell'impatto ambientale che è tutto da verificare, va altrettanto da sè che quello che ci interessa è la possibilità che tutti i bambini possano giocare liberamente e felicemente in un contesto piacevole e protetto, anche e proprio in nome del concetto del fanciullo che è in tutti noi...Grazie.

mc


Re: La ragione e il torto
27/05/2023 Manlio Cocconcelli
Mi sfugge il motivo per il quale i tappeti elastici squalificherebbero l'intervento. E anche il commento e il "come darle torto".
Forse vi urta la vista il guardare dei bambini che giocano? Inviterei entrambi a ricordare che una volta eravate bambini anche voi.


Re: La ragione e il torto
09/05/2023 Mariapaola Mauri
E vogliamo parlare della pericolosità del nuovo attraversamnto pedonale che hanno fatto in mezzo al giardino, all'altezza di Via Castelmorrone/Bronzetti? Ci vuole un semaforo o almeno un dosso per far rallentare le macchine. O dobbiamo aspettare il morto anche per quello? Ve li vedete i bambini che attraversano lì sulle strisce pedonali, con le auto che non si fermeranno mai?


 
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