Posa di due Pietre d'Inciampo .

Il giorno 27 gennaio ricorre la “Giornata della Memoria” e mai come quest'anno è opportuno dare risalto all'evento . ()
pietre inciamo muinicipio 3
“Mai più deve accadere”... che la malvagità umana raggiunga tali eccessi...
Questa affermazione sembra stia per essere dimenticata e superata. Occorre quindi essere consapevoli e preparati sulla storia che credevamo d'esserci lasciati alle spalle e l'impegno civile deve essere instancabile nell'opporre le parole e i gesti corretti all'ondata nera che tenta di travolgerci.
La memoria viene rinforzata con la posa di oggi, mercoledì 15 gennaio, di ulteriori Pietre d'Inciampo nel Municipio 3 e altre in Milano sino a raggiungere il numero totale di 90 in tutta la città.
Per queste di prossimità si ricorda:
Roberto Lepetit in via Benedetto Marcello, 8 ;
Eugenia Cuzzeri Carminada in via Della Sila 27.

Eugenia Cuzzeri nasce a Verona il 9 settembre 1880
Coniugata con Antonio Caminada; ebbero 7 figli. A seguito dei bombardamenti sulla città, con i due figli minori si rifugia ad Intra.
Il 26 aprile 1944 è arrestata a Milano perché ebrea e deportata a Fossoli. Da qui è deportata ad Auschwitz in data 16 maggio 1944 con il “Trasporto 46” giunto a destinazione il 23 maggio 1944. Muore in luogo ignoto in data 31 marzo 1945.

Roberto LEPETIT - nato a Lezza d’Erba (CO) il 29/8/1906 - arrestato il 29/9/1944 - assassinato ad Ebensee il 4/5/1945.
Roberto Enea Lepetit nasce a Lezza d’Erba (CO) il 29 agosto 1906. All’età di tredici anni perde il padre per un attacco di appendicite.
Non ancora ventenne deve abbandonare gli studi per affiancare lo zio nella conduzione dell’impresa di famiglia, prima Lepetit-Dufour e successivamente Ledoga S.A., per la produzione di prodotti chimici e farmaceutici.
Poco dopo, nel 1928, anche lo zio viene a mancare e Roberto Lepetit a 22 anni si trova a dover dirigere un importante realtà industriale lombarda.
Nel 1929 sposa Hilda Semenza e la coppia avrà due figli, Emilio e Guido. Il gruppo industriale cresce sia in Italia che all’estero collocandosi tra le più importanti aziende italiane del settore.
Nel 1930 è iscritto al PNF, ma solo per necessità professionali: in realtà non nasconde ad alcuno la sua avversità al regime e vede con soddisfazione la caduta di Mussolini il 25 luglio 1943.
Subito dopo l’8 settembre si avvicina alla Resistenza alla quale non fa mancare il proprio contributo sia operativo che di supporto.

Sia all'una che all'altra cerimonia una folla di persone si è radunata ed ha ascoltato Marco Steiner, il cui padre è deceduto a Ebensee, raccontare della gigantesca croce bianca che Hilda Semenza, moglie di Roberto Lepetit aveva fatto erigere accanto al cimitero in ricordo del marito e di tutte le migliaia di vittime ricordate nell'epigrafe ai piedi della croce che è stata restaurata. Solo la croce e un cimitero con qualche lapide singola, raccontano tutto lo spaventoso epilogo dell'esistenza di tanti.
E' stato inoltre ricordato che le pietre d'inciampo vengono affidate, da quest'anno, alla custodia degli aslunni delle scuole limitrofe, in questo caso al liceo Volta.
Per Eugenia invece ci sono stati diversi interventi e un nipote ha rammentato la storia della famiglia e i riferimenti filosofici a cui si richiama, per dare un senso alla storia.

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