Vita di quartiere, dove si gioca a bocce e a carte
Nella nostra zona abbiamo la fortuna di avere uno spazio pubblico dove si può stare all’aperto e passare il tempo in compagnia. Grazie alla cura e all'impegno di alcuni soci volontari.
(Vittoria Cova)30/08/2022
Questa estate 2022 ce la ricorderemo..., temperature che hanno toccato nel mese di luglio i 38 gradi per più giorni, afa e caldo record.
In via Morgagni si può trovare uno spazio, quello destinato al gioco delle bocce nella parte centrale alberata della via, dove anche nelle giornate più calde si può stare all’aria aperta senza dover rimanere rinchiusi in casa. Qui la presenza di soci e passanti che si fermano a guardare per seguire le partite è sempre alta.
Abito in zona, in una via parallela a via Morgagni, da più di 30 anni, ho sempre guardato a questo spazio e alle persone che lo frequentano con simpatia e curiosità.
La presenza di alcune donne tra i giocatori, in prevalenza uomini, mi ha dato coraggio. Tra queste alcune, come Giusi, Letizia, Giovanna, non hanno nulla da invidiare ai giocatori maschi in quanto a bravura e impegno ad andare a “punto”.
Una peculiarità è che è sempre pulito ed accogliente, grazie a Totò, un socio che tutte le mattine
dedica due ore del suo tempo per pulirlo e renderlo praticabile. Totò fa anche parte del gruppo dei giocatori, non solo pulisce i due campi di bocce, ma lava e spazza pure lo spazio attiguo alle bocce, dove si gioca a carte.
Vorrei spendere due parole sulle poche donne che amano giocare a bocce e frequentano il campo. Sono di poche parole, si confrontano con gli uomini con cipiglio, autorevolezza , sicure di sé.
Grazie anche a loro se finora non ho mollato e continuo ad andare a giocare.
Questo spazio aiuta ad uscire dall’anonimato, a socializzare e diventa un punto di ritrovo che anima il quartiere in un periodo in cui una buona parte degli abitanti ha lasciato la città.
In via Morgagni si può trovare uno spazio, quello destinato al gioco delle bocce nella parte centrale alberata della via, dove anche nelle giornate più calde si può stare all’aria aperta senza dover rimanere rinchiusi in casa. Qui la presenza di soci e passanti che si fermano a guardare per seguire le partite è sempre alta.
Abito in zona, in una via parallela a via Morgagni, da più di 30 anni, ho sempre guardato a questo spazio e alle persone che lo frequentano con simpatia e curiosità.
Nel mese di luglio sono rimasta a Milano e nelle giornate più calde ho deciso non di starmene rinchiusa con l’aria condizionata, ma di uscire alla ricerca di uno spazio all’aperto che mi aiutasse a reagire alla calura estiva. L’ho trovato nello spazio di via Morgagni. Superando la mia timidezza ho deciso di iscrivermi a questa associazione per iniziare a giocare. Premetto che sono molto grata al presidente Francesco Fuccio e al suo vice Antonio Brignoli, che con la loro costante presenza garantiscono uno svolgersi vivace e senza troppi contrasti delle partite a bocce. La competizione è sempre alta, ma la voglia di giocare aiuta a superare i malumori dovuti ad incomprensioni e contrasti.
La presenza di alcune donne tra i giocatori, in prevalenza uomini, mi ha dato coraggio. Tra queste alcune, come Giusi, Letizia, Giovanna, non hanno nulla da invidiare ai giocatori maschi in quanto a bravura e impegno ad andare a “punto”.
Ho fatto la tessera e mi sono buttata nella mischia. I/le giocatori/ci che frequentano il campo in maggioranza sono bravi, esperti e molto allenati. La mia preoccupazione era di non essere all’altezza, e di fatto ero e sono tuttora una “schiappa", ma grazie ai veterani come Giorgio, Antonio, Luigi, Alfio, Annibale, Luciano, Dante, Totò e molti altri di cui non ricordo il nome, ho potuto scoprire ed apprezzare questo gioco.
Ho sempre pensato che questo spazio rappresenta una vera ricchezza per la zona, fa comunità, aiuta ad uscire dalla solitudine, nella sua semplicità offre occasioni di incontro e di confronto.
Una peculiarità è che è sempre pulito ed accogliente, grazie a Totò, un socio che tutte le mattine
dedica due ore del suo tempo per pulirlo e renderlo praticabile. Totò fa anche parte del gruppo dei giocatori, non solo pulisce i due campi di bocce, ma lava e spazza pure lo spazio attiguo alle bocce, dove si gioca a carte.
Vorrei spendere due parole sulle poche donne che amano giocare a bocce e frequentano il campo. Sono di poche parole, si confrontano con gli uomini con cipiglio, autorevolezza , sicure di sé.
Grazie anche a loro se finora non ho mollato e continuo ad andare a giocare.
Una parte cospicua degli iscritti all'associazione non è di zona. Sarebbe necessario avere dei servizi igienici più fruibili ed adeguati, quello esistente non è certo all’altezza. Il Municipio 3 dovrebbe farsi carico di mettere a disposizione servizi igienici di cui tutti possano usufruire.
Questo spazio aiuta ad uscire dall’anonimato, a socializzare e diventa un punto di ritrovo che anima il quartiere in un periodo in cui una buona parte degli abitanti ha lasciato la città.
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