Questionario Campus Bassini

Avviata un’indagine sul verde a Città Studi per valutare le 'compensazioni' dopo la cancellazione del parco di via Bassini. ()
parco bassini
La vicenda è nota: il Politecnico di Milano sta costruendo un nuovo grande edificio per il dipartimento di Chimica, laboratori e nuovi uffici, dopo aver cancellato il parco, esistente sin dagli anni '40, in via Bassini, un’area alberata aperta agli studenti del Politecnico e al pubblico, risistemata anche di recente. Nonostante le proteste di cittadini, studenti e docenti del Poli, e una denuncia presentata in Procura a salvaguardia degli alberi ultradecennali, il terreno dove sorgeva il parco è stato spianato, alcuni alberi rimossi e trapiantati nell’area-giochi del vicino centro sportivo Giuriati, due grandi cedri abbattuti. Oggi del parco Bassini non rimane più nulla.

Il rettore del Politecnico e l’assessore al Verde, all’Urbanistica e al Territorio del Comune durante una seduta di Commissione tenutasi in Comune nel novembre 2019 si erano impegnati a fornire 'compensazioni', da definire in separata sede.
Il gruppo di lavoro poi costituito tra funzionari del Comune, rappresentanti dell’Università Statale, del Politecnico, delle associazioni ambientaliste Legambiente, Italia Nostra, WWF, e del comitato cittadino “Salviamo il Parco Bassini” ha dato incarico a un gruppo guidato dal professor Bocchi della Statale di predisporre un questionario al fine valutare le compensazioni da adottare.

Da tutto ciò origina il post pubblicato sulla pagina Facebook del Municipio 3 a inizio giugno. Il questionario, aperto a tutti, in forma anonima, senza alcuna validazione, servirà a raccogliere informazioni ed è accessibile a questo link.
I cittadini possono anche inviare osservazioni e altro con una mail da indirizzare, non sappiamo entro quale scadenza, all'indirizzo territoriomunicipio3@gmail.com.

Una breve considerazione dopo aver compilato un questionario che di fatto non potrà di certo avere alcuna pretesa di validità statistica e nemmeno alcuna immediata utilità per definire sotto il profilo qualitativo e quantitativo le cosiddette 'compensazioni'.

Il criterio generale che traspare dai quesiti posti appartiene a una visione assolutamente 'mercantile' del valore del verde e dell’ambiente, una visione del verde e dell’ambiente come bene di immediato utilizzo personale, una visione che nega il valore di bene comune nel momento in cui cerca di ricondurlo a un qualcosa di cui si possa fare commercio, senza sapere poi come e quanto 'valorizzare' questo bene, che si ammette possa servire a soddisfare bisogni spirituali e benessere esistenziale, altrettanto o di più che rispondere a bisogni materiali.

Una contraddizione intrinseca alla visione 'liberista' con cui si cerca di sottrarre verde, ambiente, suolo alla comunità e che sta alla base della scelta di cancellare un parco per costruirvi sopra un edificio, e che guida i criteri dell’attuale amministrazione milanese nella pianificazione urbanistica in atto e nel governo del territorio. Perciò l'impegno dei cittadini in difesa di questo bene ambientale non può cessare e nessuna compensazione potrà servire ad avallare o consentire scelte che barattino il bene comune con opportune (quali?) compensazioni.

Se il questionario servirà a delineare e discutere un piano per il verde a Città Studi ben venga, ma le compensazioni che potranno essere trovate lasceranno comunque l’amaro in bocca.

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Re: Questionario Campus Bassini
17/06/2020 Michele Sacerdoti
Ho saputo oggi dall'avv. Umberto Ambrosoli, difensore del Politecnico nel sequestro dei cedri del Parco Bassini, che i due cedri che dovevano essere piantati a giugno, su richiesta del Comune saranno piantati a ottobre nel parco Smerlo.


 
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