La transizione ecologica della nostra Città è l'orizzonte a cui tutti dovremmo tendere, Amministrazione e Cittadini. In questo contesto si stanno moltiplicando i cantieri, legati al bonus 110% e alle varie trasformazioni urbane, comprese le opere di M4.
Inevitabile il groviglio gestionale dello spazio in superficie a disposizione della auto. Le quali ancora esistono, ed esisteranno, anche se magari tutte elettriche. L'ex Assessore Granelli odiava le auto, e le avrebbe tolte volentieri dalla superficie (vedi sua intervista a Milano Today del Febbraio 2021) che avrebbe preferito - chi non lo vorrebbe? - più ad uso sociale e smart. Ma le auto esistono, e non tutti si possono permettere l'acquisto di un box o un garage. Speriamo in una politica più attenta e creativa da parte della neo Assessora Arianna Censi!
Urge un piano particolareggiato per un utilizzo ottimale delle superfici pubbliche esistenti! Troppo spesso si osservano incongruenze assurde: marciapiedi larghi 4 mt (!) o 'budelli' di mezzo metro in cui non riesce a passare una carrozzina. Strade larghe a senso unico (!) o più strette, a doppio senso (?). Pedoni e ciclisti hanno tutti i loro diritti alla mobilità, ma anche i residenti automobilisti - che magari usano l'auto soltanto per spostamenti fuori città - avrebbero il diritto di trovare un parcheggio disponibile, magari nei pressi della loro abitazione. No? D'accordo sul piano parcheggi del Comune ma questi anni 'di transizione' saranno difficili da gestire, temo. Tra l'altro servirebbe molto anche una più attenta e puntuale opera di controllo da parte della PL che però si vede sempre meno, in strada...
Mariano Maistrello
Gentile Mariano,
lei pone il problema che vede contrapposte le ragioni, del tutto legittime, di chi usa l'auto e non trova spazio per parcheggiarla e la necessità, in premessa, di mettere in atto una transizione ecologica. Dobbiamo ridurre l'impatto assolutamente negativo del traffico automobilistico basato sui combustibili fossili. Come lei giustamente nota occorre gestire una difficile transizione per arrivare agli obiettivi che sono già stati definiti in sede europea e che prevedono entro il 2035 l'immatricolazione di nuove auto solo elettriche, una transizione obbligatoria, che si voglia o no. Nel frattempo dovrà essere potenziato il trasporto pubblico per gli spostamenti in città e i pendolari in ingresso e uscita dalla città, riducendo le tariffe, e favorita la mobilità dolce con vere piste ciclabili senza rendere la vita impossibile a chi non può rinunciare ad utilizzare un'auto a benzina o diesel. Non invidio la nuova assessora al traffico, augurandomi che prevalga da parte dell'amministrazione e dei cittadini il buon senso, il dialogo ed il confronto su un tema così importante, da affrontare nell'interesse della collettività senza cedere alla ricerca del consenso immediato o alla pretesa di veder riconosciute le ragioni di una parte della cittadinanza a scapito di altre.