Piano di risanamento acustico
Commissione Territorio e Affari istituzionali. Lunedì 8 aprile è stata presentata la prima fase delle opere che saranno realizzate a nord della Stazione Lambrate.
(Mietta Pellegrini )10/04/2019
I tecnici di Italfer hanno presentato alla giunta e al pubblico presente i risultati delle indagini e i lavori che saranno realizzati nella nostra zona.
I due esperti hanno illustrato, con dovizia di immagini, simulazioni e spiegazioni tecniche, il piano di risanamento acustico della Rete Ferroviaria Italfer, del tratto della 1^ fase dei lavori, che riguarda, nella parte più consistente, il Municipio 3 sino a via Plezzo.
Il progetto preliminare è diventato progetto definitivo, secondo la legge quadro e partirà tra un anno e mezzo.
Questo lavoro è formulato in base ad esperienze acquisite in Trentino, Alto Adige e altrove, i tecnici provvederanno a una raccolta di pareri che, se favorevoli, permetteranno di proseguire i percorsi. Numerose domande sono state poste sia da una delegazione di cittadini di via Plezzo, che dal Presidente di commissione e da Antonella Bruzzese.
Partendo da due parametri – rumori diurni e notturni e la presenza di ricettori sensibili come ospedali e scuole -, la mappatura acustica realizzata prevede 6 chilometri di barriere, dal nodo Milano a Milano-Lambrate, e dal Parco Trotter a Milano-Lambrate per 2,5 km. di linea.
La cantierizzazione produrrà un impatto su paesaggio e ambiente, ma sarà relativamente breve perché verrà attuata per tratti, in modo da evitare il blocco totale della viabilità, in quanto i supporti delle barriere dovranno essere collocati a terra.
I relatori hanno spiegato che le barriere anti-rumore raggiungono un'altezza da 6 a 8 metri , sino a un massimo di 10, creando una superficie che è soggetta a impattare con venti forti. Per questo motivo i pali, cui vengono fissati, non possono essere agganciati alle vecchie strutture in cemento della ferrovia, perché non offrono garanzia di sicurezza sia per il peso, che per il vento.
Le barriere saranno alternate , trasparenti (vetro antisfondamento) e opache ( materiale insonorizzante), la differenza sta nei migliori risultati dati dalle strutture opache.
Il presidente della commissione, Dario Monzio Compagnoni, l'assessora Bruzzese, i cittadini hanno chiesto che, almeno in alcuni tratti - dove le strutture opache impatterebbero troppo, come in strade anguste con edifici bassi fronteggiati da palazzoni, come in via Plezzo -, vengano utilizzate le strutture trasparenti anche se meno efficienti, ma di poco, che creano un impatto inferiore su paesaggio e ambiente.
Queste barriere non costituiranno un continuum, saranno alternate e impatteranno o da un lato o dall'altro. Richiederanno spazi per l'ancoraggio dei supporti di sostegno sulla strada o marciapiede e relativamente a questo punto si terrà conto anche dei diversi recettori: residenziali, terziario, produttivo.
I due esperti hanno illustrato, con dovizia di immagini, simulazioni e spiegazioni tecniche, il piano di risanamento acustico della Rete Ferroviaria Italfer, del tratto della 1^ fase dei lavori, che riguarda, nella parte più consistente, il Municipio 3 sino a via Plezzo.
Il progetto preliminare è diventato progetto definitivo, secondo la legge quadro e partirà tra un anno e mezzo.
Questo lavoro è formulato in base ad esperienze acquisite in Trentino, Alto Adige e altrove, i tecnici provvederanno a una raccolta di pareri che, se favorevoli, permetteranno di proseguire i percorsi. Numerose domande sono state poste sia da una delegazione di cittadini di via Plezzo, che dal Presidente di commissione e da Antonella Bruzzese.
Partendo da due parametri – rumori diurni e notturni e la presenza di ricettori sensibili come ospedali e scuole -, la mappatura acustica realizzata prevede 6 chilometri di barriere, dal nodo Milano a Milano-Lambrate, e dal Parco Trotter a Milano-Lambrate per 2,5 km. di linea.
La cantierizzazione produrrà un impatto su paesaggio e ambiente, ma sarà relativamente breve perché verrà attuata per tratti, in modo da evitare il blocco totale della viabilità, in quanto i supporti delle barriere dovranno essere collocati a terra.
I relatori hanno spiegato che le barriere anti-rumore raggiungono un'altezza da 6 a 8 metri , sino a un massimo di 10, creando una superficie che è soggetta a impattare con venti forti. Per questo motivo i pali, cui vengono fissati, non possono essere agganciati alle vecchie strutture in cemento della ferrovia, perché non offrono garanzia di sicurezza sia per il peso, che per il vento.
Le barriere saranno alternate , trasparenti (vetro antisfondamento) e opache ( materiale insonorizzante), la differenza sta nei migliori risultati dati dalle strutture opache.
Il presidente della commissione, Dario Monzio Compagnoni, l'assessora Bruzzese, i cittadini hanno chiesto che, almeno in alcuni tratti - dove le strutture opache impatterebbero troppo, come in strade anguste con edifici bassi fronteggiati da palazzoni, come in via Plezzo -, vengano utilizzate le strutture trasparenti anche se meno efficienti, ma di poco, che creano un impatto inferiore su paesaggio e ambiente.
Queste barriere non costituiranno un continuum, saranno alternate e impatteranno o da un lato o dall'altro. Richiederanno spazi per l'ancoraggio dei supporti di sostegno sulla strada o marciapiede e relativamente a questo punto si terrà conto anche dei diversi recettori: residenziali, terziario, produttivo.