M4: il Comitato Argonne-Susa prende corpo

Maran aveva chiesto la presenza di Comitati nelle zone dove sarebbe sorta l'M4 per poter avere una mediazione nel dialogo con i cittadini. Il Comitato Argonne-Susa, sorto meno di un mese fa, ha già raccolto diversi successi ed ha instaurato un inizio di dialogo con l'Assessorato e M4 per cercare di mitigare e migliorare l'opera di cantierizzazione.
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info point M4
500 firme raccolte in 6 giornate di banchetti, una riunione affollata ed animata, un primo colloquio informale con Maran e Terragni (M4). Ecco i primi parziali successi del Comitato Argonne-Susa. L'apertura del dialogo però  è il fatto più importante che proseguirà con una serie di incontri a cui arrriverà con un progetto ed una serie di proposte.
Ricordo che per partecipare al Comitato si deve richiedere l'iscrizione al gruppo https://groups.google.com/forum/#!forum/argonnesusa o seguirlo sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/comitato.argonnesusa
Pubblichiamo qui il progetto, che sarà accompagnato da una serie di proposte puntuali, che è stato presentato a Maran e che è il manifesto del Comitato:

Il cantiere M4 non deve soffocare il nostro quartiere

I cantieri della nuova metropolitana M4 hanno occupato viale Argonne.
Per i prossimi 7 anni gli spazi verdi, le aree ricreative, i campi gioco, i percorsi ciclabili e pedonali rischiano di essere inaccessibili ai cittadini della zona e vengono messi in difficoltà viabilità e commercio.

 

Questo è quello che chiedIamo al comune dI Milano e a M4

  1. Tempi certi e informazione
    Un’informazione puntuale e trasparente sui tempi, sulle modalità dei lavori e sul progetto.
  2. Un cantiere non aggressivo, aperto alla città
    Il giusto dimensionamento delle aree di cantiere secondo le effettive esigenze dei lavori. Il mantenimento dei percorsi ciclopedonali esistenti e/o la messa in opera di percorsi alternativi. Il reperimento e la creazione di aree ricreative per anziani, bambini e giovani in misura adeguata alle esigenze della zona. Lo studio di una viabilità provvisoria sostenibile.
  3. Un progetto per il futuro: un parco lineare
    Perché la nuova metropolitana sia l’occasione per un disegno di uno spazio pubblico di qualità, chiediamo da subito l’avvio di un percorso di progettazione partecipato. Per un progetto di “dopo cantiere”, che consideri nel suo complesso l’asse Tricolore-Argonne fino al Grande Forlanini, i campi di via Cavriana e l’Idroscalo (con via Pannonia, il Pratone di via Mezzofanti, la nuova piazza delle stazioni FS e M4).

Tempi certi e informazione comunicazione, partecipazione e trasparenza

la partecipazione dei cittadini parte dalla corretta comunicazione e trasparenza dell’Ammministrazione e del consorzio. si garantisce così il sodalizio tra cittadini e istituzioni che li amministrano, finalizzato all’obiettivo comune del raggiungimento del bene pubblico.
Perché questo sia possibile, durante l’intera durata dei lavori, si chiede:
• Comunicazione e informazione esaustiva e puntuale nelle aree di cantiere.
• Visibilità di ciò che accade all’interno dei cantieri (con la progettazione di un cantiere che non renda completa- mente inaccessibili allo sguardo le aree di cantiere).
• Al fine di facilitarne la consultazione, si chiede che il progetto di cantierizzazione, i progetti esecutivi delle opere, i progetti di ripristino delle aree, siano pubblicati integralmente sul sito di M4 e depositati in copia cartacea pres- so i Consigli di Zona. Che cronoprogramma, costi siano pubblicati e aggiornati sul sito M4.

CRONOPROGRAMMA

Delibera 2418 del 28/11/2014

attività generali - intera tratta 06/03/12 - 30/04/22
intera opera 06/03/12 - 30/04/22

generale 06/03/12 a 30/04/22
attivita’ di costruzione contratto accessorio ed addendum 06/03/12 a 30/12/14* attivita’ di costruzione, commissioning e pre-esercizio 31/12/14 30/04/22
stipula convenzione di concessione 31/12/14* rilascio noe per attivazione intera linea 30/04/22



st17 stazione susa (+sse) 31/12/14 - 01/09/20
cantierizzazione 31/12/14 14/07/17
attività preliminari 31/12/14 13/10/17
opere civili 22/06/15 08/07/19
impianti non di sistema 27/02/17 04/07/19
opere tecnologiche 05/09/17 25/06/20
telecomunicazioni (sirti) 20/03/20 01/09/20
attività finali 09/07/19 05/11/19

 


mn19 manufatto argonne - posto movimento + cv+vvff+us 31/12/14 - 03/08/20
cantierizzazione 23/01/15 19/03/15
attività preliminari 31/12/14 09/06/15
opere civili 20/06/15 - 11/04/19
impianti non di sistema 12/04/19 24/02/20
opere tecnologiche 25/02/20 03/08/20
attività finali 16/06/17 12/10/17

st18 stazione argonne 31/12/14 - 03/12/20
cantierizzazione 31/12/14 30/03/17
attività preliminari 31/12/14 14/06/17
opere civili 28/04/15 - 08/07/19
impianti non di sistema 21/11/16 05/08/19
opere tecnologiche 31/05/17 03/12/20
telecomunicazioni (sirti) 29/11/19 08/07/20
attività finali 27/03/19 19/07/19

mn20 manufatto sereni - cantiere tbm + cv+vvff+us 27/09/13 - 13/03/20
cantierizzazione 27/09/13 a 20/01/14 a
attività preliminari 07/10/13 a 20/01/15
opere civili 10/12/13 - 11/03/19
impianti non di sistema 12/03/19 14/06/19
opere tecnologiche 12/03/19 13/03/20
attività finali 11/02/19 05/06/19

 

Un cantiere non aggressivo aperto alla città

Premessa: il cantiere deve esistere solo nei tempi e nelle aree strettamente necessari allo svolgimento dei lavori.
si chiede la restituzione delle aree all’uso pubblico fino ad effettivo inizio dei lavori.

Un progetto di cantiere

la perimetrazione dei cantieri sfrutta l’ampia disponibilità di aree all’interno del viale, inglobando estensivamente superfici, attività e alberi. consapevoli delle esigenze di cantiere e delle facilitazioni che derivano all’impresa dalla maggiore disponibilità di spazio, chiediamo che si
arrivi ad una mediazione che consenta di pensare più ragionevolmente e funzionalmente l’articolazione degli spazi da includere nei cantieri e gli alberi da sacrificare.
Dalla consapevolezza che un cantiere di una grande opera vada progettato con attenzione al contesto che attraversa e dalla conferma che esiste un margine per la ridefinizione dei perimetri di cantiere, nasce la proposta:

M4xMI

Una linea blu che lega sorprese, cantieri da osservare, nuovi spazi da utilizzare.
Una linea che si muove tra gli elementi della città e che da subito ridisegna la città, non la chiude e non la cancella. Se da una parte chiede spazio e sposta funzioni e servizi, dall’altra contemporaneamente crea nuove soluzioni, scopre e valorizza spazi dimenticati.
Scopriamo così il nuovo spazio dell’edicola, il nuovo spazio per i cani, il nuovo spazio giochi, un parco che c’era e che non conoscevamo. Una collana di spazi nuovi e funzioni leggere, realizzati subito, che si adatta nel tempo, dal Parco delle Risaie al Giambellino e Solari, da Piazza Tricolore, al Grande Forlanini e all’Idroscalo. Paesaggi inediti, da cui lasciarsi sorprendere, da scoprire e vivere.
Una linea blu, sottile, di installazioni ed eventi: un Parco Blu x Metro Blu, che permette da subito di riscoprire la città di oggi e immaginare senza timori quella del futuro.

Visione
La città/il quartiere ospita il cantiere e il cantiere dà vita a una nuova città/a un nuovo quartiere, diventando racconto e opportunità.
Il cantiere modifica il territorio che lo ospita, ne cancella alcuni tratti e ne rivela di nuovi.
Il cantiere che immaginiamo è
un cantiere”sensibile” e non aggressivo
capace di dialogare con la città, modellandosi intorno allo spazio e alle necessità e attività dei cittadini.
Che non occupa più dello spazio strettamente necessario e salvaguarda le emergenze.
un cantiere vivo e sicuro
capace di creare nuovi spazi, nei quale trovano luogo pratiche consuete e nuove. Capace di informare.
Capace di proteggere, di nascondere, ma che anche di mostrare.
un cantiere aperto
che garantisce la continuità dei percorsi ciclopedonali esistenti e sa al tempo stesso crearne di nuovi.
un luogo di lavoro
Ospitale per chi vi lavora.
Eccezionale e sorprendente, per chi lo vede e lo percorre, illuminato la la notte, visibile di giorno da più punti di osservazione.
Capace di rivelare tecniche e di svelare la geologia, il suolo, la profondità di Milano.
un luogo di confronto e di progetto
Il cantiere costruisce nuove opportunità e spazi di aggregazione e confronto.
Il cantiere inevitabilmente sottrae spazi indispensabili alla vita della città e dei suoi quartieri, ma crea l’urgenza a riscoprire luoghi vicini dimenticati e sottoutilizzati e creare nuove soluzioni, innescando un processo di riqualifi- cazione del territorio circostante.
Diventa allora il luogo dove incominciare a costruire il progetto della città che sarà a fine lavori, una volta chiusi i cantieri degli scavi.

Azioni
Per costruire questo cantiere, investiamo non nel costo dei materiali delle cesate e della loro vestizione, ma in un progetto che ne disegni la disposizione, investiamo nella realizzazione dei servizi provvisori lungo il cantiere e nella riqualificazione degli spazi di prossimità, pensando da subito a come fornire risorse alla città che tra sette anni, chiusi i cantieri, dovrà riorganizzarsi rapidamente e con il migliore progetto possibile.
Da qui la scelta dello strumento per aprire la strada ad un progetto efficace e condiviso: un workshop di pro- gettazione per incominciare a pensare in modo condiviso il progetto di cantiere, al più presto, coinvolgendo le scuole, i cittadini, le associazioni e le migliori capacità progettuali della città.

Viabilità Sostenibile
Si chiede lo studio di una viabilità sostenibile che consideri l’intero settore urbano e le conseguenze sulla vivibilità lungo gli assi viari. Riteniamo debbano essere considerate soluzioni alternative a quelle proposte che rischiano di trasformare i viali Argonne-Indipendenza in un serpente immobile e tossico di automobili, mezzi pubblici, rendendo a tratti impossibile il transito di biciclette e pedoni.
Si chiede la garanzia della continuità di percorsi ciclabili e di alcuni attraversamenti per tutta la durata dei lavori.

Reperimento di Aree Pubbliche
Si chiede l’urgente reperimento e la creazione in zona di aree ricreative per anziani, bambini e giovani in misura adeguata alle esigenze della zona. Alcune delle aree sono già state individuate dall’Amministrazione. Si chiede vengano effettivamente rese disponibili.
In tal senso vanno anche le proposte per “avvicinare” il Parco Forlanini alla zona. Sia con un incremento del servizio di trasporto pubblico che con la realizzazione dei collegamenti ciclabili.

Un Progetto per il Futuro: un Parco Lineare

Perché la nuova metropolitana sia l’occasione per un disegno di uno spazio pubblico di qualità, chiediamo da subito l’avvio di un percorso di progettazione. Per un progetto di “dopo cantiere”, che consideri nel suo complesso l’asse Tricolore-Argonne fino al grande Forlanini, i campi di via cavriana e l’Idroscalo (con via Pannonia, il Pratone di via Mezzofanti, la nuova piazza delle stazioni Fs e M4).
Affinché il progetto dello “spazio che verrà” tenga conto delle esigenze dei cittadini, tutto ciò deve partire adesso, per consentire gli apporti di tutte le realtà coinvolte e per approdare ad azioni mediate e meditate.
Da oggi il progetto di cantiere può conribuire a rafforzare l’idea di parco lineare e da subito gli interventi di compensazione possono incominciare a costruire il progetto complessivo e a risolvere le criticità.




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Re: M4: il Comitato Argonne-Susa prende corpo
20/04/2015 Associazione MetroxMilano
Interessante l'idea di copiare il punto di osservazione del cantiere della stazione Berliner Rathaus della Linea U5 di Berlino attualmente in costruzione. Caso emblematico visto che questo cantiere (peraltro in fortissimi ritardo, nonostante la precisione teutonica) si trova all'interno del grosso parco di Alexander Platz, e per la sua installazione sono stati rimossi numerossissimi alberi.
Come associazione non possiamo che appoggiare e unirci nel chiedere simili installazioni ad uso della cittadinanza, anche per i cantieri della metro 4. Chiediamo però di non imitare i ritardi tedeschi.


 
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