Progettiamo insieme il nuovo piazzale Loreto

Aperto in via Porpora 10 l’hub di quartiere per presentare, approfondire e discutere del progetto LOC per il nuovo piazzale. ()
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Il 18 gennaio 2023 il Presidente del Municipio 3 Caterina Antola e il Presidente del Municipio 2 Simone Locatelli si sono incontrati in via Porpora 10 per inaugurare lo spazio pubblico di LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, il progetto di rigenerazione urbana per la trasformazione di Piazzale Loreto, posto a metà tra i due municipi.


Lo spazio vuole essere un luogo di ascolto e informazione sul progetto LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, per scoprire da vicino il cantiere attraverso la voce dei suoi protagonisti e, da marzo 2023, partecipare a incontri gratuiti sulle principali tematiche emerse dalla continua attività di ascolto del territorio, prerogativa del progetto fin dal sue principio, tra cui: il ruolo della piazza come strumento di rigenerazione di una nuova identità urbana.

LOC 2026, situato come detto in via Porpora 10, rimarrà aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 12 alle ore 20.

IL PROGETTO

LOC trasformerà Piazzale Loreto da grande snodo di traffico a piazza verde a cielo aperto, agganciata a NoLo per garantire continuità all’asse Corso Buenos Aires, Viale Monza e Via Padova.

LOC sarà un incubatore di attività e hub attrattivo, un nuovo distretto urbano del commercio di vicinato; ospiterà co-working, un asilo di quartiere, offrirà un vivace palinsesto socioculturale e molto altro. Diverrà un sistema di piazze sviluppate su tre livelli che andranno a riconnettere il livello strada, l’accesso alla metropolitana e le coperture degli edifici con gradinate e rampe che collegano in modo fluido il livello strada con il livello interrato. A ciò si aggiunge l’edificio di Via Porpora, integrato al sistema del piazzale.


La necessità di riforestare ed avere sempre più spazi verdi in città è uno degli obiettivi principali di LOC in continuità con il lavoro programmatico del Comune di Milano; gli edifici che emergono dal masterplan, appaiono come iceberg verdi”, determinati nelle forme dalla forza del disegno architettonico dello spazio pubblico.

Con Loreto Open Community verranno restituiti oltre 10.000 mq di spazio pubblico verde con alberi di alto fusto piantumati direttamente sulla terra, che rappresenterà per la nuova piazza l’occasione per creare un microclima naturale, un’oasi dove i cittadini potranno sostare.


L’INCONTRO

L’incontro pubblico con le autorità municipali è stato molto partecipato, tant’è che si è resa necessaria la prenotazione online. I cittadini e i residenti hanno posto numerose domande ai progettisti e ai Presidenti di Municipio e non è mancato anche qualche battibecco con taluni residenti, compreso un consigliere municipale d’opposizione. Ad ogni modo, si riportano le risposte delle autorità ai cittadini:

- Per quanto riguarda l’edificio di via Porpora 10 (coinvolto nel progetto), approfondendo la natura strutturale si è compreso che non era fattibile un ampliamento, quindi l’edificio non aumenterà di volume. Sarà riqualificato e ristrutturato ma non si alzerà.

- La situazione nelle vie Andrea Doria, Costa e viale Abruzzi: il progetto di gara ha un perimetro limitato al solo piazzale e ai tratti delle arterie che convengono con esso. Lì finisce il progetto e la responsabilità di Nhood (la società internazionale di servizi e sviluppo immobiliare specializzata nelle riqualificazioni urbane e nel retail che ha progettato il nuovo piazzale Loreto). Non è possibile intervenire fuori da questo ambito, non si hanno titoli per intervenire. Co-inventing Doria è un progetto di un altro operatore, tra l’altro precedente a quello di Loreto. Vi sono dei rallentamenti ma il Comune ha chiesto a Nhood di rendere il progetto di Loreto omogeneo a quello di Doria.

- Tema sicurezza: la presenza di negozi aperti la sera garantirà la frequentazione della piazza. La gestione e la manutenzione e la pulizia saranno a carico di Nhood per 90 anni (durata del diritto di superficie). Ci sarà un sistema di video sorveglianza, chiaramente all’interno del perimetro dell’intervento. Piazzale Loreto è un luogo vuoto, uno snodo del traffico, lo scopo è quindi portare una nuova centralità scommettendo su un maggior presidio della piazza.

- Tema viabilità: i tecnici e i responsabili hanno ipotizzato un cantiere per fasi quindi il piazzale non verrà bloccato tutto contemporaneamente. Questa ipotesi verrà validata con la società di costruzione e con il comune di Milano che è deputato a rilasciare l’autorizzazione. Nhood ha fatto delle ipotesi che saranno oggetto di trattazione. La viabilità verrà garantita in tutte le fasi del cantiere, anche per i pedoni e per il funzionamento della metropolitana. L’alleggerimento del tratto di via Padova era stato già previsto dal Comune prima del bando di Loreto, ma i residenti potranno benissimo passare con la propria auto, nonostante la pedonalizzazione. La linea bus 56 passerà per via Costa e non più per il tratto iniziale di via Padova.


- Spazi pubblici: la piazza prevede una fruizione pubblica, in più è previsto uno spazio di 200 mq per eventi pubblici. Ancora non si è identificata la funzione primaria, forse potrebbe essere rivolto ad un pubblico di giovani, forse per permettere loro di studiare. Ma lo spazio di via Porpora 10 è aperto proprio per ascoltare i cittadini e capire quale funzione dare a questo spazio. Lo spazio sarà gestito da Nhood e dato in comodato d’uso o affitto calmierato: dipende dallo scopo per cui le associazioni lo utilizzeranno, se è puramente sociale verrà dato in concessione gratuita.



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Re: Progettiamo insieme il nuovo piazzale Loreto
30/01/2023 Licia
Sono perfettamente d’accordo con Paolo
Burgio e Fabrizio Bottini.
Partecipare non è aprire “hub”( e perché hub? Mah) perché gli amministratori illustrino decisioni già prese.
Si è parlato in lungo e in largo di partecipazione in questi ultimi anni, ma come ha dimostrato la squallida vicenda del Meazza, le scelte vengono compiute in luoghi e con interlocutori che non sono quelli istituzionali.


Re: Progettiamo insieme il nuovo piazzale Loreto
30/01/2023 Paolo Burgio
Non posso che essere pienamente d’accordo con il commento di Fabrizio Bottini. A Milano il tema della partecipazione ormai da tempo viene coniugato unicamente come strumento di marketing per ottenere il consenso su questioni, progetti, iniziative già decise senza aver condotto un reale confronto nell’ambito proprio istituzionalmente dedicato a ciò: il consiglio comunale, ove il nostro sistema democratico prevede che si debbano presentare e discutere i temi cittadini. Non importa se oggi la maggioranza, che magari rappresenta una quota minoritaria del corpo elettorale, può comunque imporre le proprie scelte, almeno si avrebbe l’occasione di presentare e discutere pubblicamente di fronte ai rappresentanti della cittadinanza le motivazioni e le ragioni di queste scelte, altrimenti calate dall’alto e imposte senza la trasparenza che sarebbe doverosa. I casi purtroppo sono numerosi, a partire dai bilanci “partecipativi,” alla vicenda degli scali ferroviari, beni pubblici ceduti all’iniziativa privata, all’ultimo “dibattito pubblico” sullo stadio Meazza, rifiutando le richiesta di referendum presentata secondo le regole del Comune di Milano.
Siamo entrati in un circolo vizioso, i cittadini non partecipano alla “politica” perché la politica si prende gioco della partecipazione democratica, la distanza tra due cardini della democrazia diventa incolmabile, con i risultati sotto gli occhi di tutti.


Re: Progettiamo insieme il nuovo piazzale Loreto
30/01/2023 FABRIZIO BOTTINI
UN CIRCOSTANZIATO COMMENTO ALL'ARTICOLO IN FORMA DI «LETTERA APERTA»
https://www.today.it/blog/millennio-urbano/partecipazione-urbana-di-chi-a-che-cosa-e-tutto-da-capire.html


 
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