Via Pacini, prove tecniche di rambla

Con la riqualificazione di via Pacini, da via Ampère a via Capranica, nasce (ma sarebbe meglio dire rinasce) un nuovo asse verde pedonale in zona Città Studi, una "rambla" milanese. L'isola ambientale sperimentale ha avuto il parere favorevole del Municipio 3 la scorsa settimana e i lavori sono già partiti. ()
Via Pacini Lavori parterre Ampère Orcagna
Al via la riqualificazione di via Pacini sul parterre alberato e sull’asse stradale. L'intervento, che durerà circa sei mesi, si pone quattro obiettivi: migliorare e garantire sicurezza per la percorribilità pedonale della zona; favorire la fruibilità del parterre centrale quale spazio di socialità urbana con arredi e aree di sosta per biciclette e pedoni; garantire una maggiore salvaguardia del verde esistente affiancato da nuove piantumazioni che favoriscono la biodiversità urbana e il drenaggio del terreno; riordinare e tutelare la sosta dei veicoli per residenti grazie al tracciamento delle strisce blu a pagamento per i non residenti.

Il Comune di Milano sta realizzando una serie di interventi, distribuiti sul territorio, dove vengono applicate le metodologie dette di “Urbanistica Tattica”, ossia modifiche temporanee o semi definitive, a basso costo, dell’ambiente pubblico urbano, destinate a migliorare la vivibilità dei quartieri. Recenti esempi nel Municipio 3 piazza Lavater e piazza Bacone.
Un intervento di questo tipo verrà realizzato in via Pacini e rappresenta l’estensione di quello che ha già interessato la stessa via con un incremento dello spazio pubblico dedicato alla pedonalità nel tratto in corrispondenza dell’intersezione tra via Pacini e via Bazzini realizzato con un patto di collaborazione.
La strategia di intervento, diffusa in diverse città del mondo, prevede la trasformazione di alcune sedi stradali inibendole alla circolazione e arredando gli spazi liberati usando materiali a basso costo e veloce sistemazione, in modo da costituire spazi sicuri per attività sociali, per promuovere lo sviluppo economico locale e aumentare la consapevolezza sull’impatto delle auto sugli spazi urbani. A Milano ci sono immatricolate oltre 50 auto per cento abitanti ; peggio sta Roma con circa 65 auto su cento, ma meglio stanno Parigi con 45 su 100, Barcellona 40, Londra 35, Berlino 32, Madrid 30.
Saranno così restituiti alla pedonalità, in via sperimentale per ora in attesa di valutare gli impatti, alcuni tratti del parterre centrale ora usato come parcheggio, liberando le radici degli alberi dai danneggiamenti provocati dalle auto, e alcuni tratti di strada attualmente usate per la svolta in corrispondenza delle intersezioni.

Per approvare il progetto si riuniscono il 21 gennaio in seduta online le commissioni del Municipio 3 Mobilità e Territorio. I Presidenti Guglielmo Pensabene e Francesca Zanasi ricordano che i lavori su via Pacini partiranno ora non casualmente ma a seguito della fine dei lavori per la impermeabilizzazione della M2, sfruttando così il fatto che lo spazio sul parterre era già libero e transennato. L’obiettivo è dare nuova dignità a un percorso degradato e mai vivibile, un’asse che va da Piola a Lambrate di grande importanza e potenziale bellezza. Un’area che è stata utilizzata come parcheggio irregolare anche se tollerato. In autunno ricorda Zanasi sono stati fatti dal settore del verde interventi di nuova piantumazione e cura degli alberi i cui apparati radicali sono in grande sofferenza a causa della sosta selvaggia. La restituzione al suo ruolo originale del parterre ha così una doppia finalità: da un lato curare gli alberi sofferenti, dall’altro come nel primo tratto da Piola a Bazzini regalare un nuovo spazio pubblico ai cittadini per passeggiare o sedersi su una panchina senza dover fare lo slalom tra le auto. In parallelo è stato creato il sotto-ambito con le strisce blu per disincentivare la sosta dei non residenti.

L’intervento tecnico è stato fatto da AMAT per bocca dell’architetto Demetrio Scopelliti, direttore urbanistica, territorio e spazio pubblico di AMAT che ha presentato il progetto sviluppato insieme ai tecnici del Comune di Milano per il tratto Ampere Capranica che è quello interessato prima ai cantieri e poi all’intervento. Sottolinea anch’egli l’importanza dell’asse di Via Pacini per l’ aspetto di pedonabilità con numerose intersezioni, alcune importanti per la viabilità, altre di respiro più locale e per la presenza di un’importante area verde per tipologia e quantità che è un patrimonio per la città che va difeso e curato ma anche ampliato con opportuni interventi di piantumazione a integrazione dell’effetto naturalistico. Poi c’è un problema di permeabilità dal punto di vista pedonale per favorire gli spostamenti all’interno del quartiere. L’asse ha anche una forte vocazione commerciale solo parzialmente espresso; sarò così possibile usare parte del parterre per attività commerciali come nel primo tratto. C’è poi un tema di sicurezza stradale, sia per i pedoni che per le auto e i cicli indirizzato con l'eliminazione di diversi pericolosi attraversamenti più o meno ciechi. Si elimineranno così alcune svolte pericolose proteggendo gli attraversamenti pedonali come è stato realizzato nel primo tratto. La sosta dei residenti viene tutelata con le strisce blu lungo tutto l’asse. Non sarà possibile invece realizzare come richiesto da alcuni una pista ciclabile a causa dello spazio ridotto per non danneggiare gli olmi e che comunque non sarebbe realizzabile a causa della limitazione a un solo tratto dell’intervento.

Nello specifico i lavori per la riqualificazione dell'asse viario che porta alla stazione di Lambrate si svolgeranno in due diversi momenti per ridurre i disagi e l'impatto sulla viabilità e sui residenti: il primo interessa il tratto da via Ampère a via Teodosio, successivamente sarà la volta della parte compresa tra via Teodosio e via Capranica. Il tratto Ampere Teodosio verrà sistemato con arredo e posa di un fondo permeabile in calcestre. Parallelamente verrà effettuata una razionalizzazione della viabilità e della continuità pedonale completando anche gli attraversamenti per i pedoni. A ciò si aggiunge la realizzazione, tramite arredo urbano, di spazi utili alla vita pubblica integrati con l’ambiente naturale.
In una seconda fase nella parte dell’asse verso Capranica, verrà realizzato un sistema sperimentale di drenaggio sostenibile che aiuti il sistema fognario per evitare allagamenti nel caso di bombe d’acqua attraverso una selezione di piante o arbusti con caratteristiche di bio-ritenzione ovvero finalizzate alla raccolta e al trattamento delle acque meteoriche drenate dalle superfici impermeabili circostanti in modo da pulire le acque superficiali prima di immetterle negli scarichi fognari.
L’idea è che questo progetto sperimentale possa essere successivamente replicato sul resto dell’asse trasformando la Via Pacini in una vera e propria “rambla” pedonale.
Verranno inoltre ristrette le svolte allargando contestualmente i marciapiedi d’angolo e ridotti e resi più sicuri i tratti cosiddetti di “torna indietro” attraverso chiusura di alcuni passaggi con dissuasori e piante.

Nel dibattito che segue si alternano interventi a favore e interventi contrari di cittadini e consiglieri, in particolare a favore l’architetto Terna che ricorda che il sistema dei parterre a Milano è storico (risale al piano Beruto) e che avrebbe senso collegarsi con il tratto di fronte a via Bazzini. La situazione dell’area a Milano è disastrosa e tutti dovrebbero fare sacrifici per il bene futuro dei nostri figli. A favore anche il cittadino Rovelli, rappresentante della proposta di Bilancio Partecipativo del ’18 fatta da un gruppo di cittadini della zona, nota come “Zebre di Pacini” arrivata in finale, che prevedeva una soluzione parziale finalizzata a liberare i parterre attrezzandoli con dissuasori e panchine inizialmente nelle aree di attraversamento pedonali. Il cittadino ricorda quanto accadde con l'eliminazione del parcheggio in Piazza Leonardo che restituì a cittadini e studenti una splendida Piazza: il trauma dei parcheggi eliminati fu presto superato. L'ex consigliera Federica Merlo, favorevole, propone di introdurre strisce gialle nel sotto-ambito per proteggere di più i residenti.
Marina Casazza cittadina e Marco Cagnolati consigliere dell’opposizione si dichiarano assolutamente contrari: aumenterà il traffico a causa della chiusura del parterre nelle intersezioni e sarà impossibile parcheggiare; è una pesante penalizzazione per i residenti. Il consigliere di opposizione Ferrarese sottolinea che la qualità dell’aria milanese dipende molto parzialmente dalle auto e in modo più sostanziale dai riscaldamenti e da altri fattori inquinanti e ricorda che occorre accelerare la costruzione di un grande parcheggio di interscambio; Ferrarese chiede di conoscere il piano previsionale del traffico e di fare un’analisi precisa dei numeri dei residenti che parcheggiano sul parterre e il numero di automobilisti che provengono da fuori zona e chiede notizie dello studio sui parcheggi alternativi e sul parcheggio di interscambio promesso dalla maggioranza.

L’ingegner Riazzola, tecnico del Comune, precisa che gli studi fatti da AMAT sul traffico relativi alla percorrenza di via Pacini non essendo previste riduzioni di capacità della via non hanno evidenziato alcuna criticità né sul rettilineo né sulle svolte sulle quali poteva esserci un problema di accodamenti. D’altra parte Pacini non è una via di scorrimento ma una via a bassa velocità. Per quanto riguarda la tracciatura della sosta, la disciplina vigente al di fuori della cerchia filoviaria è definita del “tutto blu”, e permette un maggior efficientamento dell’utilizzo della sosta imponendo che comunque la priorità ai residenti sia data dalla gratuità prevedendo ovviamente un adeguato controllo del pagamento.
L’assessore del Municipio 3 Monzio Compagnoni rispetto al tema sollevato da alcuni della mancanza di una progettazione partecipata dello studio fa riferimento al progetto Zebre già citato aggiungendo che i tempi brevi legati all’opportunità di sfruttare la fine dei lavori della M2 hanno forzato un’accelerazione della decisione suffragata anche dalla considerazione che il parterre non è praticabile da tre anni per il parcheggio che peraltro è vietato e solo “tollerato”, quindi abusivo. Alla lunga, come è successo su Piazza Leonardo da Vinci i riscontri non potranno che essere positivi.
La Presidente del Municipio Caterina Antola ricorda i danni che le auto hanno provocato alle radici degli oltre cento olmi di Via Pacini e ricorda il precedente dei mille posti auto eliminati dal parterre della circonvallazione di Viale Abruzzi per fare la sede della circolare della 92.
Il consigliere Migliarese interviene sottolineando che l’intervento poteva essere più graduale; il problema delle auto in città è complesso e non può essere risolto in modo drastico e radicale. Si tratta di valutare anche la problematica sociale ma in realtà non ci sono state consultazioni dei cittadini: il progetto “Zebre” è stato fatto da un gruppo di persone, con competenza ma ristretto. Altra cosa è un “Dibattito Pubblico” che coinvolge in maniera estesa gli abitanti della zona interessata in modo sistematico. Non è un problema di si o no, ma di gradualità e attenzione agli aspetti sociali della zona. Anche l’assessore Censi, conclude Migliarese, ha parlato di gradualità e sta facendo una indagine per trovare soluzioni alternative di parcheggio.
Il cittadino Iuri Benaglio fa un intervento a favore. Abitando in Piola e la famiglia in Vallazze con una macchina in due ritiene che il progetto non creerà particolari problemi. Parcheggiare sulla via gratuitamente è un privilegio che in molte altre grandi città europee i cittadini non si possono permettere. Ci viene regalato un parterre per i pedoni e sembra un intervento doveroso più che rivoluzionario.
La consigliera Marelli ritiene che il progetto sia interessante solo se si trova il modo di creare nuovi parcheggi a integrazione di quelli lungo la via.
L’assessore Valeria Borgese apprezza il progetto ma osserva che la sosta a pagamento termina alle 13 mentre sembrerebbe più efficace mantenerla fino alle 19. Il consigliere Sacerdoti dei Verdi è favorevole al progetto che va nella direzione della vivibilità dell’asse. Dobbiamo andare nella direzione della diminuzione del numero di macchine con bike sharing, car sharing e non con parcheggi sotterranei come nel passato. Sacerdoti ricorda che in Via D’ovidio il parcheggio sotterraneo fu comuque costruito e portò danni gravissimi alle case circostanti ma ora c’è come ci sono i parcheggi della zona Città Studi liberi alla sera. Sicuramente bisogna creare un parcheggio di corrispondenza in P.zza Monte Titano. Anche alla consigliera Zelasco il progetto piace e ritiene che Milano debba assomigliare sempre più ad altre città europee molto più vivibili per i cittadini. Una transizione verso una maggior vivibilità della via non è più rinviabile. Le giovani generazioni non condividono più il vecchio modo di concepire la città e vogliono un cambiamento. Questa transizione va però governata: strisce blu anche al pomeriggio, eliminazione di alcuni attraversamenti, spazi di sosta in altre zone limitrofe del quartiere.

La votazione vede 20 voti favorevoli al progetto presentato da AMAT, 8 voti contrari e 2 astensioni. E’ stato quindi approvato il progetto di riqualificazione del parterre di Via Pacini.
Per chiudere l’assessora Elena Grandi commenta dichiarandosi contenta del progetto a cui si pensa da più di dieci anni, liberando il parterre che è uno dei tanti casi di sosta abusiva sopportata. Sono scelte complesse che richiedono cambiamenti di abitudini e un adeguarsi a un po’ di scomodità in un momento terribile per la condizione dell’aria per la quantità di polveri sottili che respiriamo.

L’amministrazione deve però affrontare con coraggio una situazione scomoda che le costerà tanto malumore che però si trasformerà in poco tempo in soddisfazione: se riusciremo a ridurre il numero di automobili in città avremo fatto un grande passo avanti per migliorare la salute dei cittadini. D’altra parte il parterre è inibito alla sosta da più di due anni e i cittadini si sono abituati a trovare altre soluzioni. Noi non paghiamo la sosta su strada che in molte città europee si paga, come si paga l’occupazione su strada di un tavolino di un bar. L’assessora Censi conclude assicurando che si stanno cercando soluzioni di parcheggio alternative da rendere a disposizione a partire dalle ore serali. Si potenzierà inoltre il trasporto pubblico e si chiederanno ad AMAT i numeri di provenienza delle auto che alcuni cittadini e consiglieri hanno richiesto.
Chiude la Presidente Antola comunicando che a seguire ci sarà una campagna di comunicazione sui tempi del progetto. La via Pacini è percorsa dalla M2 che viene da Gessate: è quindi importante che chi può usi il metro per raggiungere il quartiere invece dell’auto. Inoltre chi tiene l’auto parcheggiata per tutta la settimana può usare gli spazi in Città Studi.

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Re: Via Pacini, prove tecniche di rambla
03/03/2022 piero
Mi sorprende legegre che siano presenti tutti commenti di cittadini favorevoli in mancanza di un adeguato piano parcheggi sulle 24 ore e non solo alla mattina, e neppure attivato mentre poi sono state raccolte un maggior numero di firme di cittadini contrari anche perchè molto scettici. Perchè non si è promosso un dibattito serio con annunci via per via per un incontro magari all'auditorium delle biblioteca di zona? Quanto si dovrà attendere per una valutazione sull'efficacia di quanto fatto?


Re: Via Pacini, prove tecniche di rambla
14/02/2022 Anna
Non commento l'idea della rambla (come saranno felici i residenti di avere schiamazzi da rambla sotto alle loro case). Ma pongo un problema: la pavimentazione (sic) in pietrisco bianco sciolto come si concilia con l'utilizzo per passeggiare in estate (sandali) e per chi ha difficoltà di movimento? E la pulizia? Avremo un ricetta olo di mozziconi, tappi a corona metallici, deiezioni canine?
Inoltre, non è vero che la sede stradale di via pacini non è ridotta: è stato realizzato uno slargo per la fermata del bus, in prossimità di una pizzeria apparentemente per consentire alla puzzeria di avere i tavoli fuori in afoacenza alla vetrina. Questo creerà e crea già ora un imbuto. Questa soluzione è stata fatta ad hoc per la puzzeria o sarà riproposta pet tutte le fermate del bus?


 
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