Autore: michela
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Buongiorno, magari dico un'ingenuita' ma abbiate pazienza. Ho sentito parlare il rettore della Statale del progetto. Secondo quanto diceva gli edifici di citta' studi sono ristrutturabili con criteri moderni per le facolta' scientifiche solo a costi elevatissimi per via dei laboratori, non tanto per le aule (mi chiedo allora perche' per l'area della ricerca del CNR, dove sono per lo piu' laboratori, si sia invece scelto di ristrutturare: sarebbe costato meno fare edifici e laboratori nuovi?). Quindi, nonostante I costi per il trasferimento all'expo siano alti e non siano sostenibili con I fondi della statale (quindi la copertura deve arrivare dal governo), neanche considerando I 100 milioni di euro che mettono in conto dalla vendita degli edifici in città studi (che mi sembra una cifra veramente esagerata e lontana dalla realtà per eccesso), alla fine costerebbe meno che ristrutturare decentemente, oltre al problema di avere I cantieri all'opera durante le lezioni.
Comunque il rettore ha sottolineato che questo problema di "difficoltà a ristrutturare" c'e' solo per le facolta' scientifiche che secondo lui e' giusto che si spostino fuori dalle grandi citta' per costruire nuovi edifici piu' moderni, mentre "per gli studenti di giurisprudenza" (cito testualmente dal suo discorso) il problema non si pone e vecchi edifici possono andare bene per cui stanno cercando la disponibilità di altri edifici in centro per dare piu' spazio agli studenti delle facolta' umanistiche che ora stanno stretti.
Qui mi perdo: hanno da un lato edifici che lasceranno vuoti e che non penso che venderanno facilmente (e non lo pensano neanche loro), dall'altro cercano edifici in una delle zone più care del mondo? Per evitare qualche fermata di metropolitana mentre gli studenti di scienze li mandano a Rho senza problemi?
Ma perche' non trasferiscono una parte delle facolta' umanistiche a citta' studi e vendono qualche edificio in centro che avrebbe molta più richiesta e frutterebbe senz'altro di piu' della vendita degli edifici e dei terreni (perche' hanno anche dei terreni inutilizzati a Rubattino, tra l'altro) di citta' studi? Magari tenendo uno o due degli edifici piu' significativi in centro. Non credo che il centro di Milano corra il rischio di desertificazione … e anche gli studenti delle facoltà umanistiche avranno piu' spazio
Poi ho altri dubbi: uno dei punti di forza sarebbe mettere insieme I ricercatori delle varie facolta' scientifiche, che comunque gia' ora non sono distanti, ma per fare questo separano le facoltà scientifiche da Ingegneria e dall'area della ricerca del CNR con cui ci sono collaborazioni strettissime? Mmmhhh….
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