Commissione Comunale sulle Case di Comunità

Un report sull'incontro della Commissione Welfare/Politiche Sociali avvenuto in Comune il 12 gennaio sul tema Salute e Case di Comunità. ()
rugabella
La Commissione, presieduta da Marco Fumagalli di Milano In Salute, è stata estesa ai Presidenti e Assessori al Welfare dei Municipi.
L’assessore del Municipio 3 Filippo Rossi ha invitato me e la dottoressa Stefania Zazzi, sapendoci interessate all’argomento, ed io ho partecipato con piacere.

L'intervento di Bertolé.
Dopo una breve introduzione di Fumagalli, ha parlato l’Assessore Bertolé, che ha ribadito quanto da lui detto in altre occasioni:
  • le CdC, a 1 anno dalla loro istituzione, devono rilanciare la medicina del territorio, occupandosi fra l’altro di prevenzione, assistenza domiciliare, telemedicina.
  • il Comune ha un atteggiamento collaborativo con la Regione, ha fornito immobili per raggiungere le 24 CdC stabilite per Milano, desidera fortemente che siano strutture innovative, non poliambulatori, o scatole vuote.
  • in particolare il Comune crede fortemente nella valenza socio-sanitaria delle CdC, impegnandosi a fornire il personale dedicato agli aspetti sociali
  • il Comune desidera che le Associazioni del Terzo Settore entrino nelle CdC.
Ha quindi preso la parola Walter Bergamaschi, Direttore Generale ATS Milano, che ha esposto dettagliatamente la situazione delle CdC di Milano.

Ci saranno 24 CdC, 8 Ospedali di Comunità, 14 centrali operative.
I fondi PNRR permetteranno la costruzione di 21 case, le altre saranno ristrutturate/costruite con fondi regionali. Lo stesso vale per gli 8 ospedali, 2 dei quali saranno stralciati dai fondi INRR (piazzale Accursio e viale Jenner).
Sono in corso le progettazioni di fattibilità e tecnica, nel 2022 sono stati risolti contenziosi, raggiungendo conciliazione con il Comune su varie proprietà.
Entro marzo 2023 dovrebbero essere pronti gli atti per bandire gli appalti nelle diverse ATS (FBF-Sacco, Niguarda, Santi Paolo e Carlo).
Questo per quanto riguarda le strutture fisiche.

Il territorio verrà gestito con modalità digitale.
È ancora in fieri, in collaborazione con il Politecnico di Milano. Si immagina di avere una piattaforma digitale per i servizi socio-sanitari: gli infermieri di famiglia/comunità potranno e dovranno rilevare i bisogni, seguire i pazienti con tele monitoraggio, tenere un diario clinico-infermieristico.
Tutti i medici di medicina generale vi avranno accesso.
Anche le prenotazioni di esami avverranno con questo sistema.
E’ prevista una sezione “sociale” di tale sistema.
Il tutto dovrà essere integrato con il fascicolo sanitario elettronico.
Questa modalità servirà anche per le dimissioni protette dalle strutture ospedaliere, per l’assistenza domiciliare integrata, per l’accesso a periodi di residenzialità transitori.

Nel novembre 2022 erano in carico alle nuove strutture territoriali 1.914 pazienti, ed erano stati formati 342 nuovi operatori dedicati (non ho capito se in Milano città o città metropolitana, scusate !).

Le CdC già aperte.
Bergamaschi ha poi elencato tutte le CdC già aperte in Milano, con le loro caratteristiche.
Sono finora 10:
  1. Mu 1 via Rugabella, ex poliambulatorio
  2. Mu 2 via don Orione, ex poliambulatorio
  3. Mu 3 via A. Doria, ex poliambulatorio
  4. Mu 6-7 Baggio Masaniello, ponte verso struttura nuova di via Valsesia
  5. Via Stromboli, ex poliambulatorio
  6. Via Monreale, ex consultorio
  7. Mu 8 via Farini
  8. Mu 9, definito fiore all’occhiello, Villa Marelli
  9. Via Livigno-Jenner
  10. Via Ippocrate
Queste strutture sarebbero aperte dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 17.30, il sabato dalle 7.30 alle 13.30 con servizi ambulatoriali;
sarebbe presente la continuità assistenziale (di fatto ex guardia medica) il sabato dalle 20 alle 24, solo per le chiamate telefoniche dalle 24 alle 6, con possibilità eventuale di visita domiciliare; la domenica dalle 9 alle 21.
Il servizio di continuità assistenziale non è ancora presente in tutte le CdC.

I servizi erogati.
Sono stati elencati, una per una.
Tutti i poliambulatori continuano a lavorare come prima, quello di via A.Doria viene definito il grande di Milano.
In futuro si immagina che i poliambulatori delle CdC saranno in primis rivolti ai pazienti afferenti in quella Casa, per rispondere alle richieste dei MMG e degli specialisti .

In tutte le CdC sono arrivati infermieri dedicati, da 16 a Villa Marelli a 3 o 4 nelle altre CdC.

Alcuni MMG hanno trasferito i propri studi nelle Case, sono compresi tra 5 e nessuno.

In tutte le CdC esiste ormai un unico sportello amministrativo, che serve sia per iscrizione e cambi MMG e pediatri di libera scelta (non è stata fatta una sola parola in merito ai pediatri) che per prenotazione esami.

In tutte le CdC si parla di punto unico di accesso, che sarebbe un punto di informazioni/smistamento delle richieste, se ho capito bene.

Molte CdC hanno punto vaccinale.

In alcune CdC sono già quasi attivi i servizi sociali integrati, o in fase di attivazione. In via A.Doria era previsto dal 16/12.

I pazienti finora presi in carico variano dai 1400 di Villa Marelli, ai 40 di via Rugabella, alle 29 iniezioni fatte in via Masaniello ! Si parla comunque di periodi molto brevi.

La discussione è stata poi del tutto limitata.
Diversi consiglieri comunali, malgrado le richieste del Presidente Fumagalli, hanno a lungo criticato le CdC, la gestione sanità della Regione Lombardia, invece di fare domande precise a Bergamaschi.
In pochi lo hanno fatto, ma le risposte sono state molto sintetiche e poco esaustive.

L’assessore Filippo Rossi ha cercato di sapere qualcosa di via Ricordi, che non è stata nemmeno nominata: cosa ci sarà lì dentro ?
Dove sarà la seconda CdC del Mu3 ?
Non ha avuto riposte per mancanza di tempo.
Bergamaschi si è detto però disponibile a venire nelle Commissioni dei diversi Mu per rispondere alle singole questioni.
Ho subito sollecitato Rossi a invitarlo, ma credo che questa cosa vada spinta.

Io mi, e vi, faccio alcune domande: visto che il Poliambulatorio di via Doria c’era già, che nessun MMG ha accettato di trasferirsi lì, che il centro vaccinale era già attivo in via Ricordi, come anche la guardia medica, cosa avremo in più ? Gli orari ? Forse.
Dove sarà l’ospedale di Comunità più prossimo ?
Di pediatria e consultori, CPS, centri di disintossicazione da alcool e droghe non si è fatta parola (ci sono già in via Ricordi), mentre dovrebbero/potrebbero trovare spazio nelle CdC.

Commenta

Re: Commissione Comunale sulle Case di Comunità
19/01/2023 Gianluca Bozzia
Tema da campagna elettorale lombarda su cui qualcuno dovrebbe avere fatto un documento chiaro della storia, dello stato dell'arte e delle prospettive a 5 anni. Esiste?


 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha