Vicesindaco e Console Cinese visitano scuola di Chinatown

Guida: “Nell’istituto di via Giusti tanti progetti per l’integrazione aiutano a migliorare i rapporti con la comunità cinese” ()
La vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida e il Console generale cinese a Milano Liang Hui hanno visitato questa mattina il plesso scolastico di via Giusti formato dalla primaria Giusti e dalla secondaria di primo grado Panzini. Il dirigente scolastico Roberto Bellini ha presentato il lavoro per l’integrazione fatto a partire dall’anno scolastico 2008-2009, per migliorare l’inserimento dei bambini cinesi nelle attività didattiche.

Tra i progetti attuati ci sono la realizzazione dei laboratori di lingua italiana, la produzione dei libretti scolastici e della modulistica tradotti in cinese, l’attivazione di servizi di mediazione per favorire la relazione tra la scuola e le famiglie cinesi, lo svolgimento di un’attività di orientamento per gli alunni. In particolare, è stato segnalato il volontariato degli studenti dei licei Berchet e Parini nel doposcuola ai bambini. Alla visita era presente anche il preside del liceo paritario comunale Manzoni, Giuseppe Polistena che, insieme alla vicesindaco, ha annunciato una prossima convenzione con le scuole di via Giusti per permettere agli studenti del liceo di vedere riconosciuta con i crediti formativi l’attività di volontariato nel doposcuola.

“Milano è una città globale – ha detto la vicesindaco Guida – e la presenza di alunni stranieri è ormai una realtà consolidata. Lavorare nelle scuole non è facile ed è per questo che bisogna valorizzare e diffondere gli interventi positivi fatti per l’integrazione. Sono rimasta favorevolmente colpita dalla visita di oggi, perché qui ho trovato una serie di progetti davvero interessanti e innovativi. Intervenire in questo modo nelle scuole, collaborando attivamente anche con le famiglie, significa migliorare il rapporto con la comunità cinese con benefici che ricadono sulla vita e il benessere di tutta la città”.

“Qui avevamo un problema: i genitori italiani non iscrivevano più i figli nelle nostre scuole perché pensavano che l’alta presenza di stranieri rallentasse l’azione educativa. Negli ultimi anni, grazie al lavoro fatto, la tendenza è stata invertita. Alla Panzini, ad esempio, si è passati dai 199 italiani iscritti nel 2008-2009 ai 349 dell’anno in corso”, ha spiegato il dirigente scolastico Roberto Bellini.

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