Nuovi italiani e ruolo dei media. Comune di Milano e Consolato americano insieme per le nuove cittadinanze

Nuovi italiani e ruolo dei media. Il tema è stato al centro del convegno realizzato dal Comune di Milano e dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America svoltosi questo pomeriggio nella Sala Alessi di Palazzo Marino. Al convegno è intervenuta Mona Eltahawy, giornalista nata in Egitto e cittadina americana dal 2011, che ha vissuto in prima persona, e documentato dalle colonne di prestigiosi quotidiani americani, l’esperienza di migrante.
Il convegno è stato aperto dagli interventi dell’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e dal Console generale degli Stati Uniti d’America, Kyle Scott.
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“I figli di cittadini di origine straniera, nati e cresciuti in Italia sono e devono essere considerati come portatori sani di cittadinanza. Lo sono a scuola, nelle loro professioni, attraverso i blog e i social network. Il loro ruolo nel comunicare i frutti dell’interazione tra culture è fondamentale in tutte le società”, ha detto l’assessore Majorino. “Mona Elthaway, la prima giornalista egiziana a lavorare per un’agenzia di stampa occidentale in Israele, ne è l’emblema. Ringrazio il Consolato degli Stati Uniti – ha concluso l’assessore – per questa occasione e per l’appassionata collaborazione sulle questioni della cittadinanza e dell’integrazione. Uno scambio proficuo che è stato per me e per l’Amministrazione comunale una continua fonte di ispirazione su questi temi”.

“È un onore per il Consolato generale degli Stati Uniti a Milano cooperare con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano su un tema così attuale per l’Italia e gli Stati Uniti come quello dei nuovi cittadini”, ha dichiarato nel suo intervento il Console generale Scott. “Mona Eltahawy, giornalista nata in Egitto e cittadina americana, è un esempio di quanto i nuovi cittadini possano contribuire alla prosperità e allo sviluppo del Paese che li ospita. L’immigrazione è considerata una risorsa preziosa nel mio Paese, dove esiste una lunga tradizione di apertura e integrazione”. Il Console ha poi aggiunto: “Ci pare che l’Italia stia lavorando per cambiare il proprio approccio all’accesso alla cittadinanza, e che vi sia un fervido dibattito sul futuro dei giovani di seconda e terza generazione. In questo senso, il lavoro dell’assessorato alle Politiche sociali rappresenta un laboratorio per lo sviluppo di un approccio che potrebbe estendersi al resto del Paese. Di recente, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sottolineato l’immenso contributo che gli immigrati danno alle società che li ospitano e la necessità che questo venga riconosciuto. Mi sembra che Milano stia lavorando con impegno e lungimiranza in questa direzione”.

Al tavolo dei relatori hanno partecipato: Emanuele Nitri (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, UNAR-Lombardia), Alessandra Coppola (Corriere della Sera), Randa Ghazy (giornalista e scrittrice) e Augustin Mujyarugamba (Nuovi Cittadini TV), moderati dal professor Paolo Branca, docente di Lingue e letteratura araba all'Università Cattolica di Milano. Hanno partecipato inoltre: Sumaya Abdel Qader, Martino Pillitteri, OuejdaneNejri, Akram Idries, Imane Barmaki, Susanna Tamimi, Lubna Ammoine.

Viviamo in un mondo in cui sono presenti 200 milioni di migranti. Cambiano la società e le modalità con cui le persone si informano e acquisiscono le notizie. L’incontro ha offerto spunti di riflessione sul ruolo specifico svolto dai media nel definire il profilo dei “Nuovi Italiani” ed esplorare il panorama dei media tradizionali, dei social network e degli ormai numerosi blogdei cittadini di origine straniera.
Le nuove modalità di comunicazione possono essere una guida innovativa anche per le persone che vogliono inserirsi in una nuova società e fare da ponte tra il Paese ospitante e il Paese di provenienza. La sfida posta dal fenomeno dell’immigrazione e, insieme, dalla modernità è infatti quella di promuovere la partecipazione e le idee dei “Nuovi Cittadini” e di riconoscere loro un ruolo più interattivo.

Il programma, messo a punto dall’assessorato alle Politiche sociali e dal Consolato generale degli Stati Uniti a Milano, ha affrontato il tema di come dare maggiore visibilità sui media alle idee e alle proposte dei giovani di seconda generazione.

Mona Eltahawy. Biografia
Vincitrice di numerosi premi e relatrice a livello internazionale su questioni legate al mondo arabo e musulmano, Mona Eltahawy vive a New York. Prima di trasferirsi negli Stati Uniti, nel 2000, ha svolto per lungo tempo la professione di giornalista in Medio Oriente. Ha lavorato per quasi sei anni come inviata dell’agenzia di stampaReuters,ed è stata corrispondente per vari organi di stampa in Egitto, Israele, Palestina, Libia, Siria, Arabia Saudita e Cina. I suoi editoriali sono stati spesso pubblicati su importanti testate internazionali, tra cui il Washington Poste l’International Herald Tribune. In alcune occasioni è stata anche invitata come opinionista in trasmissioni televisive. Nel 2005 è stata nominata Leader Musulmana del Futuro dalla Società Americana per il Progresso Musulmano ed è membro del gruppo di consulenti di comunicazione di Musawah, il movimento globale per la giustizia e l’uguaglianza nella famiglia musulmana.

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