P.le Bacone: stickers sulle auto contro la sosta abusiva

Il giornale online “Il Post”, nella sua newsletter milanese “Colonne”, è riuscito ad ottenere un’intervista ai promotori di questa campagna. Secondo Giulia, nome di fantasia per rispettare l’anonimato, l’iniziativa di questa settimana diventerà una campagna dal nome #quinoncisto. La decisione di iniziare dal quartiere tra Buenos Aires e Città Studi, non è stata casuale: «È una zona che conosco, ci passo tutti i giorni e so che la conformazione dello spazio, con le aiuole e gli incroci, permette di lasciare la macchina abusivamente un po’ ovunque». Andrea, altro nome di fantasia, ha aggiunto: «Sappiamo di non essere i soli: girando per il quartiere ad attaccare gli adesivi c’erano tante persone terze che facevano il tifo per noi». Nel corso dell’intervista al Post raccontano che qualcuno indicava macchine in sosta abusiva, altri chiedevano stickers e qualche proprietario beccato in macchina la spostava imbarazzato e senza troppe lamentele. «Tante persone ci hanno detto “ho sempre voluto farlo anche io”: vuol dire che il disagio per questa situazione è reale» ha concluso Giulia.
I promotori di questa iniziativa, nata con un gruppo su Whatsapp, confermano l’impegno a proseguire la campagna anche in altri quartieri della città al fine di spronare il Comune a prendere più seriamente in considerazione il problema e a cessare la politica di tolleranza verso tali infrazioni, oltre che impegnarsi per favorire soluzioni alternative all’auto come piste ciclabili, car sharing o metro aperta di notte.
Il problema della sosta abusiva nel nostro municipio è da tantissimo tempo oggetto di dibattito pubblico. Ma ad aggiungersi alla consolidata tradizione di parcheggiare sui parterre alberati (vedi via Eustachi, via Morgagni, viale Lombardia ma si potrebbe proseguire per ore) negli ultimi anni è sopraggiunta una nuova consuetudine: parcheggiare sopra lo spartitraffico (la linea divisoria della carreggiata), ovvero al centro della strada. Questo perché, si sa, le vie milanesi sono sempre troppo strette per ospitare piste ciclabili, ma quando si tratta di trovare parcheggio magicamente c’è spazio per tutti.
Questa nuova espressione di parcheggio creativo è riscontrabile soprattutto nelle vie della movida e dei ristoranti (in foto potete apprezzare via Pisacane e via Plinio) e principalmente nel weekend, elemento che ci fa pensare che non siano tanto i residenti, quanto coloro che vengono da altri quartieri o da fuori città a lasciare le auto in sosta in quel modo.
Ad ogni modo, sembra evidente che la questione della sosta debba essere affrontata dal Comune. È quantomeno urgente ripensare ad un nuovo Piano parcheggi che, perché no, possa prevedere la costruzione di qualche nuovo silos sotterraneo per i residenti o per i city users (o per entrambi) al fine anche di liberare dalle vetture le strade in superficie e introdurre in seguito nuove piste ciclabili o nuove zone verdi.
È pacifico che si debba trovare un canale di dialogo con gli operatori del settore ed un accordo pubblico-privato che assicuri il ritorno dell’investimento e l’equilibrio economico-finanziario per le casse del Comune. Ma si ritiene anche che, considerata l’alta domanda di parcheggio nel quartiere, se si facessero rispettare i divieti di sosta in vigore, la probabilità che i parcheggi sotterranei rimangano vuoti sia abbastanza bassa.
Questi investimenti nulla devono togliere al potenziamento del trasporto pubblico in fascia serale e notturna, che rimane un’altra priorità.