Amianto allo scalo FS di Lambrate?
Nel pietrisco delle massicciate ferroviarie si può rilevare la presenza di tracce di amianto e nei decenni passati le ferrovie possono aver utilizzato – in tutta Italia – pietrisco contente esigue percentuali di amianto; ora stanno procedendo con la rimozione e la sostituzione con pietrisco pulito.
Gli omini in tuta bianca sono coloro che in precedenza hanno imbustato il pietrisco nei big bag, prima di accatastarlo nello scalo e sovraintendono poi alle operazioni di scarico. E non sappiamo dove hanno fatto questa lavorazione. Potrebbe essere a Lambrate come a Pavia, a Treviglio, ... ovunque.
Questa lavorazione (l'imbustamento) è quella più a rischio. Occorrono alcuni accorgimenti e interventi preliminari per poter movimentare il pietrisco in sicurezza senza disperdere nell’ambiente fibre pericolose.
Quindi possiamo escludere al momento rischi per la salute, ma lo stoccaggio presso lo scalo FS di questo materiale dovrà pur essere monitorato e potrà poi durare a tempo indefinito?
Di norma ATS (ndr: Agenzia di Tutela della Salute) è informata, anzi prima di iniziare un tale intervento l’Appaltatore deveEsistono altri tipi di rischio?
Ringrazio per la domanda. Direi che sotto il profilo ambientale la situazione sia di facile controllo. E – ripeto – da quel poco che si vede non ci dovrebbero essere problemi. Piuttosto direi che occorre prestare altre cautele. Lo smaltimento dei rifiuti, specialmente quelli pericolosi, e i movimenti terra in genere, sono stati spesso gestiti da imprese collegate con la malavita organizzata. Le verifiche che i Committenti eseguono si basano su protocolli prevedibili, e la perfetta congruità sotto l’aspetto formale non significa – purtroppo – che l’impresa opzionata sia impeccabile. Si tratta di un ambito di difficile indagine e comprensione, ma forse dovrebbe essere quello in cui i cittadini e le istituzioni devono prestare la maggiore attenzione.
Ringraziamo per i chiarimenti che mi auguro siano serviti a fugare i dubbi e gli allarmismi spesso sollevati da parole, come ad esempio diossina, inceneritori, amianto, che sono (purtroppo) divenute nell’immaginario collettivo evocatrici di immediati disastri ambientali ancor prima di aver preso conoscenza delle situazione reale, in mancanza di riscontri obiettivi e senza che esperti e tecnici competenti abbiano esaminato e appurato i fatti.
Nel frattempo dopo la nostra intervista siamo venuti a conoscenza della risposta alle interpellanze dei cittadini pubblicata su fb dalla presidente del Municipio 3 Caterina Antola, che citiamo integralmente:
“In
merito alla presenza di sacchi contenenti amianto, attualmente
stoccati nello scalo di Lambrate riportiamo quanto ci è stato
risposto dall'amministratore delegato di FS Sistemi Urbani: si tratta
di sacchi contenenti pietrisco ferroviario proveniente dalle
lavorazioni di rinnovo del 5° e 6° binario di Milano Lambrate
eseguito a mezzo Impresa Appaltatrice specializzata di settore e
gestita da RFI. Il pietrisco è stato regolarmente insacchettato come
da normativa vigente e rimarrà stoccato in modo temporaneo
(questione di qualche giorno) in attesa di trasferimento in discarica
autorizzata. Il pietrisco è stato regolarmente incapsulato prima di
essere prelevato ed insaccato, quindi non ci sono rischi di fibre
aero-disperse.
FS Sistemi Urbani comunica inoltre che non si
rilevano anomalie sul cantiere di stoccaggio temporaneo e che per i
suddetti lavori l’impresa appaltatrice ha emesso regolare Piano di
Lavoro depositato e approvato dalla competente ASL e che si tratta di
“pietre naturali” contenenti fibre di amianto.”
Vale la pena di ricordare che sulla questione amianto si è spesso speculato sia sottovalutandolo là dove è stato invece causa di tragedie di vasta portata, sia enfatizzandolo là dove si sono messi in atto interventi di bonifica a costi spropositati, mentre corriamo il rischio di trascurare i grandi problemi ambientali attuali di immediata ripercussione sulla salute umana (emissioni CO2, energie alternative, dieselgate, ecc.) da mettere all’ordine del giorno nell’agenda delle emergenze ambientali.
Un’ultima considerazione che ci sentiamo di fare in questa sede è quella di poter constatare che FS Sistemi Urbani sta operando nel pieno rispetto delle normative e delle buone prassi di comportamento, senza anteporre il profitto alle esigenze di salvaguardia della salute pubblica.