Fine anno, intervista all'associazione CISTÀ

Per il nostro giro di ascolto delle associazioni di quartiere del Municipio 3, questa settimana vi proponiamo l'intervista che abbiamo realizzato a Eliana Negroni e Caterina Ricci dell'associazione CISTÀ (Città Studi-Acquabella). ()
selfie cistà

FEDERICO DE GIACOMO: Parlateci di voi, che cos’è CISTÀ? Qual è la sua storia?

Siamo un’associazione di cittadini nata nel 2019 da un gruppo di residenti in gran parte non originari di questo quartiere (Città Studi/Acquabella) ma che comunque hanno scelto di viverci. Il nucleo fondativo dell’associazione si è formato da vicini di casa che, vedendosi dalle finestre dei rispettivi appartamenti, un bel giorno hanno deciso di organizzare un incontro per conoscersi e conoscere gli altri inquilini del palazzo. Con il tempo, da due condomini la partecipazione si è allargata alla via Aselli e poi al resto del quartiere. Quell’incontro lo ricordiamo bene: è stata la nostra prima esperienza con l’esterno, dove ci fu un bellissimo momento di condivisione e socialità: a noi mancava proprio questa dimensione locale. Inoltre, per chi fra di noi veniva da altre città, quest’incontro ha significato anche cominciare ad ambientarsi nella zona e fare amicizia. Il periodo del Covid d'altronde ha fatto capire quanto sia importante la socialità nelle nostre vite.

FDG: La vostra è un’associazione aperta a tutti? Se sì, come ci si può iscriversi e quali sono gli adempimenti di un iscritto?

Siamo un’associazione piccola che ha voglia di espandersi e chiunque abbia voglia di conoscerci e collaborare con noi è il benvenuto. Essere soci di CISTÀ significa dedicare, per quanto possibile, del tempo all’associazione; ognuno di noi vi si dedica a titolo volontario e può contribuire con il proprio tempo e soprattutto con le proprie competenze. Ci piacerebbe coinvolgere più persone, per darsi una mano a far di tutto, e perché questo ci permetterebbe di conoscere meglio i nostri vicini. A tal proposito, organizziamo delle riunioni mensili e da qualche tempo abbiamo notato che la partecipazione sta aumentando. L’incontro, in genere il mercoledì, a metà mese, è aperto a chiunque voglia conoscerci. Per permetterci di organizzare meglio le varie attività in corso, una parte della riunione è riservata ai soli soci. Il tesseramento costa 20 euro all’anno e ci permette di coprire le spese base di amministrazione e gestione .

FDG: In questi anni quali iniziative avete portato avanti? Quali hanno avuto successo? Sono state sempre condivise dai residenti?

Dal 2019 ad oggi abbiamo portato avanti una serie di iniziative: tra le prime che abbiamo realizzato e della quale andiamo fieri c’è l’iniziativa “Mascherine solidali” avviata proprio all’inizio della pandemia, poiché volevamo essere utili al quartiere. Abbiamo organizzato la vendita di mascherine realizzate gratuitamente dalla nostra socia Roberta nella sua sartoria, il cui ricavato è stato interamente donato alle Suore della mensa dei poveri di via Ponzio. L’iniziativa ha avuto un successo inaspettato poiché come ricorderete le mascherine scarseggiavano, e alcuni di noi, tra cui il nostro presidente, in caso di necessità andavano anche a consegnarle a domicilio. Questo ci ha permesso di raccogliere parecchi fondi per la mensa di via Ponzio. Tornando al 2019, oltre al Natale in piazza Fusina con l’albero di Natale addobbato da noi, una iniziativa importante è stata la pulizia delle facciate del mercato comunale dai graffiti, in collaborazione con Retake Milano (oggi si chiama WAU – We Are Urban). Avremmo desiderato valorizzare il mercato comunale di piazza Fusina mettendoci a disposizione con il Comune ma il Covid ha fermato la nostra iniziativa.


Sempre a ridosso del periodo Covid, con l’iniziativa "Le Botteghe di Acquabella" abbiamo coinvolto vari negozi di quartiere e proposto un’attività di formazione per la gestione dei social e visual storytelling, in collaborazione con l’associazione Botteghe e Mercati, di cui ci resta anche un bel filmato online.

Per quanto riguarda le attività più recenti, dal 2021 partecipiamo al FringeMi festival e, per il secondo anno di partecipazione, la scorsa estate abbiamo allestito un palco presso l’Archivio Negroni (lo spazio con cui spesso collaboriamo per le attività dell’associazione e dove ci riuniamo per gli open day) in via Tajani 3. Il festival ha registrato buoni numeri, in crescita negli ultimi anni nei vari quartieridella città: quest’anno sul nostro palco è andato in scena per più serate uno spettacolo del programma ufficiale, “il paese delle facce gonfie”, oltre alle cinque rappresentazioni ‘extra’ che abbiamo organizzato presso altri luoghi della zona per il programma fuori concorso (presso alcuni locali, oltre al giardino di S.Faustino e alla scuola elementare Bonetti Scarpa). Tanti sono stati gli apprezzamenti nel quartiere per aver attivato in zona uno spazi teatrali “dove il teatro non c’è”. Sempre nel 2021 abbiamo organizzato un torneo di Ping-pong per adulti e bambini e un evento natalizio in largo Murani. Poche settimane fa, insieme a Outside (si veda la nostra intervista, ndr) abbiamo partecipato all’animazione per l’inaugurazione della Metro 4 occupandoci di animazione rivolta ai più piccoli: abbiamo chiesto ai bimbi di immaginare come sarebbe stata la nuova linea del metrò con tanti colori, con i loro disegni e collages . Da queste iniziative abbiamo compreso che c’è tanta voglia nelle famiglie di conoscersi e di fare cose insieme. Partiamo dalla proposta di eventi che rispecchiano le nostre inclinazioni: ad esempio il teatro perché fa parte dei nostri interessi, oppure le attività con i bambini per il fatto che alcuni di noi hanno competenze in questo campo. Tra le altre attività appena partite, per quanto riguarda la scoperta del territorio, una prima biciclettata culturale in collaborazione con altri luoghi del quartiere che fanno parte del circuito di MuseoCity e farli scoprire ai residenti, a cui vorremmo far seguire nuovi episodi.
Da pochi mesi abbiamo aderito e facciamo parte di Humanzone, il tavolo municipale per la Nonviolenza del Municipio 3, che, con i migliori intenti sull’argomento, mette in contatto praticamente tutte le associazioni del municipio.

FDG: Avete in programma iniziative o eventi a breve? Per il 2023, che obiettivi avete?

Nel 2023 parteciperemo ancora al FringeMi festival con il palco ufficiale e con altri spettacoli nei locali del quartiere. Il FringeMi si svolge a giugno ma i preparativi per l’associazione partono già da gennaio. Organizzeremo in marzo, nuove passeggiate di MuseoCity e collaboreremo con il MUM, Museo Urbano diffuso Miracolo a Milano di via Valvassori Peroni. Ci metteremo a disposizione per animare i momenti che hanno a che fare con la storia del quartiere, come abbiamo fatto collaborando alla presentazione dei “Diari di Cesare Zavattini”, a cura di Valentina Fortichiari alla Biblioteca V. Peroni.
Qual è il nostro sogno nel cassetto? Ci piacerebbe realizzare un laboratorio di narrazione di quartiere, quindi raccogliere la memoria del quartiere per restituirla ai nuovi abitanti, come accade osservando i murales di Lambrate e Ortica. Chi ha memoria del quartiere, si ricorda di com’era un tempo e vuole supportarci in questo progetto può contattarci per aiutarci nella costruzione delle fonti del racconto. Pensiamo che questo tema sia importante per il consolidamento del tessuto sociale del quartiere e stia a cuore alle persone che vivono in questa zona. Ad esempio la questione del salvataggio dei murales di largo Murani ha riscosso molto successo poiché per molti la loro presenza ha un significato e contribuisce all’identità di un vissuto di quartiere. Si tratta di un esempio, al quale vorremmo aggiungere altri tasselli per valorizzare la memoria dell’Acquabella che è purtroppo scomparsa nei più giovani: questo chiaramente integrando il ricordo passato con i successivi passaggi generazionali fino a raccontare la nuova realtà della zona.

Dal punto di vista del territorio, infine, ci piacerebbe riuscire a proporre delle idee per poter ad esempio in futuro riqualificare piazzale Gorini, che riteniamo essere uno spazio verde molto valido ma ora del tutto ignorato e per nulla valorizzato.


GUIDA ALLE IMMAGINI: in copertina, il nostro Federico De Giacomo insieme ad Eliana Negroni e Caterina Ricci all'Archivio Negroni; immagine 1, il logo dell'associazione; immagine 2, un evento di FringeMi; immagine 3, l'albero di Natale in Largo Murani realizzato da CISTÀ nel 2021; immagine 4, la festa dell'Acquabella; immagine 5, un evento del FringeMi ospitato all'Archivio Negroni; immagine 6, una passeggiata di MuseoCity ai nuovi murales "Miracolo a Milano" in via Valvassori Peroni.


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Re: Fine anno, intervista all'associazione CISTÀ
22/12/2022 mario ravini
Desidererei avere un indirizzo mail o comunque un recapito telefonico di uno dei referenti della Associazione CISTA' perchè sono interessato a partecipare alle iniziative della Associazione.
Grazie.
M.Ravini
Via Pinturicchio 9


 
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