Imbrattato il murale dei perseguitati antifascisti all’Ortica

Il Murale dei perseguitati antifascisti all'Ortica, nottetempo, è stato deturpato dai soliti ignoti per la seconda volta.

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murale imbrattato

“Si tratta di un gesto gravissimo e stiamo valutando le azioni da intraprendere”, commenta Serafino Sorace, presidente dell’associazione OrMe – Ortica Memoria, che ha realizzato il primo museo a cielo aperto di Milano di cui il murale fa parte. “Il nuovo imbrattamento è avvenuto a una decina di giorni dal ripristino dell’opera e non può più essere considerato un generico atto di vandalismo: si tratta di un attacco deliberato al nostro lavoro e ai valori che quel murale rappresenta”.

Perché questo non ci sorprende? Da quando c’è stato sentore e poi conferma del successo della destra alle elezioni, i negatori della storia si fanno avanti, di nascosto al buio, o in tanti contro un indifeso, un barbone o un antifascita.

La prima volta hanno imbrattato il murale a metà ottobre, dopo due mesi l’hanno rifatto.
Dovrebbero riflettere che certi gesti sono controproducenti, perché è innegabile che se oggi viviamo in un paese democratico, dove anche chi compie gesti vili ha la possibilità di passarla liscia, è merito di chi ha combattuto il fascismo e l’occcupazione nazista, con costi personali e familiari altissimi.

La firma degli imbrattatori è quindi quella della vigliaccheria della banalità del male.



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