Luci e ombre sul CPR seconda parte
Seconda parte dell'articolo sull'incontro del 13 dicembre scorsi in Municipio 3 tra la presidente Caterina Antola, e alcune associazioni di volontariato sulla situazione del CPR di via Corelli che rientra nel territorio municipale.
(Antonella Nathansohn)16/01/2023

La Legge di Bilancio del 2023 ha stabilito l’ampliamento della rete dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, comunemente detti CPR (volume II art.93-174).
Sono stati stanziati circa 42 milioni di euro da 2023 al 2025 e la Legge prevede sia la costruzione di nuovi CPR sia la ristrutturazione di quelli esistenti e dei centri di accoglienza e trattenimento oltre alle spese di gestione dei medesimi.
Per il 2023 sono stati stanziati circa 5.397milioni di euro, per il 2024: 14.392 milioni, per il 2025: 16192 milioni.
Attualmente in Italia risultano attivi 10 Cpr per una capienza complessiva di 1378 posti, anche se naturalmente le persone che vi transitano sono molte di più ( la legge stabilisce una permanenza massima di tre mesi).
Secondo la relazione tecnica dei presentatori della Legge di Bilancio l’ampliamento sarà realizzato sia costruendo dei nuovi Cpr ( si parla di costruirne uno a Firenze) sia incrementando i posti disponibili nei CPR esistenti, ristrutturandoli.
A Macomer è previsto l’ampliamento di circa 50 posti, a Caltanisetta circa 92 posti. Nel CPR di via Corelli la capienza effettiva è oggi di circa 28 posti, nell’anno 2021 vi sono transitate circa 469 persone, secondo i dati forniti dal Garante Nazionale, con una permanenza media di circa 35 giorni.
Di queste persone trattenute sono state effettivamente rimpatriate solo 151 persone.
I motivi di uscita dai centri sono in generale dovuti, sempre secondo il Garante Nazionale nel 2021, nel 49 % ad allontanamento arbitrario, nel 17 % dimessi perché non identificati allo scadere del termine, nel 16% perché l’autorità giudiziaria non ha convalidato il trattenimento e per il rimanente 14% per altri motivi ( 1% per decesso, 1% perchè arrestati all’interno dei centri).
Per quanto riguarda le navi quarantena nel 2021 sono stati condotti a bordo 35304 persone che sono state trattenute in media 11 giorni. Il totale dei rimpatriati dal 1/1/22 al 14/11/22 è di 3676 persone di cui la maggioranza di nazionalità tunisina, albanese ed egiziana.
Ma come funziona la permanenza nei CPR? Settimana prossima esporremo i dati tratti da un interessante articolo di Duccio Facchini, direttore della rivista Altraeconomia.
Sono stati stanziati circa 42 milioni di euro da 2023 al 2025 e la Legge prevede sia la costruzione di nuovi CPR sia la ristrutturazione di quelli esistenti e dei centri di accoglienza e trattenimento oltre alle spese di gestione dei medesimi.
Per il 2023 sono stati stanziati circa 5.397milioni di euro, per il 2024: 14.392 milioni, per il 2025: 16192 milioni.
Attualmente in Italia risultano attivi 10 Cpr per una capienza complessiva di 1378 posti, anche se naturalmente le persone che vi transitano sono molte di più ( la legge stabilisce una permanenza massima di tre mesi).
Secondo la relazione tecnica dei presentatori della Legge di Bilancio l’ampliamento sarà realizzato sia costruendo dei nuovi Cpr ( si parla di costruirne uno a Firenze) sia incrementando i posti disponibili nei CPR esistenti, ristrutturandoli.
A Macomer è previsto l’ampliamento di circa 50 posti, a Caltanisetta circa 92 posti. Nel CPR di via Corelli la capienza effettiva è oggi di circa 28 posti, nell’anno 2021 vi sono transitate circa 469 persone, secondo i dati forniti dal Garante Nazionale, con una permanenza media di circa 35 giorni.
Di queste persone trattenute sono state effettivamente rimpatriate solo 151 persone.
I motivi di uscita dai centri sono in generale dovuti, sempre secondo il Garante Nazionale nel 2021, nel 49 % ad allontanamento arbitrario, nel 17 % dimessi perché non identificati allo scadere del termine, nel 16% perché l’autorità giudiziaria non ha convalidato il trattenimento e per il rimanente 14% per altri motivi ( 1% per decesso, 1% perchè arrestati all’interno dei centri).
Per quanto riguarda le navi quarantena nel 2021 sono stati condotti a bordo 35304 persone che sono state trattenute in media 11 giorni. Il totale dei rimpatriati dal 1/1/22 al 14/11/22 è di 3676 persone di cui la maggioranza di nazionalità tunisina, albanese ed egiziana.
Ma come funziona la permanenza nei CPR? Settimana prossima esporremo i dati tratti da un interessante articolo di Duccio Facchini, direttore della rivista Altraeconomia.