Autore: Giuseppe Maria Greco
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Data la scarsa motivazione al commento su questo tema, mi permetto di iniziare io con qualche considerazione. Il referendum è stato mal posto. Per cominciare, il titolo non corrisponde alle tecniche reali di prelievo del petrolio. Inoltre, le motivazioni diffuse sono state spesso più emotive che concrete. I media, cui giustamente Paolo Burgio rimprovera la scarsa disponibilità alla diffusione della notizia del referendum, hanno appena toccato l'aspetto pratico, che appare contraddittorio. Da una parte c'è il tema della - almeno parziale - autonomia energetica petrolifera, sulla scia di quella in atto negli USA, dall'altro c'è quello delle coste marittime e delle acque poco lontane da esse. Da un lato c'è il clima della Terra da preservare, dall'altro c'è l'inadeguatezza attuale delle risorse alternative. Queste non mi risultano immediatamente disponibili nella misura necessaria (e qui nasce un primo conflitto tra chi vive nella ricerca e chi ne è fuori, tra chi conosce le difficoltà di risolvere una serie di problemi in modo economico e chi ritiene che non ci si arrivi per colpa della casta dei magnati). Invito dunque a mia volta a tentare di dipanare questa matassa tutte le persone di buona volontà che vogliano contribuire a farlo.
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