In via Pacini arriva il “drenaggio sostenibile”

Inaugurata nel Municipio 3 la prima isola ambientale sperimentale con la realizzazione di un SUDS, Sistema Urbano di Drenaggio Sostenibile per la raccolta e il trattamento delle acque piovane. ()
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A marzo del 2022 è stato avviato il progetto di riqualificazione del parterre di via Pacini, parzialmente liberato dal parcheggio fino ad allora tollerato, come abbiamo avuto occasione di scrivere in un precedente articolo. La riqualificazione si poneva gli obiettivi di migliorare e garantire sicurezza per la percorribilità pedonale della zona, favorendo la fruibilità del parterre centrale quale spazio di socialità urbana e garantendo nel contempo una maggiore salvaguardia del verde esistente, affiancato da nuove piantumazioni che favoriscono la biodiversità urbana e il drenaggio del terreno. Era parte del progetto, anche a compensazione dei posti auto eliminati dal parterre, riordinare e tutelare la sosta dei veicoli per residenti grazie al tracciamento delle strisce blu a pagamento per i non residenti, non solo in via Pacini ma anche nelle vie circostanti, in piazza Gobetti e in tutta l’area delle Università.

Lo studio per la riqualificazione di via Pacini è stato realizzato da AMAT in collaborazione con le direzioni Mobilità e Verde, tenendo conto dell'analisi dei flussi di traffico e delle eventuali e successive ricadute sulla viabilità.

Il 20 aprile 2023 è stato così inaugurato,sotto la pioggia, il tratto riqualificato di via Pacini tra via Teodosio e via Capranica, al termine di 8 mesi di lavori che hanno visto sistemare completamente e allargare il parterre centrale per una lunghezza di 200 metri, a protezione delle radici degli olmi, con l’inserimento di un percorso pedonale, elementi di arredo (25 panchine, 4 rastrelliere per biciclette da 5 posti e 1 tavolo con panche), siepi e il primo sistema di drenaggio sostenibile (Sustainable urban drainage systems – SUDS) mai realizzato a Milano su strada pubblica. Ma è ciò che sta sotto terra a rendere quello appena concluso un intervento innovativo dal punto di vista ingegneristico, sostenibile per l’ambiente e unico a Milano nel suo genere. Obiettivo realizzare da un lato un’area da attraversare in sicurezza e in cui potersi anche trattenere e dall’altro salvaguardare il verde esistente e arricchirlo con la presenza di nuove piantumazioni favorendo sostenibilità e biodiversità.

Vediamo di capire meglio cos’è il SUDS (Sistema di drenaggio urbano sostenibile): si tratta di un sistema sperimentale per la raccolta e il filtraggio delle acque meteoriche e per combattere la siccità.

Leggiamo sul sito di MM, società responsabile della gestione delle acque per il Comune di Milano:

“Il cambiamento climatico rende le città maggiormente vulnerabili. Dal punto di vista idraulico, ad esempio, dobbiamo affrontare piogge intense, esondazioni e il rischio da caldo estremo. Durante i sempre più numerosi rovesci abbondanti e violenti, le città fanno fatica ad assorbire l’acqua piovana, e questo mette a dura prova i sistemi di drenaggio; il risultato sono l’aumento degli allagamenti da una parte e la pressione sui sistemi di depurazione delle acque dall’altra. Quando il suolo di quartiere è troppo impermeabilizzato, la capacità di deflusso delle acque si riduce drasticamente, causando seri problemi alla viabilità e alla vita di tutti noi.”

Il modello di intervento inaugurato il 20 aprile dalla Giunta del Municipio 3 con la presidente Caterina Antola e l’assessora al Verde del Comune Elena Grandi, viene sperimentato per la prima volta a Milano proprio qui, nel parterre centrale di via Pacini, nell’area tra le vie Teodosio e Capranica. L’idea alla base di questo modello di azioni è ripetere ciò che accade negli ambienti naturali, favorendo la raccolta, la pulizia delle acque e il loro lento rilascio in ambiente: raccogliere, filtrare, depurare.

Sempre dal sito di MM : “Il SUDS di via Pacini è il primo nell’area del Comune di Milano e, oltre a trasformare un’infrastruttura grigia in una nuova infrastruttura verde, ha un duplice obiettivo: migliorare il drenaggio urbano aumentando la capacità di deflusso delle acque raccolte dalla piattaforma stradale; mitigare il rischio idraulico riducendo l’afflusso di acque in fognatura durante gli eventi meteorici estremi.

Per chiarire meglio, il drenaggio urbano è un sistema di opere idrauliche, che ha la funzione di raccogliere, convogliare e allontanare dalle zone urbanizzate le acque meteoriche per poi reimmetterle nell'ambiente: di fatto l'acqua, attraverso reti di drenaggio, alla fine defluisce nel sistema fognario.

È stato quindi realizzato un sistema di pluviali (detti caditoie) che convogliano le acque di prima pioggia (più cariche di inquinanti) direttamente in fognatura e canalizzano le acque di seconda pioggia (più pulite) verso una nuova infrastruttura verde di accumulo, trattamento e infiltrazione nel terreno delle acque meteoriche, le aree di bioritenzione, che sfruttano la superficie dell’attuale parterre stradale.

Queste “aree di bioritenzione vegetate “sono leggere depressioni del suolo ricoperte a verde , finalizzate alla raccolta e al trattamento delle acque meteoriche drenate dalle superfici impermeabili circostanti mediante filtrazione e rimozione degli agenti inquinanti.

Questi sistemi permettono quindi un filtraggio e una depurazione del tutto naturale dell’acqua raccolta, inoltre, le aree di bioritenzione hanno un effetto benefico anche in termini di riduzione del rischio idraulico anche nel caso di ombe d'acqua e di aumento della biodiversità, oltre a poter essere utilizzate come elemento di arredo urbano. Le acque di dilavamento vengono convogliate tramite deflusso superficiale all’area di bioritenzione vegetata.

Nell’area di ristagno si ha un accumulo temporaneo e un ulteriore deposizione di materiale trasportato. Lo strato filtrante effettua una prima filtrazione delle acque meteoriche e favorisce la crescita di microorganismi che provvedono a una degradazione della materia organica trasportata. Scendendo più in profondità, uno strato di inerti svolge la funzione di sistema di filtrazione; la vegetazione garantisce la stabilità dell’area di bioritenzione e partecipa all’azione di trattenimento degli inquinanti.

È stato comunque realizzato un impianto di irrigazione predisposto per essere alimentato anche dai pozzi di prima falda (evitando l’utilizzo di acqua potabile) per garantire il benessere delle piante durante i mesi più caldi e siccitosi.

La sperimentazione verrà estesa gradatamente alla parte di parterre da piazza Piola a via Teodosio, dove è già realizzata la sistemazione “leggera” del parterre, pedonalizzato, con arredo urbano di tavoli e panchine e con rastrelliere per le biciclette.


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Re: In Via Pacini arriva il “drenaggio sostenibile”.
27/04/2023 raffaella
Buongiorno,
abitando in via Pacini e avendo subito il disagio per quello che voi definite un progetto di grande successo, vorrei farvi presente che ci sono delle informazioni assolutamente poco coerenti alla realtà che noi residenti dell'area sopportiamo quotidianamente con estrema fatica , oltre al fatto che i lavori sono finiti 2 mesi in ritardo (previsti sul cartello il 22/12/22) e non credo siano terminati visto il cantiere in atto :
1. non c'è stata alcuna compensazione di posti auto in quanto le strisce Blu non sono affatto sufficienti per i residenti della zona e nemmeno per quelli che devono raggiungerla per altri motivi.
2 l'allargamento dell'area pedonale ha causato dei grandissimi disagi al traffico. l'ambulanza che si è dovuta fermare in via Pacini è dovuta entrare in via Capranica contromano bloccando il traffico e la circolazione.

Purtroppo temo che anche questa mia lettera non sia presa in considerazione come tutte le mail scritte fino ad ora al Municipio 3 chiedendo una soluzione per parcheggiare le auto di noi residenti. Come cittadina credo di fare presente un mio diritto

Cordiali saluti
Raffaella


 
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