Autore: Francesco Lauria
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Premesso che sottoscrivo il testo dell'amico Beppe, posso dire che questa vicenda ha purtroppo dei connotati territoriali che attraversa i partiti.
In Consiglio di zona tutta la coalizione di governo (PD e SEL inclusi) hanno sempre contrastato il progetto (ci sono mozioni approvate).
Anche a livello Milanese SEL e il Forum della Salute in particolare - sono sempre stati chiari contro questo progetto.
A Sesto invece sia il PD che SEL hanno assunto una posizione favorevole, purtroppo aggiungo io, forse perchè sono state sottovalutate le "logiche forti" che hanno mosso sin dall'origine l'idea della "Città della Salute" che potremmo tranquillamente chiamare "Città del Business Edilizio".
Credo comunque, alla luce di questi gravi avvenimenti, che anche i più "tipedidi" capiranno che quel progetto non ha nessun senso e che va trovata da subito una soluzione per l'Istituto Besta - che è in sofferenza da anni - e per il quale altri anni di attesa rischiano di comprometterne la qualità e il futuro della sua ricerca.
In questo senso mi aspetto che il Comune di Milano faccia una proposta di collocazione alternativa anche riutilizzando spazi che si sono resi disponbili in questi anni (Niguarda ?).
L'Istituto dei Tumori invece non ha bisogno nell'immediato di spazi dato che può sfruttare gli investimenti fatti negli scorsi anni, e con ciò otterremmo tre risultati:
1) sistemazione dei due Istituti e della loro esigenza di miglioramento della ricerca e dei servizi ai cittadini,
2) Risparmio di molto danaro pubblico che in questa fase può essere utilizzato meglio,
3) Un colpo al quel mondo di affaristi che usano la politica e il danaro pubblico per scopi privati alla faccia della tanto decantata efficienza del privato.
Francesco Lauria
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