Monte Stella, la sopraintendente Ranaldi fermi il cantiere
I Comitati per la difesa del Monte Stella hanno lanciato una petizione per la difesa del Giardino dei Giusti su change.org
(Paolo Burgio)06/02/2019
Il Giardino dei Giusti di Milano, volto a onorare coloro che si sono opposti ai crimini contro l'umanità, prevedeva dal 2003 la piantumazione di un albero per ogni Giusto e in questa forma è sempre stato molto amato da tutti i cittadini.
Questo spirito originario è ora del tutto tradito.
La Giunta Comunale di Milano, con delibera n. 2352 del 21.12.2018, ha autorizzato opere edili in cemento, pietra e acciaio, che stanno pesantemente compromettendo il parco Monte Stella, bene comune di elevato valore simbolico e architettonico, capolavoro del paesaggismo contemporaneo, realizzato su progetto di Piero Bottoni.
Riconoscendo tale valore, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, ha appena avviato la procedura di vincolo monumentale su QT8 e Monte Stella.
I Pubblichiamo la segnalazione di una petizione lanciata in difesa del Monte Stella che abiamo appena ricevuto.
"Alla Dott.ssa Antonella Ranaldi - Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano
Questo spirito originario è ora del tutto tradito.
La Giunta Comunale di Milano, con delibera n. 2352 del 21.12.2018, ha autorizzato opere edili in cemento, pietra e acciaio, che stanno pesantemente compromettendo il parco Monte Stella, bene comune di elevato valore simbolico e architettonico, capolavoro del paesaggismo contemporaneo, realizzato su progetto di Piero Bottoni.
Riconoscendo tale valore, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli, ha appena avviato la procedura di vincolo monumentale su QT8 e Monte Stella.
In coerenza con questo riconoscimento di grande portata storica, La invitiamo ad adottare urgentemente l'art. 28, comma 2 del Codice dei Beni Culturali e a fermare subito il cantiere, come richiesto anche dalla Presidente di Italia Nostra Nazionale, Mariarita Signorini."
La devastazione è in atto. Per fermarla si può sottoscrivere la petizione su: