Autore: Roberta Secchi
Data:
patrimonio culturale e sociale da tutelare
Lo sgombero del Centro Sociale Leoncavallo, avvenuto nel mese di agosto, rappresenta un momento critico per la vita culturale e associativa di Milano. In un periodo in cui la città è chiamata a ripensare il proprio sviluppo urbanistico, sociale e culturale, la chiusura di uno spazio così significativo rischia di privare la comunità di un luogo di aggregazione, creatività e partecipazione.
Un’eredità culturale e sociale da non disperdere.
Il Leoncavallo ha ospitato, nel corso degli anni, attività artistiche, musicali e sociali che hanno contribuito a rendere Milano più viva e inclusiva. Pur nella complessità della sua storia, questo luogo ha saputo essere un laboratorio di idee, espressioni artistiche e relazioni.
Un invito al dialogo e a soluzioni condivise.
Non riteniamo accettabile che la soluzione a dinamiche urbane complesse sia la semplice cancellazione di esperienze radicate. In molte città europee si è dimostrato possibile integrare spazi creativi e interessi economici, favorendo nuove forme di collaborazione tra pubblico, privato e realtà sociali.
Chiediamo alle istituzioni competenti di:
• avviare un confronto aperto con le realtà culturali e associative coinvolte;
• tutelare il patrimonio artistico e sociale costruito negli anni;
• valutare soluzioni che mantengano viva la funzione aggregativa e creativa di questo spazio.
Invitiamo cittadini, associazioni e operatori culturali a sottoscrivere questo appello per promuovere una visione di città capace di coniugare sviluppo urbanistico e tutela delle esperienze che ne arricchiscono l’identità.
Milano ha bisogno di luoghi che uniscano, non che scompaiano. Sosteniamo insieme questa prospettiva.
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