Autore: Emanuele Breveglieri
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Libertà di cosa in questa città?
I cittadini, appena organizzano una manifestazione, un evento, un momento di socialità che abbia un riscontro da un numero sufficiente di persone vengono subito messi di fronte al fatto che c’è sempre bisogno di un "aiutino"...
Gli amministratori cittadini, in special modo quelli di rango più basso, sono poco avvezzi ad essere esclusi da ciò che funziona ed hanno paura delle iniziative dal basso; si perché funziona così poco a livello di quartieri, qui nella splendida e luccicante Milano, che appena c’è qualcosa che marcia bene bisogna metterci sopra il logo del Municipio coinvolto, così si prendono punti presso il partito di riferimento.
Le iniziative autonome non sono sotto controllo e possono sfuggire di mano, far vedere che, anche senza l’aiuto “degli amici” le cose si possono fare.
Giro di Giostra ne è un esempio.
Quando ha cominciato a totalizzare 5/6000 presenze ad edizione a qualcuno sono luccicati gli occhi, perché se per me erano 5/6.000 persone che giocavano in libertà, per qualcun altro erano solo 5/6.000 potenziali elettori da mostrare ai Pisapia o ai Sala di turno.
Quindi? Quale libertà?
Certo, GdG mi manca, come mi manca la libertà, in questo momento, a Milano.
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