Autore: Associazione MetroxMilano
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La prossima volta chiederemo di realizzare una stazione più grande della nostra Centrale. Questa è una fermata e come fermata ha le giuste dimensioni e attrezzature che trova nel resto del mondo. Poi le scelte estetiche sono discutibili se non inesistenti, ma questo è un capitolo diverso.
Se poi la stazione diventerà un piscatoio o un angolo drogati, mi spieghi lei quale intervento avrebbe dato risultati diversi. E' e resta un'area di scarto, con nessun interesse commerciale; un passaggio verso il parco la renderà (perchè verrà fatto) comunque un'area degredata, salvo che non si fosse creata un opera di tale dimensione e complessità da richiedere perfino l'abbattimento di qualche palazzo, ma, comunque, senza mai nessuna garanzia di successo. Guardi il caso della stazione Romolo, in un nodo di interscambio vivo e trafficato, pieno di studenti dello IULM, e a servizio di quartieri residenziali. Risultato? Sembra un "piscatoio". Il vero problema è la concezione italica nei confronti del mezzo pubblico, l'odio intrinseco e inconscio che fa si che ogni stazione diventi, prima o poi, un "piscatoio", partendo da quelle più piccole. Si ricordi anche, partendo verso un altro capitolo, quello estetico, che una buona architettura non da la garanzia che una stazione in quel punto lenirebbe la situazione.
Riguardo la pista ciclabile, ne farei anche a meno, userei quel passaggio per collegare con delle scale la fermata del 27/73, ma capisco che non fare tutti i costi una pista ciclabile, per un politico di oggi, sia un suicidio.
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