Autore: Michele Sacerdoti
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Il Municipio 3 ha approvato il progetto del Politecnico per l'area tra via Bonardi e la piscina Ponzio condizionando il parere positivo a che non ci sia un accesso diretto dai giardini del centro balneare Romano (conosciuti come giardini di via Zanoia) e non ci sia permeabilità visiva o fisica tra il campus e il giardino - dovuta all'ipotesi di sostituzione di parte del muro perimetrale con un parapetto basso vetrato - che non garantisce la protezione e l'uso dedicato ai bambini, coerentemente con quanto deliberato con la mozione del consiglio di municipio 3 n. 7 del 26.10.2017, secondo cui l'area dei giardini di via Zanoia deve essere mantenuta come "parco giochi pubblico, gratuito, protetto e fruibile tutto l'anno".
Sono intervenuto dal pubblico a inizio seduta illustrando lo studio delle ombre da me effettuato che dimostra che il nuovo edificio B non rende il giardino fruibile in inverno dato che blocca il sole dal lato sud mettendo all'ombra una superficie di 600 mq a partire dal muro perimetrale fino al centro del giardino nei mesi di dicembre e gennaio. E' necessario un arretramento dell'edificio ed un suo abbassamento.
Il presidente della commissione Territorio Monzio Compagnoni ha sostenuto che l'altezza di 15 metri da me calcolata era eccessiva ma i dati della carta tecnica del comune e il progetto presentato la confermano.
L'ex-consigliere Gabriele Antonio Mariani ha chiesto di imporre il rispetto della norma del regolamento edilizio che impone una distanza minima di 5 metri dal muro di confine.
Un emendamento del M5S per chiedere al progettista uno studio dell ombre sulla base del quale approvare o meno il progetto è stato respinto dalla maggioranza come pure respinto un emendamento che chiedeva il rispetto dell distanza di 5 metri.
Il parere è stata approvato con i voti della maggioranza (16), l'opposizione ha votato contro (7) nonostante un appello del capogruppo della maggioranza di approvarlo.
Ho verificato sul posto che l'edificio può essere tranquillamente arretrato rispetto al giardino e che le 5 aule previste, una per piano, sono in eccesso rispetto alle due esistenti nel "sottomarino" che viene demolito e che le altre 3 aule sono dovute al fatto che il progetto vuole svuotare il piano terreno del Trifoglio dove ci sono 3 aule di varie dimensioni, cosa non necessaria.
Alcuni rendering del progetto si possono trovare su urbanfile http://blog.urbanfile.org/…/milano-citta-studi-progetti-in…/ da cui si vede esattamente l'altezza del nuovo edificio B tra il Trifoglio e l'edificio di Viganò su via Ampere.
Gli schizzi di Piano confermano che questo edificio non era previsto nel suo progetto.
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