Una delibera pilota per la gestione delle tariffe sull'uso delle palestre scolastiche

Il 30 gennaio scorso la Giunta Comunale ha affidato ai Consigli di Zona il compito  di determinare le tariffe di utilizzo delle palestre scolastiche.
Il Consiglio di Zona 3, non nuovo ad azione coraggiose e di rottura, esce con una delibera che sarà un riferimento per tutte le zone e per l'Amministrazione Comunale.
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Per chi non fosse al corrente di come funzioni la concessione delle palestre scolastiche fuori dagli orari di didattica, dirò che è una decisione altamente discrezionale svolta dai Consigli di Istituto. Ogni anno arrivano decine di richieste da parte di Associazioni Sportive, e non solo, per l'utilizzo di locali scolastici, ma principalmente le più ambite sono le palestre.
La scelta avviene su vari parametri tra i quali, oltre alla fidelizzazione degli studenti interni ad alcuni corsi, la capacità delle società di garantire un sufficiente grado di sorveglianza e pulizia.
Ovviamente queste decisioni, non avendo dei criteri obbiettivi, spesso vengono impugnate dalle Società Sportive escluse e, dall'esterno,  questa arbitrarietà può apparire guidata da interessi economici degli Istituti Scolastici.
Nella mia personale esperienza, che dura ormai da 9 anni, di membro di Consigli di Istituto di Zona mi sono trovato ogni anno di fronte alla difficile oper di scelta, però non mi è mai capitato di valutare su offerte economiche extra. Uno dei criteri è stata al limite la concessione da parte delle Società della disponibilità a dare un certo numero di posti gratuiti a disposizione degli alunni bisognosi della scuola. Ciò non toglie che alcuni Istituti possano adottare regole differenti e che un riordino di questi strumenti sia necessario, fermo restando che il principio della fidelizzazione sia fondamentale per dare quella continuità necessaria nella pratica sportiva e che quindi rimanga ai Consigli Scolastici la priorità nella scelta delle società cui affidare i propri spazi.
Un'altra novità importante che entra su questo scacchiere è che all'inizio del suo mandato, l'Assessorato allo Sport ha cominciato una rilevazione di tute le palestre che già fossero separate dagli istituti (cioè con entrate autonome e con l'accesso ai locali scolastici impedito) e quelle che con opportuni lavori potessero essere rese autonome. E' così cominciato presso alcuni istituti soclastici i lavori di separazione delle palestre, finalizzato all'aumento della loro fuizione anche fuori dagli orari di vigilanza dei locali scolastici.
Come detto nel sommario, il Consiglio di Zona 3, nella figura del Presidente della Commissione Sport, Sara Rossin, ha costruito una delibera che andasse oltre la semplice determinazione delle tariffe, quanto un riordine  dei costi di sorveglianza e pulizia.
Riportiamo qui le parole di Sara Rossin
Il 30 gennaio 2015 la Giunta Comunale, con la propria delibera n. 109, ha affidato ai Consigli di Zona il compito di “provvedere (…) alla determinazione dell’ammontare della tariffa relativa alle palestre scolastiche nell’ambito dei tetti massimi approvati dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 1881 del 26.09.2014 e tenendo conto delle caratteristiche delle strutture stesse e della tipologia dell’utenza”
Le tariffe comunali in vigore da tredici anni sono di 10,00 euro/ora per la libera utenza e 4,00 euro/ora per le associazioni sportive affiliate alle Federazioni del CONI e/o agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI.
Ma noi sappiamo bene che, oltre a queste, fino all’anno scolastico in corso chi chiedeva di poter usare le palestre scolastiche doveva far fronte ad altri costi per la vigilanza, la pulizia e, spesso, per ottenere un parere favorevole da parte della scuola, con quantità,tipologia e modalità diverse da scuola a scuola: contributi economici alla scuola per la vigilanza e la pulizia delle palestre, anche in presenza di personale ausiliario in servizio; fornitura alla scuola di istruttori, corsi o attrezzature per ottenerne un proprio parere favorevole alla concessione delle palestre; rifiuto della consegna delle chiavi al concessionario anche per palestre con entrata autonoma e parere favorevole condizionato alla disponibilità di proprio personale ausiliario ad accettare ore aggiuntive di servizio; pagamento delle prestazioni di vigilanza e pulizia da parte dei concessionari con le modalità più diverse, a volte non del tutto trasparenti; … e via elencando.
E tutto questo succedeva legittimamente grazie a una disposizione comunale del 2002 che recitava: “i costi per la pulizia e custodia dei Locali scolastici sono a carico del concessionario che concorderà direttamente le modalità con le presidenze e Direzioni scolastiche interessate”.
Vista la situazione, il 27 febbraio u.s. la commissione Sport e Benessere del CdZ 3 ha ritenuto opportuno e utile non limitarsi a determinare l’ammontare della tariffa relativa alle palestre scolastiche, ma provare a fare un passo in più: proporre regole certe, chiare e comprensive di tutte le voci, che potessero uniformare i comportamenti delle scuole e delle associazioni sportive della zona.
“Proporre”, perché il CdZ non può imporre regole alle scuole.
È cominciata così una serie di incontri del presidente della commissione con i Dirigenti Scolastici di tutti gli Istituti Comprensivi della zona 3.   In questi incontri ho potuto conoscere nel dettaglio i comportamenti adottati da ogni Scuola e anche sottoporre ai Dirigenti Scolastici una proposta che, grazie al loro contributo, si è andata via via affinando e ha ottenuto un parere di massima favorevole da parte di quasi tutti loro.
Anche le associazioni sportive che, numerose come sempre, hanno partecipato ai lavori in altre tre sedute della commissione (30 marzo, 8 e 10 aprile) hanno valutato positivamente la proposta scaturita da questo lavoro.
Io sono molto contenta di aver parlato con tutti i nostri Dirigenti Scolastici: ho trovato persone attente e disponibili, giustamente orgogliose del proprio lavoro e della propria scuola, capaci di guardare oltre e di apprezzare anche l’opera delle società sportive e del Consiglio di Zona.
E sono particolarmente soddisfatta della nostra delibera, perché almeno sulle palestre scolastiche mi sembra che la zona 3 sia riuscita a trovare un equilibrio rispettoso delle scuole e delle associazioni, che può dare certezza e uniformità delle regole e non aumenterà i costi organizzativi dell’attività motoria e sportiva.
Certo, adesso la parola è alle scuole.   Se i Consigli di Istituto adotteranno le linee di indirizzo che abbiamo approvato all’unanimità in Consiglio, ritengo che sarà fatto, almeno in zona 3, un passo avanti verso la chiarezza e la trasparenza.
Un altro motivo di soddisfazione per me è che altre zone stanno considerando con attenzione il nostro operato e forse qualcuna adotterà la stessa impostazione.   E anche l’Assessorato allo sport sta ragionando sullo stesso tema e considerando positiva la nostra proposta.
Sono per me risultati forse piccoli ma certamente significativi.
 
In allegato il testo della delibera


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