Immigrazione. Granelli e Majorino: “Bene operazione della Polizia, necessario tutelare i profughi”

Gli Assessori: “Governo e Unione Europea non hanno mai risposto alla proposta di permessi temporanei di transito” 

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“Bene l’operazione della Polizia di Stato che ha portato all’arresto dei responsabili del traffico di cittadini eritrei anche nella nostra città. Riteniamo molto importante l’azione svolta dalle Forze dell’Ordine in questa occasione. Praticare il massimo del controllo e della legalità è il principale alleato della politica sociale e umanitaria. Ci auguriamo che il Governo e l’Unione sappiano intervenire ‘a monte’ di tutto ciò riorganizzando totalmente, su base nazionale, il sistema di accoglienza e di assistenza al transito. La totale assenza di un vero sistema di coordinamento e gestione nazionale dei profughi in transito è infatti il brodo di coltura per tentativi di insediare sistemi illegali. Il Ministro dell’Interno Alfano non può far finta di non vedere che da un anno e mezzo decine di migliaia di profughi attraversano il nostro Paese senza un vero piano governativo che li sappia accompagnare ed assistere, rendendoli così vittime degli scafisti di mare e di terra” 

Così gli assessori Marco Granelli (Sicurezza e Polizia locale) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) sull’operazione della Polizia di Stato portata a termine con l’arresto di trafficanti di profughi di origine eritrea. 

“Fin dall’inizio dell’emergenza nell’ottobre 2013 - aggiungono gli assessori – abbiamo collaborato con Prefettura e Forze dell’Ordine, grazie all’attività della Polizia locale, per individuare e isolare i trafficanti e passeur pronti a tutto, anche a truffare famiglie con bambini, per ottenere facili guadagni organizzando trasferimenti oltre confine. L’operazione resa nota oggi dalla Questura riconferma la necessità di affrontare al più presto il tema del transito attraverso l’Italia di queste persone. Il loro viaggio non può essere lasciato nelle mani di trafficanti senza scrupoli ma il loro passaggio deve essere tutelato almeno fino a che non saranno prese dal Governo e dall’Unione Europea delle decisioni su questo tema. Ci riferiamo in particolare alla possibilità di utilizzare permessi di transito temporanei per ragioni umanitarie applicando la direttiva 55 del 2001. Una proposta che da Milano abbiamo avanzato fin dall’inizio dell’emergenza, ma che finora non ha mai ricevuto risposta”. 



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