commissione lavoro e attività produttive: Rendiconto Riunione del 9/11/2011
1) Comunicazioni del Presidente;
2) Riorganizzazione/spostamento del mercato di via Benedetto Marcello in conseguenza della riqualificazione della via;
3) Varie ed eventuali. (Alfredo Ferappi)13/11/2011
La riunione è iniziata con l'esordio del presidente Sacerdoti che relaziona sulla questione Mercati natalizi. Ci informa che l'associazione degli ambulanti Apeca ha inoltrato ricorso al Tar per opporsi alla delibera dell'assessore al commercio, D'Aldonso, con la quale si affida ai Consigli di zona il compito di organizzare i mercati in questione, compito che fin'ora era di competenza dell'Apeca. Quindi tutto è fermo in attesa della risposta del Tar.
Riguardo all'istituzione di uno Sportello per i precari il bando per reperire gli avvocati a cui afidare il servizio si è chiuso il 2 novembre ed hanno risposto 4 candidati.
Si è passati quindi alla discussione dell'unico punto dell'ordine del giorno: Riorganizzazione/spostamento del mercato di Via Benedeto Marcello in conseguenza della riqualificazione della via.
Da premettere che nella precedente riunione congiunta delle commissioni "Territorio" e "Qualità dell'ambiente Urbano" si è deciso di costituire un gruppo di lavoro che si occuperà del progetto di riqualificazione della via che si riunirà venerdi corrente alle ore 17.30 sempre in via Sansovino.
A conclusione della presente riunione si è invece costituito un altro gruppo di lavoro che studierà una ipotesi di collocazione parziale o complessiva del mercato.
La maggior parte dei componenti della commisione è orientata a verificare la possibilità di trasferire tutto o parzialmente il mercato in via Andrea Doria. Il gruppo di lavoro si concentrerà su questa ipotesi.
Togliere il mercato da Via Benedetto Marcello non è un obiettivo di facile soluzione, tanto è vero che il problema è in evidenza da una ventina d'anni.
A resistere al trasferimento non sono solo gli ambulanti ma anche i negozi della via che a loro volta traggono un notevole vantaggio dalla ingente affluenza di cittadini nei giorni di mercato.
Un'altra difficoltà al trasferimento è la grande dimensione del mercato che annovera 180 bancarelle; per accoglierlo tutto sarebbe necessaria tutta via Andrea Doria ma per ora ne è prospettabile l'occupazione solo del primo tratto compreso fra piazzale Loreto e Via Palestrina che potrebbe accogliere solo 60 bancarelle. Il tratto successivo di Andrea Doria fra Via Palestrina e Piazza Caiazzo non è praticabile perchè percorso dalla filovia 90.
A suo tempo si era pensato ad un trasferimento in Andrea Doria ma gli albergatori del tratto fra Caiazzo e piazza di Savoia si erano opposti.
Peraltro non si può pensare un trasferimento lontano più di tanto da via Benedetto Marcello perchè questo è un punto di vasta confluenza di una vasta zona di utenti. E' un mercato qualificato sopratutto per la vendita di alimentari ( metà delle bancarelle) e in particolare per la frutta e la verdura e non ci sono alternative di acquisto in una vasta area intorno alla via.
Qualcuno ha anche proposto di ridurre la dimensione del mercato non rinnovando la licenza di un certo numero di ambulanti rendendo così più facile il trasloco di un mercato più piccolo,ma le licenze scadono nel 2021, cioè fra dieci anni: ipotesi improponibile.
Il problema presenta diversi altri risvolti più o meno importanti ma difficili da esplicare in breve. Comunque per avere una visione d'insieme adeguata sarebbe necessario ragionare di fronte ad una piantina della zona che spero verrà redatta con adeguata rappresentazione delle proposte.
Non si profila una soluzione in tempi brevi, vedremo cosà scaturirà dai due gruppi di lavoro, uno per la riqualificazione della via e l'altro sul trasferiemtno del mercato. Ci sono interessi contrastanti in ballo: i comercianti che vogliono rimanere sul posto, gli alberghieri che non vogliono bancarelle in via Doria, i negozianti della via Marcello perderebbero un mucchio di clienti; molti abitanti della via non vogliono il mercato (ma quanti lo vogliono?) La precedente amministrazione non è riuscità a trovare una soluzione. Il problema non è solo tecnico ma politico: sarà D'Alfonso determinato a giungere ad una soluzione?
Emerge una riflessione. Ma il Comitato per Milano zona Tre dovrebbe proporsi di assumere un ruolo in questa complicata vicenda? Che importanza per il comitato può avere l'essere tenuto dettagliatamente al corrente sullo sviluppo della vicenda?
Ma la Commissione lavoro e attività produttive quando aprirà il suo interesse alla problematica del lavoro e dello sviluppo della produzione?