HUMANWEEK, ventitré momenti nonviolenti

Si è conclusa un’intensa HumanWeek, per una società più umana, che quest’anno è stata realizzata da circa quaranta enti, tra associazioni e scuole, e che per dieci giorni ha declinato, per giovani e adulti, il tema della Nonviolenza nel suo motivo più prossimo alla società civile, esplicitato nel titolo "SocialiSiamo". ()
Humanzone
“Nessun uomo è un’isola, ogni uomo è parte del continente…” scriveva John Donne alla fine del Cinquecento, e “Un battito d’ali di una farfalla può causare un uragano dall’altra parte del mondo” scriveva Lorenz nel Novecento: queste citazioni conosciute da tutti rendono meglio il senso dell’interdipendenza che governa una società civile attenta agli altri e all’ambiente.

Non è scontato che questa forte richiesta di empatia e superamento dell’individualismo sia presente nel Paese e che non prevalga invece il “Ciascuno per sé…” e ”Il grasso che cola…”; tuttavia gli abitanti dei quartieri di Municipio 3 ci hanno provato, per la quarta volta, con questa dieci giorni.

La HumanWeek, ha realizzato gli eventi, ben 23, lanciando lo slogan: “Scegli di esserci”.
Una ricca galleria di foto e filmati testimonia la partecipazione - preludio di un percorso di responsabilità individuale e sociale - dei cittadini di buona volontà.

Particolarmente sentiti dagli adulti sono stati alcuni eventi che hanno toccato temi sensibili, ai quali i genitori devono far fronte nel loro quotidiano, afflitti da impegni di lavoro, figli, nonni, scuola, violenza, conti da far tornare, sperando in un altro mondo possibile.

Gli umani sono animali sociali e l’adolescenza è quella fase della esistenza che segna il passaggio dall’individuale al collettivo, dove l’individuo non sparisce, si inserisce invece riconoscendo i diritti degli altri. Sembra semplice, ma non lo è.
Si è letto come la clausura per la pandemia, il venir meno dei legami sociali veicolati dalla scuola, abbia incrementato negli adolescenti i casi di abbandono scolastico con conseguente aumento di bande giovanili, di disturbi nell’alimentazione, di depressione, di violenza on line.

Alcuni incontri hanno evidenziato queste preoccupazioni dei genitori, c’è stato un affollato incontro che trattava questi temi e nello specifico i disturbi alimentari e l’importanza dei legami sociali; ma anche film sulla fragilità delle relazioni sociali; giochi e spettacoli sull’integrazione; la conversazione sui diversi aspetti teorici, storici e pratici contenuti nella Nonviolenza. Ogni evento è stato significativo.

I temi sulla Nonviolenza, inclusione, emozioni e sentimenti, identità, cura dell’ambiente sono stati trattati anche a misura di bambine/i nei laboratori, negli spettacoli, nello sport per tutte/i, nei giochi collettivi.

La conclusione di questa settimana della Nonviolenza, che ha richiesto un intero anno di preparazione, ha lasciato in eredità un patrimonio di conoscenza e esperienze di armonia che ci accompagnerà fino alla prossima edizione del 2023.


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