Nulla da eccepire sul fatto che bisogna infondere ottimismo in un periodo di crisi.
E nulla da eccepire sul fatto che quando si guarda un bicchiere, nello spirito sopra descritto, sia meglio guardare la parte del mezzo pieno piuttosto che quella del mezzo vuoto.
Ma l'articolo proposto parmi che a furia di guardare il lato pieno del bicchiere abbia fatto tracimare il contenuto.
Lo stesso Michele Sacerdoti intervenuto il 4 dicembre alla presentazione dei fornitori dei servizi di coworking accreditati in zona 3 e dei progetti dei coworkers non ha potuto non sottolineare come la partecipazione sia stata inferiore alle attese. Al più l'affluenza presso l'auditorium della biblioteca Valvassori Peroni è stata di una quindicina di persone interessate e il tutto poteva dirsi si era trasformato da incontro a una cittadinanza interessata al tema a un incontro di un gruppo di lavoro. Di certo chi ha partecipato era desideroso di sapere. Giuseppina Corvino della direzione centrale Politiche del Lavoro e Sviluppo Economico del Comune ha fornito più dati, tra questi, quello relativo alla lista delle aziende di coworking milanesi accreditate: 24. Purtroppo la presentazione dei fornitori dei servizi di coworking accreditati in zona 3 non v'è stata. I sottoposti di Giuseppina Corvino non avevano caricato i dati sul portatile e quindi non aveva le slide da proporre. Per questo ha chiesto scusa agli astanti e forse anche per questo Giuseppe Caravita ha sopperito intervistandola.