Slargo

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Chi potrà più trovarci,
chiedere conto,
domandare perché,
dove, cosa? Noi siamo
tre piccioni che beccano
la pozza di gelato sul marciapiede.

Siamo il busto di bronzo,
la targa del furgone, l’altra bottiglia
che porta il cameriere.

Chi ci potrà più dare
torto o ragione? Noi
siamo nel giusto
di questo slargo alberato dove la sera
scende con un odore
di tigli,
di gas di scarico.


Umberto Fiori


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