Sansovino
(Massimo Cecconi)20/10/2014
La targa stradale recita: Sansovino. Architetto. 1486-1570, dal che si arguisce che si tratti di Iacopo Tatti (Firenze 1486-Venezia 1570) detto il Sansovino. Storia vuole che sia esistito un altro artista soprannominato Sansovino, tale Andrea Contucci (1460-1529) nato e morto a Monte San Savino, nei pressi di Arezzo, che deve giusto il soprannome al suo paese di nascita (e di morte). Tra i due è difficile dire chi sia stato il più famoso in vita, certo è che Iacopo è stato allievo e figlio adottivo di Andrea, da cui ereditò il soprannome. Andrea Contucci fu a sua volta scultore e architetto, allievo del Pollaiolo e attivo in Portogallo, Spagna, Roma, Firenze e Loreto, dove, tra l’altro, scolpì i bassorilievi che adornano la Santa Casa.
Per attenersi alla targa però occorre annotare che anche Iacopo Tatti era scultore oltre che architetto. Attivo principalmente a Roma, dopo il “sacco” della città papale del 1527 si trasferì a Venezia dove realizza, tra l’altro, la Libreria di San Marco e le due statue dei Giganti nel cortile di Palazzo Ducale.
Coevo di Michelangelo Buonarroti ne subì il fascino ma non ne eguagliò il genio. A Venezia finì i suoi lunghi giorni onorato e riverito.
La via Sansovino si snoda tra viale Abruzzi e piazza Bernini. E’ una via tranquilla dove ha sede il Consiglio di zona 3.
Per attenersi alla targa però occorre annotare che anche Iacopo Tatti era scultore oltre che architetto. Attivo principalmente a Roma, dopo il “sacco” della città papale del 1527 si trasferì a Venezia dove realizza, tra l’altro, la Libreria di San Marco e le due statue dei Giganti nel cortile di Palazzo Ducale.
Coevo di Michelangelo Buonarroti ne subì il fascino ma non ne eguagliò il genio. A Venezia finì i suoi lunghi giorni onorato e riverito.
La via Sansovino si snoda tra viale Abruzzi e piazza Bernini. E’ una via tranquilla dove ha sede il Consiglio di zona 3.
Tags: