Città Studi, tutto procede come previsto
Attenzione al disastro che compiranno su Città Studi e noi cittadini non abbiamo in alcun modo manifestato le nostre opinioni. Hanno venduto l'area....
Leggiamo sul Corsera di oggi che, dopo una serie di smentite, il CdA dell'Università Statale ha approvato il trasferimento delle facoltà scientifiche all'area ex-Expo e che, per coprire i costi dell'operazione, stimati in 380 milioni di euro, almeno 100 milioni dovranno essere ricavati destinando alla speculazione edilizia le aree liberate. La Cassa Depositi e Prestiti acquisterà queste aree gestendo l'operazione immobiliare e facendo intervenire i privati. Nel contempo leggiamo che anche il progetto della Città della Salute avanza spedito e, sempre dal Corsera, apprendiamo che entro il 2021 Besta e INT saranno insediati a Sesto S. Giovanni (ipotesi alquanto avveniristica).
Tutto quindi procede secondo le iniziali ipotesi avanzate dal governo nazionale, regionale e dalle autorità accademiche, senza alcuna minima considerazione delle critiche e delle obiezioni sollevate sul piano economico, gestionale e sociale, sollevate da più parti, discusse e anche in parte recepite in Consiglio di Zona 3.
Lo svuotamento di Città Studi e l'apertura alla speculazione edilizia sulle aree dismesse dalla Statale, non vedo come si potrebbe diversamente definire la vendita dei terreni alla Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe avere ben altre finalità tra i suoi scopi statutari. non può che destare motivate preoccupazioni per i cittadini, non solo della zona, se l'unica prospettiva di sviluppo futuro è quella di edificare, evidentemente la grave situazione attuale di crisi economica generale, il crollo dei valori immobiliari, e il depauperamento dell'economia di Città Studi non rientra nelle preoccupazioni delle competenti autorità.
Certamente occorrerà ritornare sull'argomento e non mancheremo di riferire su tutte le iniziative che in parte si sono già attivate e che si attiveranno per salvaguardare il futuro di Città Studi.