Autore: aldo
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Cominciamo dalla fine.
Se Chiara Bisconti è assessore dello Sport si preoccupi di fare in modo che gli impianti sportivi della Zona 3 funzionino e non ci racconti di favolette di piazze trasformate "in luoghi ideali di sport". Si occupi del Crespi, ovvero del nuovo Giuriati, che è al terzo bando di gara per venderlo ed è pieno di amianto.
Si occupi della Piscina Ponzio e non si metta a dire che il Politecnico, il pensionato, il progetto, i soldi ecc. ecc. Il Politecnico avanza la brillante idea di fare sulla piscina Ponzio un pensionato. Ma quanti pensionati ha mai costruito il Politecnico nei suoi 151 anni di vita? Uno. E questo con quali soldi lo costruirebbe? Con i nostri: con i soldi di un finanziamento del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca.
A chi servirà il pensionato? Agli studenti o agli accademici? Data la tendenza in atto propenderei, senza fare peccato, alla seconda. Guardatevi un po' le recanti realizzazioni "agevolate" dei "pensionati" del Politecnico e capirete.
Per il buon Balducci vale il detto: "chi vive sperando disperato muore". Ovvero se il prorettore "spera" di trovare i soldi che il Poli ha promesso di metterci perché dovremmo credergli considerato che lui non li ha e neppure il Poli li ha?
E per finire il Comune versa in una situazione economica non invidiabile. Ha messo a bilancio 400mila euro per risistemare a verde piazza Leonardo da Vinci così come la vuole il Politecnico senza alcuna garanzia. O meglio con le garanzie che il Politecnico riceverà 700mila euro dalla Regione e un tot di milioni dal Ministero. Ma non bastano. Per cui gli accademici avranno due soli modi per trovarli: alzare le tasse di iscrizione e vendersi, in senso metaforico, ovvero fare ricerca, con studenti e ricercatori per qualche multinazionale.
E così il cerchio si chiude: Rettore, prorettore, senato accademico, professori, associati, cercano soldi, battono cassa alle istituzioni Comune Regione Ministero e li ottengono a babbo morto perché dopo la giunta Pisapia, Maroni e Renzi ci saranno altri che nella peggiore delle ipotesi manco sapranno che quei soldi sono stati dati e nella migliore verificheranno che tutte le pezze giustificative siano a posto. Ma poiché i soldi non bastano mai ecco arrivare il cavaliere bianco: i privati, le multinazionali.
E nel frattempo noi saremo espropriati di piazza Leonardo da Vinci e della Ponzio avendo condiviso, dite Voi, il progetto.
Ne siete sicuri?
Ma perché la giunta Pisapia non comincia a pensare con la sua testa invece di delegare al Politecnico?
Quando si parla di riqualificazione mi viene la pelle d'oca.
Riqualificare per quelli del Poli significa fare un campus all'interno della città. Significa privatizzare vie pubbliche, vedi via Pascal, impedendo la libera circolazione delle persone.
Significa fare "oasi" che altro non sono che erezione di steccati.
Quale perversa idea spinge la giunta Pisapia a farsi fare dei progetti da un soggetto che poi non ci mette il becco di un quattrino? Non rischia niente di suo? Non ricordo che nel programma elettorale della giunta Pisapia vi fosso lo slogan "TUTTI AL CINEMA" (d'estate)
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