14/10/2018
Presso il Giardino di San Faustino: Il giardino delle storie

Una giornata, quella di domenica 14 ottobre, dedicata al racconto attraverso le varie espressioni artistiche: la letteratura arte principe del narrare, la fotografia che blocca in uno scatto storie e luoghi, il teatro in cui la parola scritta prende corpo e voce e infine, last but not least la memoria che è alla base di qualsiasi racconto.

Alle 10.30 apriranno le danze i giovanotti dello SPI che con “Ad alta voce” inviteranno chiunque voglia passare dal giardino a leggere o a raccontare il loro brano letterario preferito e a condividerlo. Un invito che è rivolto a tutti: all’intellettuale che vuole condividere brani della “recherche” di Proust al bambino che voglia raccontare la loro favola preferita.

Alle 15.00 si inaugurerà la mostra “Sotto i cieli dell’Ortica“. La mostra organizzata dall’incontro tra il Circolo dell’OrticaOrme – Ortica Memoria e PhotoMilano club fotografico milanese e frutto di una passeggiata alla scoperta del quartiere/villaggio dell’Ortica che racchiude in se sia la tradizione e il futuro. Una felice rappresentazione del quartiere grazie ai sapienti obiettivi di un gruppo fotografico che si sta impegnando a mostrare le trasformazioni di una città, Milano, in continua evoluzione. Un’incontro di cui questa mostra è solo un primo tassello.

Alle 16.00 “High Hopes“, uno spettacolo teatrale inserito nel TAM TAM FESTIVAL e che tenta di coniugare il teatro di prosa, il teatrodanza e la musica. Uno spettacolo che parla di arte in un quartiere come l’Ortica dove, grazie ai murales che stanno raccontando la Storia sui suoi muri,  proprio con l’aiuto dell’arte spera di risorgere. Uno spettacolo che chiamerà gli spettatori a intervenire in prima persona e che non mancherà di stupire.

Infine alle 17.00 alcune panchine del giardino saranno intitolate a deportati dall’ANED e a partigiani dall’ANPI. Prima base di quella radura dei ricordi che vorrà essere arte e testimonianza insieme. Le panchine sono in legno e costruite con materiale di recupero, con il passare del tempo si biodegraderanno e allora la targa verrà spostata su un altra panchina. Perché la memoria non è qualcosa di fisso e immutabile ma affinché venga capita bisogna che si rinnovi ed è questo il segnale che le due associazioni vogliono passare con questo piccolo ma significativo evento.