La lettrice Ilde Coffano ci chiede cosa poter fare quando il passaggio dei tram provoca un elevato livello di rumorosità.
I vecchissimi tram di Milano, giunti alla venerenda età dei novant'anni (il primo entrò in esercizio nel 1928), si stanno rivelando peraltro attualissimi mezzi di trasporto cittadino, sia sotto il profilo ambientale (bassissimi livelli di inquinamento atmosferico e ottimale integrazione con la rete metropolitana), sia sotto il profilo deil'analisi costi-benefici (un ritorno eccezzionale dei costi di investimento e ridottissimi costi di gestione).
Non altrettanto accettabile è in alcune situazioni il livello della rumorosità dovuta allo sferragliamento del tram. Un problema comunque certo risolvibile senza dover mandare in pensione un mezzo valido ed efficiente, divenuto parte integrante dell'immagine di Milano.
Il Comune ha di recente definito un protocollo con ATM per il contenimento della rumorosità che prevede il censimento delle zone a rischio e il controllo dei livelli di rumore onde poter valutare gli interventi necessari in tutte le zone ove si riscontrano livelli che ecccedono i limiti consentiti o che comunque comportano un effettivo disagio per gli abitanti.
La via Beato Angelico ci risulta essere tra le zone da prendere in considerazione. Ricordiamo che la sostituzione del vecchio materiale rotabile permette in genere di contenere i livelli di rumosità dovuti al passaggio del tram entro limiti del tutto accettabili, come si è verificato nelle zone dove questi intervnti sono stati attuati.