Non è un paese per bambini

Una visita ai giardini di via Zanoia evoca costernazione e rabbia per un bene pubblico vilipeso e maltrattato. Ma perché? ()
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I casi della vita spingono a frequentare con una certa frequenza i giardini che fiancheggiano la piscina Romano, che non sono particolarmente attraenti se non ci fosse il paradosso che di attraente in zona, almeno per quanto riguarda i giardinetti pubblici con giochi per bambini, non esiste nulla.
I giardinetti in questione, ingresso da via Zanoia, sono di proprietà del Comune di Milano che ne ha affidato la gestione a Milano Sport, che del Comune è una società.
Lo stato attuale dell’area e delle strutture esistenti è vicino al degrado, il misero scivolo è stato rattoppato da mani caritatevoli, i giochini sono malmessi, esiste pure un’altalena per fantasmi nel senso che solo i fantasmi possono utilizzare quello che non c’è (catena e seggiolino). E’ vietato l’ingresso ai cani, ancorché il cartello di divieto non sia immediatamente visibile, ma i cani (e i loro padroni) vi entrano tranquillamente e fanno i loro bisogni, senza che i loro padroni si peritino di raccogliere i loro rifiuti organici.
Quando i frequentatori del parchetto, in maggioranza mamme e nonni con i loro pargoli, fanno notare il divieto, spesso si verifica uno scambio di ingiurie tra i proprietari dei cani e coloro che osano interferire sull’utilizzo dello spazio.
La pulizia del luogo è affidata all’Amsa i cui addetti, senza demonizzare alcuno, usano spesso l’area per soste prolungate senza per altro scendere dal mezzo…
Qualche tempo fa il nostro giornale dette notizia di un intervento di riqualificazione dell’area per una spesa complessiva di 390mila euro, in quell’ipotesi di intervento qualcuno, bizzarramente,
aveva anche proposto l’installazione di una fontana a schizzo nel bel mezzo del giardinetto. Un’autentica follia. Del resto, la mamma dei…bizzarri è sempre in attesa…
Amenità a parte, il progetto di riqualificazione, che sarebbe stato a carico del Politecnico per via di accordi fortunatamente mai perfezionati, è stato comunque accantonato.
Ma allora, quando i nostri concittadini in minore età avranno la possibilità di usufruire di uno spazio attrezzato, sicuro, senza cacche animali e umane, persino gradevole alla vista?
La domanda, va da sé, è retorica e si teme che nessuno abbia voglia di rispondere.

Milano è sempre più una città che non si cura dei suoi cittadini più piccoli. Ma perché?

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Re: Non è un paese per bambini
01/03/2023 Elisa Sterpetti
Ho molte volte , anch'io, fatto presente la triste situazione del "parchetto" come lo chiama mia nipote di 2 anni. Lei, ignara di cosa sia un vero piccolo parco, con verde ben manutenuto, giochi come ne vedo in altre aree bimbi, una fontanella non chiusa da ormai più di trent'anni. Se si potesse scegliere andrei in altri parchi, ma dove ? In zona le alternative son poche e bimbi così piccoli non riescono a camminare per lunghi tratti. Chissà che ricordi avranno da adulti...


 
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