Approvato il nuovo progetto del Politecnico che coinvolge piscina Ponzio e giadino di via Zanoia

Discusso e votato giovedì 24 maggio in Consiglio del Municipio 3 il parere non vincolante sul progetto del Politecnico. ()
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Il Consiglio del Municipio 3 ha discusso e votato un parere non vincolante sul progetto del Politecnico, di cui avevamo già riferito la scorsa settimana, richiesto dal Comune prima della conferenza dei servizi che dà il via libera al rilascio del permesso di costruire.
Nessun parere preliminare socio-ambientale era stato richiesto a causa del nuovo regolamento che ha eliminato tale passaggio.
Va infatti detto che col vecchio regolamento sul decentramento tale parere sarebbe stato assai più tempestivo essendo previsto prima dell'esame del progetto in Commissione Paesaggio (avvenuto due mesi fa, in marzo).
Da tempo si chiede una modifica di questo regolamento o almeno un accordo con lo Sportello Unico affinché i progetti rilevanti vengano inviati ai Municipi prima dell’esame da parte delle commissioni per il paesaggio.
Il progetto è così giunto al Municipio già confezionato e prossimo all'avvio dei lavori ed il rappresentante presso la Commissione Paesaggio ha potuto solo dare un parere a titolo personale.
Risultato: il progetto è stato approvato senza le modifiche necessarie a tutelare il giardino di via Zanoia dai numerosi inconvenienti generati da una nuova costruzione di cinque piani (edificio ”B”) al posto di un edificio di due piani (chiamato “sottomarino”), mai prevista nell'originario progetto di Renzo Piano .

Siamo intervenuti nel corso della discussione in Municipio 3 per evidenziare due problemi: il fatto che l'edificio sorgesse attaccato al confine con la piscina Ponzio senza adottare la norma della distanza minima dei 5 metri ed il fatto che, proprio per la sua altezza (5 piani) e la vicinanza sul lato sud, avrebbe generato una notevole ombra sui giardini pubblici.

A dimostrazione di ciò è stato effettuato da Sacerdoti e consegnato uno studio delle ombre in cui si dimostra come d’inverno nel giornata del 21 dicembre alle 12 il nuovo edificio B crea un’ombra lunga 39 metri che arriva fino allo spazio centrale togliendo il sole a circa 600 mq di verde: altalene e altri giochi saranno dunque all'ombra proprio quando è più necessario il calore del sole.

Forse proprio per questo l’edificio non era previsto nel progetto di Renzo Piano e compare con un piano in meno in una sezione pubblicata sul sito del Politecnico il 10 aprile scorso; inoltre le nuove cinque aule previste in questo edificio non appaiono necessarie stante l’acquisizione da parte del Politecnico degli edifici di Agraria in via Celoria con lo spostamento di Unimi a Expo.

Eva Bronzini del comitato per la difesa della piscina Ponzio e dei giardini di via Zanoia, presente alla presentazione in Consiglio, ha chiesto che fosse ridotto l’impatto del nuovo edificio e Isabella Vegni è intervenuta evidenziando inoltre che il Politecnico procede ad eseguire opere per decine di milioni di euro senza fare bandi, contraddicendo con ciò una di quelle che dovrebbero essere le missioni del Politecnico; favorire l'accesso ai bandi da parte dei giovani architetti.

La delibera presentata dal presidente della Commissione Territorio, stravolgendo il parere espresso dalla commissione lunedì 23 maggio, si è occupata solo ed esclusivamente della prevista demolizione del muro di cinta in corrispondenza dell’edificio sostituendolo con una balaustra in vetro e del possibile accesso dal Politecnico alla piscina.
La commissione invece aveva sollevato sia questo problema ma anche la adiacenza dell’edificio al confine, la sua eccessiva altezza e la sua incombenza sul giardino.
Il verbale infatti riporta “parere negativo riguardo all’edificio B – affacci e accesso da via Ponzio”.
Con tale stravolgimento la delibera del Municipio 3 condiziona il parere positivo solo al fatto che non ci sia un accesso diretto dai giardini del centro balneare e non ci sia permeabilità visiva o fisica tra il campus e il giardino, mentre trascura ogni rilievo circa la sua adiacenza al confine.

La delibera è stata approvata dalla maggioranza PD e lista Sala (16 voti) con i voti contrari dell’opposizione (7 voti).
Il Corriere della Sera ha dato notizia della discussione il 26 maggio con un articolo dal titolo “Il quartiere approva il nuovo Campus ma è lite sul Cubo, dubbi su accessi e palazzina di cinque piani.”
Successivamente Il Comitato per la difesa della piscina Ponzio e dei giardini di via Zanoia e l’associazione Salviamo Città Studi hanno distribuito alla festa dei giardini sabato 26 maggio un volantino dal titolo “Vade retro Politecnico, non vogliamo un nuovo edificio alto 5 piani a ridosso della piscina Ponzio e dei giardini di via Zanoia” e Repubblica ha pubblicato parti di questo volantino lunedì 28 maggio.

Abbiamo inoltre verificato che il muro di confine fa parte del vincolo della piscina Ponzio e che quindi la sua demolizione deve essere autorizzata dalla Soprintendenza, mentre l’autorizzazione non è stata richiesta.
A questo punto è necessario che sia convocata con urgenza una commissione Territorio del Municipio 3 con la presenza dei cittadini, dei tecnici comunali, dei progettisti, del Politecnico e del rappresentante in commissione Paesaggio per discutere sulle modifiche richieste al progetto del Politecnico prima che venga rilasciato il permesso di costruire convenzionato.

A tal fine è necessario che la documentazione del progetto inviata al Municipio 3 non venga restituita agli uffici centrali. Nell’articolo del Corriere il Politecnico ha dichiarato che “continua l’ascolto dei cittadini” e quindi siamo sicuri che non si opporrà all’incontro.
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