I lettori volontari non si fermano

Per il 1° Maggio un'originale proposta dei lettori volontari del gruppo Equi.Voci Lettori. Intervista a Marina. ()
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Nella biblioteca Valvassori Peroni il gruppo teneva periodicamente letture pubbliche su tanti temi, collegati anche all'attualità. Costretto ora a ritrovarsi via video, ha preparato un'originale proposta per il 1° Maggio: tutti e dieci i partecipanti lettori del gruppo si avvicenderanno nella lettura di brevi frasi, citazioni, poesie che parlano di lavoro, per festeggiare tutti insieme, anche se virtualmente, la Festa del Lavoro.

Ne parliamo con Marina.

D - Sono già alcuni anni che porta avanti questo progetto. Quando è nato e in cosa si differenzia questa sua proposta dai gruppi lettura già diffusi?
R - Il nostro gruppo si è formato nel giugno del 2017, eravamo tutti partecipanti dei gruppi di lettura della Valvassori Peroni e la maggior parte aveva frequentato i corsi del Comune per il progetto “Patto per la lettura”. Prima uscita pubblica: ottobre 2017 in una libreria della zona, la Zivago, in vista di partire, gennaio 2018, in biblioteca. Avendo in comune la passione per la lettura ad alta voce e il desiderio di diffondere l'amore per i libri, ci siamo riuniti e abbiamo dato vita a Equi.Voci Lettori, gruppo di volontari, non professionisti.
Ci univa anche l'ambizione, e questa è una particolarità della nostra visione, di realizzare un progetto che fosse il più possibile orizzontale e democratico, in cui tutte le voci, con le loro varietà, avessero diritto di esprimersi. Da qui nasce il nostro nome: 'equi', che, declinato con 'voci', si è trasformato in un curioso gioco di parole.
Un'altra caratteristica del gruppo è la sua propensione al 'fare', condivisa, secondo le competenze di ognuno. Ciò permette di suddividere il carico di lavoro e procedere speditamente.

D – Il vostro è dunque un gruppo di lettori fedeli negli anni, omogeneo per interessi? Quanti sono e qual è la fascia d'età?
R - Il nostro pubblico, all'inizio era costituito da amici e conoscenti frequentatori dei gruppi di lettura della biblioteca.
Grazie al passa parola e alla promozione che abbiamo sviluppato sono venute ad ascoltarci tante persone nuove che hanno continuato a partecipare agli eventi successivi.
Il gruppo era, ed è attualmente, composto da una dozzina di persone, di età dai 40 a 65 anni e oltre, con un'eccezione per un giovane ventenne. La prevalenza è femminile, visioni e idee sul mondo in generale sono sostanzialmente omogenee, ma non del tutto.
Lungi dallo spaventarci, la diversità rappresenta per noi una ricchezza, un po' come succede nei gruppi di lettura, che, essendo del tutto aperti, comprendono persone provenienti da ogni esperienza sociale e culturale.
La varietà di posizioni in un gruppo, al netto di una visione democratica di insieme, se può comportare rallentamenti, idee non sempre convergenti, e quindi mediazioni, è un'opportunità preziosa che genera creatività.
Il pubblico, per fascia di età, genere e provenienza sociale ci assomiglia, tuttavia vorremmo raggiungere fasce diverse, per esempio quelle più giovanili, e speriamo in futuro di riuscirci.

D - La pandemia che ci relega nelle pareti domestiche, quali difficoltà ha causato al gruppo? Tutti i lettori riescono a collegarsi agevolmente online?
R - All'inizio dell'emergenza COVID-19 eravamo perplessi e, come tutti, spaesati, poi piano piano ci siamo organizzati e abbiamo pensato a questa formula delle letture online, sulla nostra pagina Facebook, su Instagram e su YouTube.
Ci premeva mantenere il contatto con il pubblico, dire che l'emergenza ci tiene a casa, ma non silenzia opinioni e voci, offrire momenti di lievità grazie alla lettura ad alta voce.
Quanto al pubblico, abbiamo toccato numeri molto più alti di quelli in biblioteca e negli altri luoghi.
A questo riguardo segnalo che teniamo incontri pubblici di letture e musiche (abbiamo collaboratori musicisti) in librerie, spazi culturali e di ricreazione, per esempio gli Orti di via Padova o la Cascina San Paolo a Crescenzago, centro per anziani.

D - Questa bella idea per festeggiare il 1° maggio come è nata? Ne avete discusso insieme o è stata una sua proposta ben accetta? È stata condizionata dalla situazione che il paese sta vivendo e che dà maggior valore a sentimenti di unità e a riferimenti in cui la maggior parte delle persone può riconoscersi?
R - Da tempo pensavamo a un momento che riunisse tutte le nostre voci, anche se virtualmente, e l'occasione del 1° maggio ci è parso quello più adatto. L'idea è venuta a tutto il gruppo. Il lavoro era un tema che ci interessava affrontare, l'avevamo messo in programma già dallo scorso anno.
Come detto, procediamo sempre attraverso il confronto interno anche, e soprattutto, a proposito dei contenuti e temi su cui scegliere le letture. Nel riflettere sulla proposta è emersa l'idea di comporre un quadro di frasi, citazioni, aforismi, poesie che parlassero del lavoro e del suo mondo, quanto mai centrale in questa fase.
Da qui, la lettura a più voci, quadro unitario e simbolico: ognuno avrebbe registrato una o due frasi, e uno di noi, bravo a muoversi nel mondo del web e della grafica, avrebbe montato e tradotto tutto in un video.

D - Crede che qualcosa cambierà in futuro e che anche il suo gruppo possa marcare una differenza? ...siamo sassolini che formano un'isola e poi un continente...
R - A noi basterebbe toccare almeno un poco il cuore, alleggerire la tensione, aiutare a riflettere in un momento tanto delicato e confuso. La nostra carrellata di suggestioni sarà il nostro piccolo contributo per pensare, rileggere, reinventare il tema lavoro. Il 1° maggio le letture ad alta voce saranno sulla pagina Facebook Equi.voci Lettori e anche su Instagram e Youtube.

D - C'è una diretta? A che ora?
R - Non siamo in diretta, postiamo ogni giorno alle ore 17.00 (perciò le abbiamo chiamate letture da tè)
sulla nostra pagina FaceBook: Equi.Voci Lettori
su Instagram: equi.voci_lettori
su YouTube: EquiVoci Lettori.

LE LETTURE SONO RECUPERABILI IN QUALSIASI MOMENTO

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