COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI: RELAZIONE PROGRAMMATICA

La commissione per le Politiche Sociali, a fronte delle numerose realtà presenti nella zona e delle tante domande, quindi bisogni, a cui dare una risposta, deve necessariamente essere un organo di decentramento amministrativo, ai sensi dell'articolo 41 del Regolamento del Decentramento Territoriale, funzionante e presente sul territorio per promuovere e programmare attività nell'interesse dei cittadini.   ()

 Le politiche sociali sono un investimento, non di costo: ricostruirle è motore di sviluppo. 

Investire nelle Politiche Sociali non significa cercare di gestire le situazioni già esplose, in cui l'intervento è destinato ad arginare problemi ormai cronici, ma creare, abbandonata la logica dell'emergenza, politiche di prevenzione che sappiano promuovere la Cultura della Salute e offrire una rete di servizi al cittadino per le quali il Consiglio di Zona diventa un importante interlocutore. Tutto ciò considerando sempre il prezioso contributo di chi ha già operato in un determinato settore e in continuità con la precedente Commissione "Servizi Sociali/Salute" formatasi nell'anno 2006, nell'ottica di una politica di partecipazione che porti a migliorare sempre più il sistema di aiuto. 

Una nuova stagione di impegno per la nuova commissione "Politiche Sociali" che promuove l'integrazione tra servizi sanitari, socio sanitari e sociali e che vuole offrire percorsi unitari che mirino alla continuità e al mettere in rete le tante realtà esistenti. 

Una politica sociale che miri a fare attenzione alla domanda e, verificando l'adeguatezza dei servizi offerti, a creare percorsi di cura con le associazioni presenti sul territorio. 

E' importante perciò conoscere e sostenere tutti i soggetti che nella zona 3 svolgono attività sanitarie, socio-assistenziali e educative a favore in particolare dei disabili, dei malati, dei minori abbandonati, degli emarginati, dei poveri, degli anziani, degli stranieri e dei portatori di handicap, approfondendo il tipo di attività svolte e i servizi proposti, per offrire al cittadino la possibilità di essere informato e quindi poterne usufruire. 

Tuttavia può accadere che i servizi alla persona esistenti siano insufficienti rispetto ai bisogni; sarà perciò necessario come Consiglio di Zona valorizzare quello che già esiste, ma anche impegnarsi per la creazione del nuovo.  

In ultimo, si ritiene indispensabile la collaborazione, verificandone la possibilità, con le altre commissioni su aree d'intervento comuni, in particolare: Commissione Educazione e Istruzione Pubblica, Commissione Cultura e Socialità e Commissione Sport e Benessere. 

 Di seguito i punti principali del programma di commissione: 

 a) Mantenere e potenziare il rapporto di collaborazione con i Centri Anziani Zonali esistenti e le RSA 

Vi è la necessità di proseguire i rapporti tra il Consiglio, instauratosi durante i precedenti cinque anni, e i Centri Multiservizi Anziani zonali presenti quali “Sorriso” e “Ricordi”, partecipando e promuovendo attività e iniziative per il tempo libero dedicate alla comunità di anziani e rendendo queste proposte conosciute e fruibili da tutti. Inoltre si prospetta un miglior coordinamento dei servizi dei centri già presenti volto a potenziarne il funzionamento. 

Si vuole approfondire i rapporti anche con le RSA, convenzionate o meno con l'amministrazione comunale, per creare sinergie orientate ad aiutare la persona anziana a mantenersi membro attivo della società civile. 

 b) Promuovere  iniziative e l'apertura di nuovi spazi per la terza età al fine di ridurre la condizione di abbandono 

A fronte della crescente richiesta, si considerano i due unici Centri Multiservizi Anziani  insufficienti per l'intera comunità anziana presente sul territorio di zona; pertanto si ritiene necessario contribuire all'apertura di nuovi spazi che promuovano la coesione sociale e la condivisione, e che siano accessibili da chiunque versi in stato di bisogno.  

Si intende sostenere anche momenti di aggregazione per combattere la solitudine e il disagio, come feste, gite, rappresentazioni teatrali, laboratori e altre attività ludiche e ricreative.  

Il Consiglio di Zona si impegna a garantire capillarmente sul territorio la presenza di Centri Socio Ricreativi per anziani, capaci di valorizzare la persona non solo come soggetto di assistenza, ma anche come risorsa a cui affidare responsabilità di gestione di attività e spazi pubblici.  

c) Maggiore attenzione all'assistenza domiciliare per gli anziani 

Si prospetta di potenziare una rete di assistenza già presente, ma debole, necessaria a far fronte ai problemi di indigenza e mobilità dell'anziano, creando sinergie con le associazioni presenti sul territorio e rendendo il servizio a disposizione di tutti. 

 d) Istituzione di sportelli di aiuto per la cittadinanza: 

E' doveroso fornire degli sportelli specifici e gratuiti per alcune esigenze dei cittadini, con il fine di orientare, informare ed essere interlocutori efficaci nelle diverse situazioni di disagio. I suddetti, secondo specifici progetti, potranno essere gestiti da associazioni, ma anche da volontari affiancati da professionisti del settore.  

Gli sportelli non solo saranno dei presidi sul territorio, ma anche luoghi di sostegno, tutela e assistenza per quanto riguarda le differenti problematiche. 

- SPORTELLO ANTIMAFIA : nell'intento di vigilare sul rispetto alla legalità, facendo attenzione in particolare al contrasto alle mafie. Uno sportello che offra supporto alle vittime e informazioni sul tema, ponendosi come obiettivi la prevenzione e la diffusione di una cultura alternativa rispetto a quella che fonda la sua forza sulla prevaricazione e l'omertà. 

- SPORTELLO LAVORO E PRECARIATO: con lo scopo di offrire assistenza legale e giuridica sul tema, aggiornando chiunque ne avesse bisogno, con particolare attenzione al mondo del precariato, sulla normativa vigente a tutela del lavoratore e informando sulla sicurezza sul lavoro. 

Inoltre si intende con questo sportello anche accompagnare nuovi imprenditori nella gestione burocratica e formale di nuove imprese, aiutandoli a gestire il progetto e il bilancio anche dal punto di vista contabile. 

- SPORTELLO IMMIGRAZIONE: si propone di fornire orientamento e sostegno ai cittadini immigrati di diverse culture per promuovere il lavoro nel rispetto della legalità e l'integrazione, garantendo il riconscimento dei diritti fondamentali. 

Lo sportello informativo vuole puntare all'aiuto per il disbrigo di pratiche burocratiche in materia di immigrazione e lavoro, informare sui propri diritti, favorire l'accesso ai servizi socio sanitari (rivolgendosi soprattutto alle donne) e offrire consulenze legali (in particolare per la lettura del decreto Flussi) per tutti i soggetti che lo richiedano. 

- SPORTELLO PER LE DIPENDENZE DA GIOCO: già sperimentato negli scorsi anni, si intende proseguire col progetto con lo scopo di garantire la supervisione psicologica e psichiatrica per il trattamento delle dipendenze da gioco. Lo sportello si rivolge sia al singolo individuo che sta attraversando un momento di crisi e desidera sostegno e orientamento, sia ai familiari che hanno i propri cari coinvolti nella compulsione da gioco. 

- SPORTELLO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: lo sportello si propone come prima tappa nel lungo iter della denuncia della violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica. Necessario per questo delicato momento d'accoglienza, avere contatti con la rete dei Centri antiviolenza, Casa delle donne, consultori, ASL, Polizia e associazioni convolte, contribuendo a dei percorsi finalizzati alla costruzione di un network locale contro la violenza sulle donne. 

  e) Rapporti con le ASL e le associazioni zonali:  

Si ritiene importante e necessario, oltre che continuativo, un rapporto di dialogo con le ASL e i Responsabili dei 

Servizi Sociali Zonali presenti sul territorio di Zona 3 per poter promuovere i servizi da loro offerti e creare sinergie relazionali e di lavoro.  

E' indispensabile informare il cittadino circa i servizi offerti in relazione ai propri diritti, in modo da creare una rete funzionante di sostegno al disagio fisico, psicologico e psicosociale fruibile dal singolo individuo e dalle famiglie.  

Non sono esclusi ovviamente da questo indispensabile collegamento le Associazioni Zonali per il volontariato, culturali e per il tempo libero, i Centri di Aggregazione Giovanile, i Centri Parrocchiali, i Centri d'Ascolto e i Consultori. 

 f) Politiche per la casa: 

A fronte di un momento economico e sociale particolarmente difficile che stiamo vivendo è importante portare avanti delle politiche abitative efficaci, soprattutto a favore delle categorie sociali più vulnerabili come gli anziani, le giovani coppie, famiglie monoparentali e gli studenti universitari fuori sede. 

In particolare si intende rivalutare e offrire a prezzi agevolati abitazioni sfitte nella nostra zona per venire incontro all'esigenza della domanda, usufruendo anche della collaborazione con l'Aler. 

Si segnala inoltre l'esigenza di assegnare a giovani imprenditori selezionati locali vuoti della nostra zona per sostenere la nascita e la crescita di nuove realtà imprenditoriali, favorendo così l'economia e il lavoro. 

 g) Nomadi e migranti 

Il Consiglio di Zona 3 intende favorire politiche d'immigrazione che supportino l'integrazione , nel rispetto della legalità e della trasparenza, attenendosi alle leggi nazionali e comunali in materia, potenziando il sistema d'accoglienza, la formazione linguistica e professionale dei cittadini stranieri e sensibilizzando contro le discriminazioni. 

Verrà offerto in particolare anche un aiuto concreto per l'accoglienza e la mediazione nell'inserimento scolastico per i minori immigrati e favorita la relazione interculturale con i cittadini autoctoni attraverso la divulgazione di materiale multiculturale. 

Data la crescente richiesta, alla luce delle esperienze positive fatte da madri, insegnanti e associazioni nella zona con la comunità Rom, sembra doveroso attivare politiche costruttive e non di repressione o ghettizzazione che mirino a contrastare le attività illegali e le forme di sfruttamento minorile.  

Il Consiglio di Zona prospetta di farsi portavoce di una mediazione con la comunità, impegnandosi per la frequenza dei bambini a scuola e sostenendo attività lavorative artigianali nel rispetto della legalità e della sicurezza. 

 h) Famiglie, giovani e minori 

Benché non sia strettamente competenza di questa commissione, ma della Commissione Educazione e Istruzione Pubblica, si intende ugualmente promuovere anche all'interno di queste linee guida programmatiche nuovi centri di aggregazione giovanile (C.A.G.) che promuovano non solo occasioni di libera aggregazione, sostegno scolastico e attività socio ricreative, culturali e musicali, ma che mirino anche all'orientamento lavorativo, sviluppando una relazione con le università. 

Inoltre sembra necessario sostenere politiche per i minori, orientate al rispetto dei loro diritti, che promuovano l'educazione e spazi di aggregazione, espressione e gioco, offrendo iniziative specifiche a loro dedicate. 

Il Consiglio di Zona si impegna nella raccolta e nell'analisi delle differenti richieste di aiuto provenienti dalle famiglie, elaborando progetti e attivando interventi a sostegno della genitorialità, volti a garantire la tutela dei diritti della famiglia in tutte le sue componenti e nelle sue problematiche generazionali. 

 i) Disabilità e handicap 

Le persone con disabilità e handicap si trovano spesso oggi a vivere in una condizione fantasma; la nostra azione sarà di carattere inclusivo, poiché cercheremo di sostenere i soggetti citati nell'inserimento sociale, sia 

all'interno della famiglia che nel contesto comunitario, in un'ottica  che punta all'autonomia di vita.  

 l) Vecchie e nuove povertà 

Nell’attuale situazione di crisi, sarà necessario interventi volti a contrastare le nuove e le vecchie povertà in cui versano le fasce deboli della popolazione, mediante l'integrazione degli interventi di sostegno ai redditi e di inserimento sociale. In particolare: 

attraverso la valorizzazione degli Organismi del Terzo Settore e degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, 

attraverso l'adozione del modello di presa in carico integrata direttamente centrata sui bisogni dell'individuo, nonché sull'unità familiare.  

 m) Educazione e informazione 

Attivazione di corsi di formazione, prevenzione e sensibilizzazione nonchè convegni, laboratori, conferenze, cicli di incontri e seminari su temi rilevanti per la cittadinanza che abbiano attinenze col mondo del sociale. Il Consiglio di Zona si fa promotore della divulgazione della Cultura della Salute e del Benessere per un'educazione rivolta a tutti, cercando di essere un'istituzione vicina al cittadino e alla sua realtà, nonché sensibile ad un disagio fisico, psicologico e psicosociale.  

Tutto ciò gestendo le iniziative proposte con la collaborazione di istituzioni, enti, associazioni, strutture ASL e consultori, ma anche con le scuole presenti sul territorio.  

 STRUMENTI A DISPOSIZIONE 

Il Consiglio di Zona si ritiene disponibile a disporre, valutando in sede di Commissione attentamente i progetti e le iniziative proposte, le sale del CAM e alcuni locali della sede di  Zona 3 di Via Sansovino 9, nonchè spazi pubblici per l'attuazione del programma.  

Inoltre, privilegiando le iniziative più valide, è possibile la concessione del patrocinio del Consiglio di Zona 3. 

A seguito delle specifiche richieste provenienti dal territorio, la commissione si impegna a promuovere l'ipotesi di sostegno economico attraverso bandi di finanziamento che erogheranno contributi alle associazioni, non escludendo ovviamente iniziative di autofinanziamento, valutando nello specifico i progetti presentati attraverso determinati criteri.  Tra le regole di valutazione possibili si indicano: 

 - completezza del progetto 

- qualità e validità del progetto 

- requisiti tecnico - organizzativi 

- radicamento del soggetto proponente nella zona 3 

- fruibilità dell'iniziativa 

- minor costo dell'attività proposta 



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Re: COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI: RELAZIONE PROGRAMMATICA
06/06/2012 elisa
Vorrei conoscere quali obiettivi sono stati raggiunti nele politiche sociciali in zona 3.
Ho trovato questo articolo sulla seduta di un anno fa e mi sono chiesta cosa si è riusciti a fare concretamente, specie per gli anziani.
Mi ha ben impressionato la proposta di MOLTI centri di aggregazione per la terza età ma non se ne è sentito parlare. Potete agiornarmi sui progetti realizzati o in via di ultimazione? Grazie


 
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