Commissione Territorio e Urbanistica: relazioni di programma
Un paesaggio racconta il senso del rapporto tra una comunità e il suo territorio e noi vogliamo far sì che i cittadini di Zona 3 quel senso lo ritrovino.
(Gabriele Mariani)01/06/2011
COMMISSIONE A TERMINE
URBANISTICA
Relazione di programma
0. Premessa
La
morfologia urbana della zona 3 , nelle strade e nelle piazze, nei
vuoti e nei pieni, e’ l’impronta
dei piani urbanistici che ne hanno regolato la crescita nel tempo.
Il Piano
Pavia-Masera (1912)
ha istituito la maglia regolare dai bastioni di Porta Venezia alla
circonvallazione, Il Piano
Albertini (1933)
ha invece individuato in quegli interventi che la
città ottocentesca aveva allontanato (industrie, scali e stazioni
ferroviarie) i fuochi dell’espansione.
La
Zona 3 presenta dunque un impianto urbanistico duale , accentuato
dalla netta barriera della
cinta ferroviaria: a ridosso di Porta Venezia quartieri
morfologicamente compiuti, funzionalmente
omogenei e con altissima densità abitativa (20.000 ab/Kmq), in
periferia quartieri
con mix funzionale e tipologico più vario e meno densamente abitati
(all’Ortica non si
arriva a 1000 ab/Kmq) .
Queste
due diverse forme di città sono anche caratterizzate da una
differente composizione
sociale dei cittadini che vi risiedono.
E’
necessario cooperare con questa amministrazione per dare luce e nuova
centralità alle
periferie recuperando i valori identitari presenti nei vecchi borghi
della Zona promuovendo
il recupero e la restituzione dell’ identità locale.
Questa
premessa costituisce quindi la chiave di lettura di come questa
commissione intende
operare per favorire e promuovere buone politiche di riqualificazione
e sviluppo urbano
sensibili alle specifiche condizioni tipologiche, morfologiche e
sociali del contorno, coordinando
le dinamiche economiche con una urbanistica sostenibile
caratterizzata dal rispetto
dell’ambiente e dal risparmio del suolo.
La
Commissione a termine “Urbanistica”:
- effettuerà le istruttorie preliminari al fine di consentire al Consiglio di zona di manifestare la propria volontà in materia di governo del territorio
- effettuerà le istruttorie preliminari al fine di consentire al Consiglio di zona di esprimere i pareri sui Permessi di Costruire
- lavorerà inoltre in raccordo con la Commissione Qualità dell’ambiente urbano e mobilità e con la Commissione Territorio mantenendo come punti di riferimento, da un lato richieste proposte ed esigenze dei cittadini, dall’altro gli assessorati competenti.
1. PGT e Regolamento Edilizio
Nelle more di una definizione della linea che verrà adottata dal Consiglio Comunale relativamente al PGT , si anticipa il fatto che, qualora prevalesse una revisione piu’ o meno profonda dello stesso, questa commissione urbanistica sarà attenta e disponibile nel collaborare alla definizione delle più opportune strategie a tutela degli interessi delle diverse componenti sociali ed economiche che risiedono ed operano in Zona 3 attraverso le seguenti strategie:
- relativamente al Documento di Piano, essere parte attiva all’ interno di una programmazione negoziata sulle parti del territorio interessate dagli ATU presenti e/o futuri (scalo Lambrate, caserma Rubattino, area Don Calabria); in sintonia con le osservazioni fatte in sede di approvazione del PGT, osservazioni trascurate dalla precedente amministrazione, si intende generalmente necessario ridurre (in taluni casi drasticamente) le volumetrie di previsione in favore della percentuale di superfici a verde,
- relativamente al Piano dei Servizi impegnandosi al fine di sfruttare appieno le possibilità offerte relativamente alla incentivazione della promozione di nuovi servizi anche da parte del privato sociale nell’ottica della sussidiarietà,
- relativamente al Piano delle Regole, cooperare per correggere quegli aspetti formali-prescrittivi che potranno mettere più a rischio il tessuto urbano consolidato e di recente formazione della Zona,
- contribuire con puntuali e incisive osservazioni da condividere con la cittadinanza alla prossima revisione del Regolamento Edilizio, già da tempo in programma.
2. Piani attuativi e Permessi di Costruire
Nell’ottica
di una urbanistica sempre più partecipata, si ritiene essenziale il
fatto di potersi esprimere
con un giudizio deliberativo in merito a qualità e contenuti dei
progetti grandi e piccoli
che cambiano la città e influiscono sulla vita di tutti i cittadini.
Alcuni
dei criteri in base ai quali verrà espresso tale giudizio saranno la
compatibilità dei singoli
progetti con la morfologia del contesto, la loro sostenibilità
energetica quale valore sociale
intrinseco dell’intervento, il corretto riuso dell’esistente
finalizzato al risparmio del suolo
urbano, una positiva formazione di mix sociale .
A
tale scopo, l’assetto decisionale dell’Edilizia Privata del
Comune di Milano, che esclude dalle
competenze delle commissioni zonali l’esame delle D.I.A. onerose,
deve essere cambiato
senza indugio: poiché l’attuale quadro normativo e regolamentare
consente edificazioni
e superfetazioni di grande impatto socio–ambientale attraverso
l’utilizzo dello strumento
della DIA, anche tale pratica edilizia deve poter essere oggetto di
un parere a livello
zonale.
3. Urbanistica e ambiente in Zona 3
E’ cosa ovvia affermare come una buona urbanistica possa contribuire in modo sostanziale a generare un buon ambiente. Nel pieno rispetto delle specifiche competenze delle varie commissioni, si intende collaborare con esse attraverso gli strumenti propri di questa commissione al fine di contribuire congiuntamente a generare proposte e azioni tese al miglioramento della qualità urbana nel suo complesso.
Alcuni degli ambiti nei quali e’ possibile agire sono i seguenti:
- Disincentivazione al cambio d’uso ove esso configuri la sostituzione degli esercizi commerciali al piano terra con unità residenziali (prassi evidente nelle vie secondarie dei quartieri intorno a porta Venezia) per mantenere vivo il commercio di prossimità ed il tessuto sociale ad esso collegato
- Contrasto al cambio d’uso ed all’uso improprio delle attività commerciali (chioschi ed edicole)
- Attivazione di procedure per opporsi alla sostituzione delle autorimesse private esistenti in soprassuolo, ad esempio quelle nei cortili, affinché non siano oggetto di sostituzione edilizia che ne elimini la funzione originaria
- Incentivazione alla realizzazione di parcheggi per residenti in soprassuolo in edifici a ciò unicamente destinati (parking building) attraverso l’uso degli standard, della perequazione o dell’esproprio
- Vigilanza sulla effettiva corrispondenza fra la destinazione urbanistica degli immobili e l’effettivo uso degli stessi, in particolar modo per gli immobili che nel PRG ancora vigente sono classificati come C3.
4. Expo anche in Zona 3
Questa
amministrazione ha il chiaro obiettivo di fare di Expo un evento
diffuso e sostenibile.
La
nostra zona già possiede spazi ed infrastrutture, sia in centro che
in periferia, prima fra tutte
il polo universitario, ma anche i parchi di cintura e gli impianti
sportivi e, nel quartiere di Porta
Venezia, una notevole concentrazione di gallerie d’arte, che
possono essere largamente
utilizzati per far sì che alcuni degli eventi di tale manifestazione
possano trovare
qui la loro sede.
Si
intende dunque collaborare con questa amministrazione, con gli
operatori economici, culturali
e sociali per raggiungere questo importante obiettivo.
Il candidato presidente
Gabriele Antonio Mariani
COMMISSIONE TERRITORIO
Relazione di programma
Premessa :La buona amministrazione si dimostra a partire dal livello di manutenzione e dalla appropriatezza d'uso dello spazio collettivo fatto di beni immobili di proprietà' comunale, strade, piazze, prospettive verdi e prospettive architettoniche.
L'uso e
l'abuso che questa città ha fatto dei suoi spazi pubblici aperti
riflette l'assenza di un'idea
più' generale per governare e valorizzare il complesso mix sociale,
economico e funzionale
delle sue varie parti .
Nelle zone
a più' forte densità abitativa si assiste maggiormente ad un uso
improprio e disordinato
di strade e marciapiedi, una gestione il più delle volte
inappropriata che genera a livello
empatico una complessiva immagine di disordine .
Nelle zone
più' periferiche, anche se sottoposte ad una minore pressione d'uso
è spesso il semplice
stato di abbandono a mostrarci una città che in questi anni non ha
saputo o non ha voluto
portare identità alle sue periferie.
La Zona 3
riflette pienamente questo stato di cose: superfici orizzontali e
verticali sono in generale stato di disordine.
Ad
esempio, le superfici sotto gli alberi dei grandi viali (Viale
Lombardia, Viale Abruzzi, l'asse Castelmorrone/Eustachi) sono
ostaggio di parcheggio indiscriminato definito "sosta tollerata"
, le strade secondarie presentano generalmente calibri stradali
inappropriati al loro effettivo uso ed i marciapiedi sono ostaggio
anch'essi delle auto in sosta parassitaria, la forma, dimensione e
collocazione dei supporti pubblicitari e' indifferente al loro
impatto estetico ma solo in funzione della resa economica degli
stessi.
Obiettivi:
I
cittadini milanesi , attraverso il voto ai cinque referendum
sull'ambiente , hanno dato un chiaro
segnale di cosa vogliono per Milano.
Vogliono
piste ciclabili, più' verde, minore consumo di suolo.
Questi
obiettivi si devono e si possono raggiungere attraverso il lavoro
coordinato e programmato
di più' ambiti con una diversa attenzione, gestione e progettazione
dello spazio
pubblico.
La competenza di questa commissione in tema di "lavori pubblici" la impegna ad interventi di approfondimento e propositivi, ovviamente in collaborazione con la commissione "Qualità dell'ambiente urbano e mobilità" sulle opere necessario per rispondere agli obiettivi sopra citati in merito alla progettazione di piste ciclabili, al calibro delle strade, alla possibile riorganizzazione della sosta in superficie, soprattutto pensando ai lavori imminenti di realizzazione della corsia preferenziale per la linea 92 e alla richiesta, già avanzata con apposita delibera da questo Consiglio di Zona, di intervento a lotti con contemporanea riorganizzazione della sosta in superficie nelle strade vicine.
Il patrimonio edilizio di proprietà comunale versa purtroppo in uno stato di trascuratezza quando non addirittura di degrado per quanto riguarda sia gli edifici residenziali sia quelli che sono attualmente sede di servizi, scolastici e non. Basti ricordare il problema della bonifica dall'amianto di interi edifici residenziali (come il villaggio "Le casette" di via Civitavecchia) o il problema delle insufficienti manutenzioni ordinarie e straordinarie degli edifici scolastici o anche il problema dei numerosi progetti di ampliamento e ristrutturazione di edifici pubblici destinati ad altri servizi (come quelli relativi alla cascina Melghera attualmente sede del Centro Anziani Sorriso).
Occorre qui un intervento propositivo e di sollecitazione da parte del Consiglio di Zona attraverso questa commissione in quanto competente sui lavori pubblici, ovviamente in collaborazione con le commissioni "Educazione e istruzione pubblica" e "Politiche sociali", in attesa delle opportune deleghe in termini di "gestione e manutenzione ordinaria degli edifici comunali".
Particolare attenzione dovrà essere prestata all'utilizzo delle aree demaniali sia quando sono direttamente gestite dal Comune e utilizzate dalla collettività dei cittadini, sia quando sono affidate a privati attraverso apposite convenzioni. Queste convenzioni dovranno essere analizzate e, quando sia utile e possibile, revocate o modificate per restituire le suddette aree all'utilizzo pubblico sia come spazi aperti sia come aree destinate alla realizzazione di nuovi servizi.
La Commissione lavorerà in raccordo con la commissione Qualitàdell'ambiente urbano e mobilitàe con la commissione Urbanistica mantenendo come punti di riferimento, da un lato richieste proposte ed esigenze dei cittadini e dall'altro gli assessorati competenti.
Gli obiettivi di questa commissione sono i seguenti:
-
seguire da vicino tutte le problematiche connesse allo stato manutentivo ed all'uso dei marciapiedi e delle strade favorendo azioni tese ad un loro uso secondo gli obiettivi di questa Amministrazione , primo fra tutti una maggior cura degli spazi
pubblici urbani. -
Verificare di concerto con il Reparto Strade competente per la zona una serie di interventi standardizzabili ed a basso costo per la ordinata perimetrazione delle aree pedonali e delle aree verdi
-
intervenire nei processi di riqualificazione dello spazio pubblico per ottenere una netta separazione delle funzioni su di esso insistenti (verde d'arredo, piste ciclabili, sosta, mobilità).
-
promuovere interventi di riqualificazione delle sezioni viarie che, agendo sulla relazione fra calibro stradale e calibro dei marciapiedi possano recuperare spazio per la sosta a raso
-
contrastare con adeguati interventi la tendenza alla fagocitazione del suolo pubblico da parte di funzioni private quali la sosta parassitarla o l'occupazione commerciale irregolare
-
Promuovere opere a presidio delle alberature esistenti
Con
la previsione di un progressivo decentramento di competenze e
deleghe, sarà inoltre essenziale che
- diventino di competenza locale la gestione e manutenzione ordinaria delle case popolari di proprietà comunale ,
- siano date competenze per la promozione in zona , attraverso la futura Agenzia per la casa, del mercato dell'affitto sociale e agevolato alla portata dei redditi delle famiglie e degli studenti,
-
Siano individuate strategie e procedure affinché la Zona, attraverso il lavoro anche di questa commissione, possa collaborare con l'ente centrale nella definizione della destinazione alla zona di una parte degli oneri di urbanizzazione per gli interventi edilizi qui localizzati
Il candidato presidente