Le mani sulla città

Perché mi candido in una lista civica? Per lanciare un segnale, un allarme nel vuoto del dibattito “politico” che sta emergendo in questa campagna elettorale. ()
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Sulla scia del titolo dell’articolo di Massimo Cecconi su queste stesse pagine e senza alcun riferimento alla vicenda che il famoso film di Francesco Rosi narra e qui non ha alcun motivo d’esser richiamata, rilevo come le elezioni comunali servano proprio a questo, a stabilire chi e come metterà le mani sul governo città, ovviamente in senso del tutto metaforico.

In questi anni ho partecipato insieme ai tanti cittadini impegnati nei comitati, nelle associazioni, nei gruppi informali, alle iniziative sorte per difendere civicamente il territorio, il suo valore storico, culturale, sociale e ambientale. In tante occasioni abbiamo dovuto constatare che le decisioni e le scelte dell'amministrazione sono state imposte dall’alto senza tenere in considerazione la partecipazione della cittadinanza, intesa come polis, come parte integrante del tessuto di relazioni che una comunità di persone implica. La partecipazione si realizza quando il cittadino viene considerato attore, alla pari del governante, nel processo democratico che nasce dall'informazione preventiva, dal confronto delle posizioni e dalla discussione pubblica, avviata prima che le decisioni vengano prese, nel luogo ove queste decisioni saranno poi ratificate, il Consiglio Comunale. Almeno così mi pare dovrebbe di regola avvenire.

Il premio di maggioranza attribuito a chi raccoglie più voti serve a consentire stabilità e durata all’esecutivo, ma governabilità non significa dittatura della maggioranza, dovrebbe significare “buon governo” e rispetto della imprescindibile funzione in democrazia delle minoranze. Di certo dare per scontato che si sarà sempre in grado di imporre le proprio scelte finisce per svilire la funzione stessa della minoranza relegando il Consiglio Comunale al ruolo di semplice notaio. La presenza in Consiglio di una opposizione vera e non di facciata diventa fondamentale e necessaria, e sono convinto che spetti alla cittadinanza attiva sostenere questo impegno, a salvaguardia di un confronto aperto e di un dibattito pubblico veramente democratico.

Il sindaco uscente Sala ha tutte le carte in regola per essere rieletto e non mi pare possa essere minacciato (per fortuna, aggiungo) dalla candidatura del suo principale contendente leghista.

Mi preoccupa però il fatto che a sostegno del sindaco bis siano presenti uno stuolo di liste espressione di molteplici e variegate tendenze politiche. Otto liste che vanno dai Verdi di Europa Verde (a cui Sala non è nemmeno iscritto, come riportato dalla stampa), sino a ieri contestatori del sindaco che ora sostengono, a Milano Unita, Milano in Salute, Milano Radicale, Beppe Sala Sindaco, Riformisti con Sala (che fanno riferimento a Matteo Renzi), Azione (che fa riferimento a Carlo Calenda) , VOLT-Più Europa, e il Partito Democratico. Quale programma e quali obiettivi “politici” di largo respiro può esprimere in unità d’intenti una coalizione così eterogenea?

Mi preoccupa il fatto che l’amministrazione uscente abbia permesso la privatizzazione degli scali ferroviari milanesi dismessi dalle FS, rinunciando a 1.300.000 mq di terreni che avranno un impatto determinante sullo sviluppo futuro della città, perdendo gran parte degli oneri di urbanizzazione che avrebbero potuto costituire una risorsa importante per le casse comunali (50 milioni di euro di proventi invece di 350 secondo stime attendibili) e non ha esercitato la funzione di decisore pubblico che le compete in nome e per conto dei cittadini milanesi. L’amministrazione comunale avrebbe potuto metter mano ad un progetto di rigenerazione urbana certamente assai impegnativo, ma unico ed irripetibile mettendo in campo le nostre migliori risorse intellettuali, progettuali e imprenditoriali. La gestione dell’amministrazione pubblica avrebbe anche potuto dare un impulso decisivo alla sfida imposta dai cambiamenti climatici e contribuire a far diventare Milano davvero più vivibile, attraente e sostenibile. Se ne occuperanno invece fondi ed operatori internazionali attratti dalle occasioni di un buon ritorno degli investimenti, ma estranei alla nostra sensibilità, tradizioni storiche, culturali ed artistiche.

Questo è solo un esempio, vale la pena citare brevemente anche le recente vicenda relativa allo stadio Meazza, significativa circa l’atteggiamento del sindaco Sala, favorevole all’accoglimento della proposta ricevuta dalle società proprietarie di Milan e Inter in cui si prevede la demolizione del Meazza, la costruzione di un nuovo stadio sul terreno oggi occupato da un parco, la realizzazione di alberghi, centri commerciali, residenze cedendo in concessione agli investitori il complesso dei terreni di proprietà comunale. La petizione inoltrata al Parlamento europeo dal Comitato cittadino Salviamo San Siro nato per la salvaguardia dello stadio e la difesa del patrimonio pubblico è stata accolta dopo l’audizione concessa alla presidente del Comitato Gabriella Bruschi, oggi candidata in Comune per la ListaCivicaAmbientalista. Il sindaco Sala ha ribadito nei giorni scorsi di essere favorevole alla grande operazione immobiliare che ruota intorno allo stadio Meazza, se sarà eletto.
Non dubitiamo che lo farà, nonostante i progetti alternativi e la valida e ragionevole opposizione dei cittadini.

Ecco le motivazioni di fondo che mi hanno spinto a candidarmi per la ListaCivicaAmbientalista che in coalizione con Milano in Comune sostiene il candidato sindaco Gabriele Mariani. Ho conosciuto Gabriele duranti gli anni in cui è stato assessore all’Urbanistica del Municipio 3, ne condivido idee e posizioni nella comune convinzione che le principali questioni di cui l’amministrazione si deve far carico (viabilità, scuole, trasporti pubblici , servizi generali, sicurezza e salute dei cittadini, sostegno alla povertà ed all’emarginazione sociale) debbano essere oggi affrontate anteponendo l’interesse pubblico a quello privato e ponendo il tema del cambiamento climatico come criterio di guida dell’azione di governo del territorio, consentendo ai cittadini una partecipazione non di facciata, se veramente vogliamo che la città diventi più vivibile e accogliente per tutti


I programmi della lista, i candidati in Consiglio e nei Municipi sono reperibili su
sito web: www.civicambientalistami.it
pagina fb: @CivicaAmbientaLista

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