La riqualificazione di piazza Oberdan
In Consiglio di Zona 3 gli assessori Rozza e Maran hanno presentato in una Commissione Urbanistica e Territorio con la cittadinanza il progetto già avviato per la riqualificazione di piazza Oberdan.
(P. Burgio - M. Pilotta)29/10/2014Nell'ambito delle iniziative messe in atto in vista di EXPO 2015 per sistemare le zone di Milano più bisognose di interventi, e certamente piazza Oberdan lo è, il Comune di Milano ha elaborato il progetto di riqualificazione della zona di Porta Venezia che da un lato sta di fronte allo spazio Oberdan e dall'altro arriva sino all'ex hotel Diana.
Con questo intervento si intende non solo ridare decoro e vivibilità alla piazza, ma anche consentire la ristrutturazione ed il recupero dell'Albergo Diurno, di proprietà comunale, chiuso da decenni, che nel marzo scorso, ripulito e risistemato per l'occasione dai volontari del FAI era stato visitato con grande interesse da tantissimi milanesi. L'Albergo di Diurno si trova proprio sotto la piazza Oberdan e, aperto nel 1925, rappresenta un pregevole esempio di stile liberty. (vedi https://www.z3xmi.it/pagina.phtml?_id_articolo=6180-Piazza-Oberdan.-Giornate-Fai-di-Primavera-oltre-6.500-visite-in-due-giorni-allAlbergo-Diurno.html)
Sono state illustrate dall'architetto Brambilla ai consiglieri di zona ed ai cittadini presenti le caratteristiche salienti del progetto. L'onere maggiore da sostenere deriva dalla necessità di consolidare il tetto dell'Albergo Diurno, che corrisponde al piano campagna della piazza Oberdan. Verranno ripristinate le aperture originali per l'aerazione del Diurno ed i lucernari, livellando tutta la piazza e pavimentandola in continuità con il corso Buenos Aires. La piazza diventa quindi pedonale garantendo l'accesso ai mezzi diretti agli esercizi commerciali ed al civico 3. I chioschi ora presenti dovranno essere rimossi e riposizionati.
Dall'altro lato, quello verso l'hotel Diana verrà pure rifatta la pavimentazione in continuità con quella che porta alla via Spallanzani, incrementata l'area verde sino alla via Mascagni, protetti e preservati gli alberi esistenti, in particolare il monumentale Celtis Australis, e garantito solo l'accesso temporaneo di mezzi all'hotel Mercure e agli esercizi commerciali. Anche qui verranno rimossi e riposizionati l'edicola e il chiosco esistenti. Devono ancora essere definiti gli spazi che verranno lasciati per la sosta di alcune autovetture lungo i viali che costeggiano la piazza.
Numerosi gli interventi del pubblico. Il progetto è stato favorevolmente accolto da tutti, ma sono state anche esposte richieste di chiarimenti e lamentele. Le richieste relative alla mancanza di indicazioni sul collegamento della pista ciclabile tra corso Venezia e via Spallanzani, sulle difficoltà di transito dei pedoni sul marciapiede verso la via Malpighi, sulla discontinuità di stile tra le colonnine antisosta previste parte in ghisa e parte in acciaio, sull'estensione dell'intervento di riqualificazione del quartiere di porta Venezia, dove alcuni lavori sono stati fatti, ad esempio via Spallanzani, via Melzo, ma restano da fare in altre vie come via Lecco e largo Bellentani e infine sui tempi e costi del progetto.
Evitando di riferire le intemperanze di alcuni consiglieri di opposizione riportiamo che lamentele hanno riguardato la scarsa e tardiva informazione data al Consiglio di Zona, e quindi ai cittadini, in merito al progetto e le difficoltà logistiche ed economiche denunciate dagli esercenti, che senza un ragionevole preavviso si trovano ora a dover sgomberare e poi ripristinare i chioschi, con gravi ripercussioni sulla loro attività.
L'assessore Rozza ha risposto dichiarando che i tempi ristretti non hanno consentito di anticipare le informazioni sul progetto, i lavori devono partire subito, si conta di avviarli al massimo entro fine novembre e dovrebbero essere completati entro il prossimo giugno, purtroppo dopo l'inizio di EXPO, che il costo complessivo è di 800.000 euro, che il comune intende definire una convenzione con il FAI per completare il ripristino del Diurno.
In merito alle altre questioni relative al quartiere di porta Venezia sia l'assessore Maran che Rozza si sono resi disponibili per programmare un successivo incontro presso il Consiglio di Zona 3.