Rinasce il mercato di Via Rombon, più agricolo ed efficiente

Sarà affidato a SOGEMI, la società del Comune che gestisce l’Ortomercato, la nuova struttura commerciale che sostituirà il mercato comunale coperto di via Rombon, ormai in disuso. Previsione lavori da Aprile ’22 a Aprile ’23. ()
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Lunedì 20 settembre alle ACLI di Lambrate è stato presentato a grandi linee il progetto del “mercato di quartiere” di Via Rombon che sostituirà il vecchio mercato ormai chiuso.” Foody” si chiamerà questo come altri analoghi che stanno sorgendo in città, per ricordare il simbolo dell’EXPO 2015.

L’incontro, aperto dalla presidente della commissione Attività produttive del Municipio 3, Valeria Borgese, ha auto come tema il progetto di riqualificazione del mercato coperto di Via Rombon, progetto molto atteso dai cittadini di una zona piuttosto carente di soluzioni commerciali di questo tipo tradizionale. Presenti la Presidente Antola, il Presidente di SOGEMI Ferrero, l’assessore al commercio Cristina Tajani e il vicepresidente del consiglio di Municipio Filippo Rossi.

Dopo il saluto di rito della Presidente Antola , Valeria Borgese sottolinea che questo tema è stato uno dei primi affrontati dal nuovo Municipio che già nel ’17 votò una deliberazione chiedendo la qualificazione di questo mercato. Dopo oltre tre anni si arriva ad affidare alla città un progetto pronto alla realizzazione di un mercato complesso, inserito in una realtà cittadina che meritava una soluzione completa e articolata. Queste strutture sono storiche, dice l’assessore al commercio Cristina Tajani, e quasi di affezione per i cittadini, perché nate subito dopo la seconda guerra mondiale e entrate a fare parte del vissuto cittadino. L’obiettivo allora era di offrire alimentari a prezzi calmierati, oggi si opera invece in libero mercato, ma rimane la necessità di avere in ogni quartiere un presidio non di pura vendita, ma anche luogo di aggregazione, intrattenimento e cultura, che l’idea della città a 15 minuti ha rilanciato.

Il Comune è già intervenuto a Lorenteggio, alla Darsena, in Lagosta, Prealpi, Santa Maria del Suffragio, ecc. Qui i bandi avevano la caratteristica di avere vendita ma anche spazi liberi per altre funzioni.

In Rombon ciò non era possibile per la mancanza di operatori. Si è scelta la soluzione SOGEMI, che ha già innovato radicalmente l’ortomercato, gestita dal Presidente Ferrero, che ha manifestato l’interesse a essere protagonista di una progettualità nuova che si facesse carico non solo della riqualificazione dello spazio, ma anche di un’idea commerciale nuova. Attraverso un avviso pubblico, si è giunti alla firma di una convenzione, che dettaglia un progetto commerciale e culturale e una tempistica che vede l’inizio lavori a Aprile del 22 e la fine a Aprile 23. Sarà quello che oggi si chiama un “farmer market” cioè un mercato di operatori diretti, che è la specialità di SOGEMI.

Interviene poi il presidente di SOGEMI, Cesare Ferrero. Il mercato di Rombon risale alla fine degli anni ’50. “Ora che siamo alla stretta finale dopo la firma della convenzione” dice Ferrero, "il percorso mi ha lasciato tre emozioni: che fatica! Quanto tempo! Che belle cose si possono fare!".

"Innanzitutto che fatica e quanto tempo", spiega Ferrero, "Nel ‘18 si è cominciato a pensare a fare un nuovo mercato: la convenzione è stata firmata a metà del ‘21, tre anni e mezzo! Perché in ambito pubblico i tempi si triplicano rispetto ai progetti privati. Nel pubblico fare le cose è veramente complesso. In compenso che belle cose si possono fare! Il progetto ci ha messi davanti a un grande spazio, coperto e scoperto, dentro e fuori del mercato, che vogliamo chiamare Mercato di Quartiere.

Il progetto e, quindi il mercato, lo abbiamo chiamato “Foody”, lo stesso marchio “Disney” di EXPO, che diverrà il marchio di tutti i mercati di quartiere .

Se ho uno straordinario mercato agroalimentare a Milano (quello che si chiamava Ortomercato) e se ho degli spazi mercatali disponibili, l’ idea è di prenderli in carico riqualificandoli e rllanciandoli.

Abbiamo una piazza di 7.200 mq e un edificio di 1.200 mq. Il progetto di SOGEMI vuole avere un impatto su tutta la piazza. Un edificio piccolo in una piazza grande. Con il Comune si lavorerà per avere un progetto di riqualificazione sia dell’edificio che della Piazza che deve cessare di essere un parcheggio con un mercato settimanale che non dialoga con il mercato coperto. Si riqualificheranno entrambi riprendendo il colloquio con la prossima amministrazioni che uscirà dalle elezioni del 3 e 4 ottobre. SOGEMI presenterà un progetto più dettagliato alla città, iniziando i lavori a Aprile 2022 secondo le regole della pubblica amministrazione che prevede esserci una gara, per arrivare all’apertura nell’Aprile del 2023. Questi sono i modi e i tempi della pubblica amministrazione".

Ferrero prosegue: “Vogliamo quindi aprire uno spazio che abbia un mercato settimanale nella piazza, attività ricreative nella piazza e che abbia nell’ edificio la sua anima, dove comprare prodotti alimentari, consumare un aperitivo, mangiare un panino e avere un info point, uno spazio di quartiere. Dobbiamo fare quello che all’estero hanno fatto città come Barcellona e Madrid”.

Per essere operatore del mercato ci sarà un bando pubblico alla fine del progetto. Il progetto sarà presentato a tutta la cittadinanza e sarà la base per fare i lavori, nel frattempo si faranno i bandi e i contratti.

Non appena lo spazio sarà praticabile si farà un nuovo incontro con la cittadinanza all’interno del mercato.

Relativamente ai costi, che saranno sostenuti da SOGEMI, il piano finanziario prevede 1,6 mln per la riqualificazione da recuperare in 20 anni, durata della concessione, quindi con utile annuo di 80.000 euro. Il piano economico-finanziario è obbligatoriamente richiesto dal Comune con il progetto preliminare, e il Comune non metterà alcun contributo economico ma solo l'immobile.

Per quanto riguarda il piano interrato, al momento molto degradato e mal frequentato, esso ha un valore straordinario, è uno spazio di servizio per il mercato e uno spazio di logistica per il quartiere.

Tajani aggiunge una precisazione, garantendo la messa in sicurezza, protezione e pulizia dello spazio da parte del Comune in attesa dell’inizio dei lavori.

La conclusione al vicepresidente del Consiglio municipale Filippo Rossi, che ha espresso la soddisfazione del Municipio per avere, iniziando nel 2017, “portato a casa” se non il mercato, almeno la firma della convenzione e una ipotesi di progetto. Il mercato sarà importante non solo per i commercianti ma anche per i cittadini, per le scuole, per una comunità che cresce.

Infine Valeria Borgese esprime l’auspicio che nel progetto definitivo ci sia spazio per associazionismo e attenzione alla fruizione da parte dei bambini, e delle famiglie, e all’accessibilità delle persone con disabilità, attraverso norme per i commercianti che impongano regole precise che peraltro sono chiaramente definite dalla OMS.


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