Dehors, sì ma nel rispetto di tutti

Il Comitato di via Melzo lancia una Petizione sul sito del Comune per chiedere la chiusura dei locali pubblici entro le ore 23 nei giorni infrasettimanali ed entro le ore 24 il sabato e la domenica. Possono sottoscriverla tutti i cittadini residenti a Milano. ()
lazzaretto movida
Negli anni scorsi ripetute istanze e denunce sono state inviate al sindaco Sala lamentando i disagi a cui sono sopposti i cittadini a causa della movida imperversante sino a notte inoltrata. nelle vie Melzo, Lambro, Malpighi, dove il fenomeno ha preso piede come già era successo in altre zone della città, colonne di San Lorenzo, Navigli, ecc.
Da decenni se ne discute senza successo. Negli anni le varie amministrazioni non hanno mai svolto alcuna efficace azione, né preso provvedimenti per contenere gli eccessi degli avventori che con schiamazzi e urla tolgono il sonno a chi vive nei pressi. Con la fine del lockdown, fortunatamente per tutti, la movida è ripartita, ma con la possibilità concessa, giustamente, a bar e ristoranti di sistemare tavoli e sedie sui marciapiedi e occupare altro spazio nelle zone davanti ai locali per i residenti il problema si ripresenta ancor più preoccupante che in passato.

L’eco della denuncia presentata dal Comitato di via Melzo, da noi riferita qui, deve essere arrivato in Municipio 3 e nella scorsa seduta delle Commissioni municipali sulle politiche sociali e sulle attività produttive, martedì 15 giugno 2021, la consigliera Francesca Zanasi ha presentato una proposta di delibera per la tutela del riposo e della tranquillità dei residenti nei luoghi della movida.
Una proposta accolta con favore dai cittadini intervenuti a nome del Comitato di via Melzo e dai vari consiglieri, in cui si chiede di estendere alle vie interessate dalla movida intorno a Porta Venezia le stesse limitazioni di orario imposte nella zona dei Navigli e Ticinese e di proibire la vendita di bevande alcoliche al di fuori dei locali. La proposta, prima di essere portata in Consiglio municipale verrà riesaminata in una Commissione riconvocata per la prossima settimana, invitando i rappresentanti dei gestori dei locali, che come è noto, pretendono di non subire riduzioni degli orari di apertura dei loro esercizi, oltretutto dopo il gravoso lockdown a cui sono stati appena costretti.

La posizione del sindaco Sala, come quella dei suoi predecessori, è sempre stata quella di non imporre limitazioni agli orari, di mediare tra le richieste dei cittadini e dei commercianti, ma in effetti nelle zone della movida i cittadini hanno continuato a perdere il sonno.

Ora il Comitato di via Melzo ha lanciato questa petizione sul sito che il Comune ha approntato a questo scopo, aperta alla sottoscrizione di tutti i residenti e i city users, qui di seguito riportata.

Come conseguenza del Regolamento sulle Occupazioni di Suolo Pubblico Temporanee Leggere (delibera del Consiglio Comunale n. 74 del 16 dicembre 2020) Milano è stata invasa di dehors che stanno creando notevole disagio - ambientale e logistico - ai residenti. Questa petizione chiede poche regole chiare che, pur rispettando le necessità economiche degli esercenti, tutelino le esigenze dei residenti che finora non sono state prese in considerazione dall'Amministrazione Comunale.
1. Chiusura dei dehors entro le 23 in settimana e le 24 nel weekend, tanto più che bar e ristoranti hanno potuto riaprire anche all'interno. Come evidenziato nel Regolamento (art. 12, 2) infatti il Sindaco può, con proprie ordinanze, definire specifici orari di apertura e chiusura per i dehors.
2. Conferma della natura eccezionale del Regolamento e ripristino delle condizioni ambientali e urbanistiche precedenti ad esso entro la sua scadenza, 31 dicembre 2021.

Sul sito del Comune si trovano le istruzioni per firmare; ricordiamo che occorre essere in possesso dello SPID, il sistema di certificazione dell’identità digitale per l’accesso ai siti degli enti pubblici.

Con il nuovo regolamento per la partecipazione dei cittadini il Comune è tenuto a prendere in carico e rispondere alle petizioni inoltrate dai cittadini; vedremo se sarà così possibile trovare infine una soluzione ad una questione sinora irrisolta, ce lo auguriamo davvero.

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Re: Dehors, sì ma nel rispetto di tutti
28/06/2021 margherita masciulli
Purtroppo i residenti sono COSTRETTI a chiedere delle limitazioni poichè finora i gestori dei locali e gli avventori hanno dimostrato di non rispettare nessuna norma almeno di buona convivenza civile. L'occupazione dei marciapiedi è selvaggia, solo pochi hanno rispettato i due metri per il passaggio dei pedoni, gli avventori sono aggressivi e maleducati e i gestori non intervengono a contenerli. Mi è sempre piaciuto vedere le strade animarsi di vita e non sono contraria ai tavoli all'aperto, ma (e non parlo delle ore serali con maggiore assembramento ma durante il giorno) camminare sui marciapiedi è quasi impossibile, se malauguratamente hai un passeggino o una sedia a rotelle poi... Inoltre i rifiuti dei locali vengono buttati nei cestini, le strade sono diventate gabinetti con odori inenarrabili, i locali puliscono il loro pezzettino e lasciano i rifiuti dei loro avventori negli altri spazi (bottiglie di vetro etc.). I commercianti prendano provvedimenti o noi residenti saremo costretti a fare petizioni fino a che la situazione non torni VIVIBILE per tutti.


Re: Dehors, sì ma nel rispetto di tutti
17/06/2021 Luigi Cannillo
E' comprensibile il disagio dei residenti. Allo stesso tempo mi sembra che la loro richiesta sia anacronistica e punitiva per commercianti e e la socialità di liberi cittadini, soprattutto in concomitanza con un lockdown doloroso e non del tutto superato. Si richiede un nuovo ordinario coprifuoco. Forse sarebbe opportuno un maggiore controllo della polizia municipale in un orario successivo e ragionevole, con ronde dissuasive che scoraggino il proseguire della movida una volta chiusi i locali e comunque non prima della una di notte.


 
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