Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
Triste trasformazione di un’area di Città Sudi dal 1930 ad oggi. (Michele Sacerdoti) 19/12/2018
Tra il 1951 e il 1956 viene costruito in stile razionalista da un architetto per il momento ignoto l’Istituto professionale poligrafico Angelo Rizzoli sul giardino e su parte dell’edificio di via Mangiagalli 10, il cui resto rimane separato con un ingresso su via Mangiagalli.
Mentre l’edificio di via Mangiagalli ha tre piani fuori terra l’Istituto Rizzoli ne ha cinque, di cui l’ultimo arretrato, su via Saldini ne ha solo uno. L’Istituto di Matematica retrostante ne ha tre.

Il progetto, prima respinto dalla commissione per il paesaggio, viene modificato arretrando l’ultimo piano e costruendo un edificio a un piano su via Saldini, che elimina un piccolo giardino previsto di fronte all’ingresso di Matematica. La commissione per il paesaggio, dopo un conferimento con il progettista arch. Filippo Tartaglia e alla presenza del direttore del Comune Zinna, accetta controvoglia il nuovo progetto.
All’operatore, una società sconosciuta che dà poche garanzie, si affianca la Filcasa della famiglia Paletti, Mirko Paletti ne diventa consigliere.
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Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
06/01/2019 Massimo
Hanno affisso dei grandi pannelli pubblicitari alle pareti dell'ex istituto rizzoli a promuovere la prossima realizzazione del palazzo di 8 piani. Futuristico stando anche ai rendering proposti sul sito dedicato. Speriamo solo non sia un buco nell'acqua come la residenza di piazza Carlo Erba
Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
26/12/2018 Ing. Enzo Porcu
In questo bellissimo dipinto di Renato Birolli possiamo vedere la piazza Occhialini nel 1933, con il "giardino del Rettorato" a destra e l'inconfondibile sfondo del "Cremlino" a sinistra: https://www.farsettiarte.it/photos/auctions/xlarge/83144.jpg
Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
22/12/2018 aldo
Al netto della ricostruzione storica che mi pare lacunosa e dell'affermazione per cui l'istituto Rizzoli è circondato su tre lati da villette liberty quel che dici è: viene abbattuto l'Istituto Rizzoli e la palazzina in via Mangiagalli 18 per costruire un immobile di 10 (?) piani così che il Comune ne ricava oneri di urbanizzazione che serviranno a recuperare in parte la piscina Ponzio e il giardino di via Zanoia.
Da profano domando: se si riduce la volumetria si riducono gli oneri?
Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
20/12/2018 Michele Sacerdoti
Incredibile: il presidente del consiglio di municipio 3 ha considerato innammissibile un emendamento di M5S che chiedeva di aggiungere alla delibera di destinazione degli oneri per la piscina Ponzio la richiesta di ridurre fortemente la volumetria dell'edificio di via Botticelli da cui gli oneri derivano considerandolo non attinente all'oggetto della delibera ! Così ha evitato di metterlo in votazione, con i singoli consiglieri che si sarebbero presi la responsabilità del via libera all'ecomostro. All'inizio della discussione eravamo intervenuti io, l'ex-consigliere Mariani, i rappresentanti del Comitato Botticelli Gibelli e Camagni per chiedere la riduzione della volumetria.
Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
20/12/2018 Michele Sacerdoti
I mq complessivi di slp sono 7000 ma il ragionamento è perfetto!
Re: Da giardino del Rettorato a palazzo residenziale di otto piani
19/12/2018 Gabriele Mariani
il tema di fondo a mio parere si sintetizza cosi:
- il privato che ha titolo per sfruttare la volumetria deve sottostare a quanto stabilisce la commissione paesaggi,
- la commissione paesaggio se facesse bene il proprio lavoro indurrebbe il proprietario a conformare l'edificio riducendo le volumetrie di suo diritto,
- il Comune in cambio concederebbe al proprietario di "perequare" le volumetrie non utilizzate, ovvero potrebbe venderle per costruire altrove .
Questo sarebbe quello che un assessore serio dovrebbe contrattare col privato e questo è quello che un Municipio serio dovrebbe chiedere, anche come atto politico.
Anche in questo caso (l'altro precedente e' la costruzione dell'edificio del Politecnico a completo ridosso dei giardini della Ponzio) si palesa l'inadeguatezza di entrambi gli assessori all'urbanistica, quello comunale (Maran) e quello di municipio (Bruzzese).
E le opere di manutenzione straordinaria della Ponzio realizzate con gli oneri dell'intervento altro non sono che una distrazione per non far vedere ai cittadini come realmente stanno e cose.
L'operazione immobiliare, con 9000 mq di SLP rilevata al costo di 10 milioni di euro genererà per l'operatore almeno 20 milioni di utile.
Comprendete bene che con questi interessi in gioco, non è possibile digerire un permesso di costruire convenzionato che presenta tutte queste grandissime criticità.