Orfani invisibili dei femminicidi

Troppo spesso, quando si legge dei feroci omicidi di donne, si dimenticano le disastrose conseguenze sui bambini che restano senza tutela e, se sono fortunati, vengono affidati ai nonni frequentemente con difficoltà economiche. L'iniziativa che presentiamo viene a colmare questa assenza. ()
ottobre 2019 142 (3)
Orphan of Femicide Invisible Victim è uno dei quattro progetti selezionati dall'impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attraverso il bando “A braccia aperte”. Un partenariato di nove centri antiviolenza, due università, quattro tra centri specialistici, di ricerca e di formazione professionale, due enti del terzo settore e due enti pubblici porterà nel territorio del nord-est un nuovo approccio al fenomeno degli orfani di femminicidio: bambini e bambine, ragazzi e ragazze e le loro famiglie affidatarie che in questi anni sono stati/e lasciati/e soli/e dopo la morte violenta della madre causata dal padre o da un famigliare. Centinaia di minori invisibili e non considerati dal nostro sistema di welfare. Una conseguenza questa della scarsa rilevanza politica che nel nostro paese ricopre il tema della violenza maschile sulle donne.

Promosso dalla cooperativa sociale Iside, il progetto opererà in cinque regioni (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, e Veneto) e coinvolge diciannove partner di sei regioni (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, e Veneto). Inoltre ha già coinvolto più di quaranta stakeholders come sostenitori del progetto, importanti istituzioni pubbliche e realtà private.

I Centri antiviolenza grazie alla loro conoscenza approfondita della violenza sulle donne e la loro consolidata metodologia, basata sempre su progetti personalizzati, saranno attori chiave in tutte le azioni previste. Obiettivo dei Centri antiviolenza sarà portare nel lavoro di rete multidisciplinare uno sguardo che consideri sempre le origini e la natura del fenomeno oggetto del progetto, proponendo un modello flessibile e individuale di intervento a beneficio di ciascun orfano/a e delle famiglie affidatarie.

Il progetto, che avrà la durata di 48 mesi e una dotazione finanziaria di 1.750.000 euro, prevede tra le attività un sostegno concreto agli/alle orfani/e attraverso l’attivazione di percorsi di sostegno psico-sociali, la consulenza legale, il sostegno allo studio e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo; l’attivazione di un modello di intervento rapido e tempestivo nei momenti immediatamente successivi all'episodio violento sia nei confronti dei/delle minori, della famiglia, sia verso la comunità circostante. Sarà data grande importanza alla formazione al fine di costruire una rete di professionisti competenti e con capacità relazionali ed empatiche. Infine particolare attenzione verrà dedicata alla promozione di misure di sostegno alla famiglia affidataria nella relazione con l’orfano/a e nella gestione delle esigenze materiali. Per raggiungere la popolazione e sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno sono inoltre previste campagne mediatiche ed eventi nei diversi territori coinvolti. L’obiettivo comune a tutti i partner coinvolti è di rispondere ai bisogni psico-sociali degli/lle orfani/e di femminicidio, di non lasciarli/e più in solitudine e di costruire attorno a loro una comunità accogliente e responsabilizzata.

I partner di Orphan of Femicide Invisible Victim sono: Casa delle donne per non subire violenza-Bologna, Centro Donna Giustizia-Ferrara, Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri-Ravenna, Comune di Bologna, Azienda ASL Bologna (Emilia-Romagna), Associazione Voce Donna-Pordenone (Friuli-Venezia-Giulia), Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate-Milano, Cerchi d'Acqua coop. soc.- Milano, Istituto Minotauro - Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, E.D.I Educare ai diritti dell’infanzia cooperativa sociale (Lombardia), Centro Veneto Progetti Donna-Padova, Cooperativa soc. Iside-Venezia, Ass. Belluno-Donna, Rel.Azioni Positive scs, Coop Vite Vere Down DADI, Fondazione "Emanuela Zancan" onlus Centro Studi e Ricerca Sociale (Veneto), Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Associazione Coordinamento Donne onlus (Trento).

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che sostiene questo progetto, nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio), il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini (www.conibambini.org), organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Per info e contatti: Mariangela Zanni, Referente Comunicazione, 3459948956.


Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha