Casa. Benelli e Granelli: “Bene progetto condiviso contro occupazioni abusive. Da Comune rafforzamento di Polizia locale e assistenti sociali”
Assessori: “Nel 2014, 130 sgomberi
effettuati su segnalazione dei quartieri e 995 interventi in flagranza”
(CS Comune di Milano)22/09/2014
(CS Comune di Milano)22/09/2014
Rafforzare
l’unità della Polizia locale dedicata al contrasto delle occupazioni abusive,
potenziare la presenza degli assistenti sociali e mettere a disposizione
una struttura per l’accoglienza temporanea dei nuclei con minori e donne
in gravidanza.
Sono questi gli impegni che il Comune di Milano ha preso oggi in Prefettura per rendere più incisiva l’azione di contrasto alle occupazioni abusive degli alloggi di edilizia popolare.
“Siamo soddisfatti di questo incontro – sottolineano gli assessori Daniela Benelli (Casa) e Marco Granelli (Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale) –. Da tempo denunciamo l’emergenza al punto di aver chiesto nei mesi scorsi interventi più incisivi, soprattutto in quartieri come San Siro e Lorenteggio-Giambellino. Finalmente tutti gli enti coinvolti condividono lo stesso progetto e gli stessi obiettivi. E il Comune farà la sua parte rafforzando l’unità della Polizia locale e mettendo a disposizione nuove possibilità per l’accoglienza temporanea delle situazioni più fragili, oltre ai Centri di Emergenza sociale che già utilizziamo”.
Il Comune di Milano partecipa settimanalmente al tavolo in Questura, proponendo di intervenire con priorità in quegli alloggi dove residenti e Consigli di Zona segnalano situazioni di grave disagio, degrado e pericolosità per il quartiere. Un impegno che ha consentito di effettuare circa 130 sgomberi programmati, più del doppio dell’anno scorso.
A questi si aggiungono gli interventi in flagranza che nei primi 8 mesi di
quest’anno sono già stati più di 995, tra patrimonio comunale e Aler.
“Un altro passo per scoraggiare concretamente le occupazioni – aggiungono Benelli e Granelli – sarà quello di ripristinare i custodi negli stabili popolari. Su questo fronte, per quanto riguarda le case di proprietà del Comune, stiamo già lavorando. Ma ancor più importante sarà garantire rapidamente la ristrutturazione e l’assegnazione degli alloggi liberati alle famiglie in graduatoria. Finalmente si stanno prendendo quei provvedimenti che avevamo chiesto ad Aler”.
Sono questi gli impegni che il Comune di Milano ha preso oggi in Prefettura per rendere più incisiva l’azione di contrasto alle occupazioni abusive degli alloggi di edilizia popolare.
“Siamo soddisfatti di questo incontro – sottolineano gli assessori Daniela Benelli (Casa) e Marco Granelli (Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale) –. Da tempo denunciamo l’emergenza al punto di aver chiesto nei mesi scorsi interventi più incisivi, soprattutto in quartieri come San Siro e Lorenteggio-Giambellino. Finalmente tutti gli enti coinvolti condividono lo stesso progetto e gli stessi obiettivi. E il Comune farà la sua parte rafforzando l’unità della Polizia locale e mettendo a disposizione nuove possibilità per l’accoglienza temporanea delle situazioni più fragili, oltre ai Centri di Emergenza sociale che già utilizziamo”.
Il Comune di Milano partecipa settimanalmente al tavolo in Questura, proponendo di intervenire con priorità in quegli alloggi dove residenti e Consigli di Zona segnalano situazioni di grave disagio, degrado e pericolosità per il quartiere. Un impegno che ha consentito di effettuare circa 130 sgomberi programmati, più del doppio dell’anno scorso.
A questi si aggiungono gli interventi in flagranza che nei primi 8 mesi di
quest’anno sono già stati più di 995, tra patrimonio comunale e Aler.
“Un altro passo per scoraggiare concretamente le occupazioni – aggiungono Benelli e Granelli – sarà quello di ripristinare i custodi negli stabili popolari. Su questo fronte, per quanto riguarda le case di proprietà del Comune, stiamo già lavorando. Ma ancor più importante sarà garantire rapidamente la ristrutturazione e l’assegnazione degli alloggi liberati alle famiglie in graduatoria. Finalmente si stanno prendendo quei provvedimenti che avevamo chiesto ad Aler”.