Scelti da lei

Iniziative per l'otto marzo 2021, secondo dell'era Covid e primo con eventi tutti digitali, online e a distanza. Ma non per questo meno cruciale, dopo che quest'anno di pandemia ha prodotto un'emergenza sociale ed economica non ancora arrivata ai suoi massimi, ma in cui la condizione femminile è la chiara cartina al tornasole di tutto ciò che non va nel nostro cosiddetto 'modello di sviluppo'. ()
8 marzo 21
Otto marzo, di nuovo al tempo del Covid. L’anno scorso era passato in sordina per l’inizio del lockdown, ma ora mi accingo a scriverne con gioia, date le molteplici attività, per lo più online, che ne permetteranno la celebrazione.

La Cineteca propone la rassegna "I nostri ritratti femminili" con vecchie pellicole tipo "Cenere" con Eleonora Duse, "La candidata ideale", storia di una donna medico che si candida sindaco in un paese islamico, oppure "Marie Curie", biografia della celebre scienziata.
Le principali piattaforme di cinema per la prima volta confezionano apposite vetrine, selezionando film destinati alle donne e scelti dalle donne, vuoi come battaglia per i loro diritti, vuoi come universo femminile. Netflix propone cosi "Chiamatemi Anna", "Traitors", "Daughters" e altri, ma vi consiglio "La vita davanti a sé" con l’interpretazione davvero magistrale di Sofia Loren.
Su Chili TV possiamo trovare film storici come "Miss Marx" (dedicato alla figlia di Karl), "Gloria Bell", "La vita di Adele", "Il diritto di contare" (storia delle matematiche di colore della NASA), "Colette" e molti altri. Anche la RAI offre alcuni battaglieri documentari come "Indomite" o "Illuminate" che narrano la storia di celebri personalità femminili. Vi sono poi film di successo come "La pazza gioia" o "La storia" di Cristina Comencini o ancora il più recente "In nome di mia figlia" che racconta la storia vera di un padre in cerca di giustizia per la figlia, che un po' ricorda quanto accaduto qualche giorno fa a Biella dove si è tenuta una manifestazione di uomini contro la violenza sulle donne. È palpabile anche sulla RAI un nuovo atteggiamento mentale nei confronti delle donne: mi riferisco ad esempio alle serie televisive, tra cui cito come esempio "Di padre in figlia", sempre della Comencini, in cui la mistica della famiglia viene quanto meno messa in discussione.
Non emerge più la paura di scontrarsi con una società non ancora adattata alla presenza femminile. Finalmente risalta l’orgoglio delle donne di saper ricominciare e bastare a se stesse. Pur con tutti i limiti del caso, vi segnalo a tal proposito le ultime serie "Mina Settembre" e "Vivi e lascia vivere".
Sicuramente da non perdere è il film documentario "Il terribile inganno" di Maria Arena, proposto da Nonunadimeno la cui attività è stata seguita dalla regista per tre anni, da un 8 marzo a un altro. È disponibile su Infinity oppure scrivendo a gabriella@invisibilefilm.com.

Da ultimo per il teatro La Barca in via Marco D’Oggiono propone il 10 marzo un affascinante spettacolo online "Il femminile dell'essere" (dalle ore 20.30 alle 22.30 su Zoom), una specie di introduzione allo studio del simbolismo, della qaballah e del Tarot. Si tratta della presentazione di un seminario di sette incontri, per cominciare a prendere confidenza con l’argomento.

Partecipiamo!

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